Idea Luce
In Gesù oggi siamo rigenerati a vita nuova.
In Gesù oggi siamo rigenerati a vita nuova.
Introduzione
“Esulti il coro degli angeli, esulti l’assemblea celeste, un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto”: così si è aperta la veglia Pasquale di questa notte in cui si è celebrato il passaggio del Signore dalla morte alla vita. Oggi la Chiesa non celebra solo la Pasqua di Cristo, ma la Pasqua di ciascuno di noi, che in Gesù veniamo rinnovati e rigenerati a vita nuova. In quante situazioni della nostra vita Lui viene ad abitare, colmando della sua luce i sepolcri bui in cui ci troviamo e di cui difficilmente riusciamo a entrare per paura, vergogna o indifferenza. Proprio lì, se abbiamo il coraggio di rovesciarne la pietra, possiamo trovare infinite possibilità di grazia e incontrare lo Sposo. Allora, se facciamo esperienza di Lui, come i discepoli di Emmaus, possiamo riconoscerlo dallo spezzare il pane e sentire ardere i nostri cuori mentre Lui cammina con noi nel sentiero della nostra vita.
“Esulti il coro degli angeli, esulti l’assemblea celeste, un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto”: così si è aperta la veglia Pasquale di questa notte in cui si è celebrato il passaggio del Signore dalla morte alla vita. Oggi la Chiesa non celebra solo la Pasqua di Cristo, ma la Pasqua di ciascuno di noi, che in Gesù veniamo rinnovati e rigenerati a vita nuova. In quante situazioni della nostra vita Lui viene ad abitare, colmando della sua luce i sepolcri bui in cui ci troviamo e di cui difficilmente riusciamo a entrare per paura, vergogna o indifferenza. Proprio lì, se abbiamo il coraggio di rovesciarne la pietra, possiamo trovare infinite possibilità di grazia e incontrare lo Sposo. Allora, se facciamo esperienza di Lui, come i discepoli di Emmaus, possiamo riconoscerlo dallo spezzare il pane e sentire ardere i nostri cuori mentre Lui cammina con noi nel sentiero della nostra vita.
Liturgia della Parola
LETTURE:
At 10, 34a.37-43;
Sal 117 – Rit. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo;
Col 3, 1-4;
Gv 20,1-9
Dio sorprende sconfiggendo la morte, in Cristo risorto ogni oscurità del peccato, ogni buio del dolore e della paura sono vinte dalla Luce, sono trasformate e redente. Riascoltiamo con gioia la testimonianza di Pietro, l’invito di Paolo ai Colossesi a cercare in Cristo risorto le cose di lassù, l’esperienza forte degli apostoli di fronte alla tomba vuota; con loro possiamo essere anche noi rigenerati a vita nuova dall’incontro con il Risorto.
LETTURE:
At 10, 34a.37-43;
Sal 117 – Rit. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo;
Col 3, 1-4;
Gv 20,1-9
Dio sorprende sconfiggendo la morte, in Cristo risorto ogni oscurità del peccato, ogni buio del dolore e della paura sono vinte dalla Luce, sono trasformate e redente. Riascoltiamo con gioia la testimonianza di Pietro, l’invito di Paolo ai Colossesi a cercare in Cristo risorto le cose di lassù, l’esperienza forte degli apostoli di fronte alla tomba vuota; con loro possiamo essere anche noi rigenerati a vita nuova dall’incontro con il Risorto.
SEQUENZA
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.
«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».
Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.
Traccia di riflessione
Cristo è risorto! È veramente risorto! La nostra gioia si unisce a quella stupita di quanti poterono vedere Gesù risorto: pensiamo alle pie donne, a Maria di Magdala, alla Madonna, che certamente avrà veduto per prima il Figlio Risorto, pensiamo ai Discepoli di Emmaus, agli Apostoli, a Tommaso. La resurrezione è come una bomba che si è scatenata ad un certo punto nella vita di questi uomini e donne che, dopo la condanna a morte di Gesù, dopo il viaggio al Calvario che essi avranno seguito magari a distanza, nascosti, tremanti, non avevano più speranza, tanto che due se ne vanno verso Emmaus, Tommaso cerca di industriarsi differentemente, gli altri stanno spauriti attorno alla Madonna. Improvvisamente si verifica questo fatto nuovo: Cristo è risorto!
Cristo è risorto! È veramente risorto! Con questo annuncio i cristiani delle prime comunità, e non solo, si salutavano nel mattino di Pasqua. Dire che Cristo è risorto significa dare una notizia: certamente la più dirompente e sconvolgente della storia. Le donne riferiscono ciò che hanno visto e sentito: la tomba di Gesù è vuota e gli angeli hanno detto loro il perché. Ma quando i cristiani dicono che Cristo è veramente risorto comunicano qualcosa che va al di là della semplice notizia rivelatrice di un fatto: i cristiani comunicano un’esperienza. Posso dire che Cristo è veramente risorto perché l’ho incontrato, mi ha parlato, ha dischiuso il mio cuore e la mia mente al senso della sua Parola. La Resurrezione ci proietta in un altro mondo, un mondo differente, il mondo di Cristo. Si comprende allora il significato della Risurrezione per noi: attraverso la Risurrezione Cristo è diventato uomo “altro”, uomo differente, pur rimanendo uomo, perché noi potessimo diventare in qualche modo “uomini altri”, perché i nostri spazi soprannaturali potessero dilatarsi.
Oggi è la festa della vita, del perdono, della gioia, ma è anche il trionfo della fede che ci fa sentire la vicinanza del Signore nella comunità che celebra con efficacia i sacramenti, nel prossimo visto come fratello, nella storia della nostra vita che si riempie di significato. Nessuno si senta escluso dall’annuncio della gioia pasquale: non c’è situazione di vita, anche la più disordinata o piagata dal peccato, che non possa essere illuminata e redenta dalla luce della Pasqua. Anche noi, come le donne e come Pietro e gli apostoli, siamo chiamati ad essere missionari di questo annuncio. Cristo vivo in mezzo a noi ci invia per trasmettere la buona notizia del Vangelo e per contagiare il prossimo nel desiderio di santità.
Chiediamo al Signore che ci dia una coscienza sempre più profonda di questa nostra resurrezione con Lui. (G. Giaquinta)
Cristo è risorto! È veramente risorto! La nostra gioia si unisce a quella stupita di quanti poterono vedere Gesù risorto: pensiamo alle pie donne, a Maria di Magdala, alla Madonna, che certamente avrà veduto per prima il Figlio Risorto, pensiamo ai Discepoli di Emmaus, agli Apostoli, a Tommaso. La resurrezione è come una bomba che si è scatenata ad un certo punto nella vita di questi uomini e donne che, dopo la condanna a morte di Gesù, dopo il viaggio al Calvario che essi avranno seguito magari a distanza, nascosti, tremanti, non avevano più speranza, tanto che due se ne vanno verso Emmaus, Tommaso cerca di industriarsi differentemente, gli altri stanno spauriti attorno alla Madonna. Improvvisamente si verifica questo fatto nuovo: Cristo è risorto!
Cristo è risorto! È veramente risorto! Con questo annuncio i cristiani delle prime comunità, e non solo, si salutavano nel mattino di Pasqua. Dire che Cristo è risorto significa dare una notizia: certamente la più dirompente e sconvolgente della storia. Le donne riferiscono ciò che hanno visto e sentito: la tomba di Gesù è vuota e gli angeli hanno detto loro il perché. Ma quando i cristiani dicono che Cristo è veramente risorto comunicano qualcosa che va al di là della semplice notizia rivelatrice di un fatto: i cristiani comunicano un’esperienza. Posso dire che Cristo è veramente risorto perché l’ho incontrato, mi ha parlato, ha dischiuso il mio cuore e la mia mente al senso della sua Parola. La Resurrezione ci proietta in un altro mondo, un mondo differente, il mondo di Cristo. Si comprende allora il significato della Risurrezione per noi: attraverso la Risurrezione Cristo è diventato uomo “altro”, uomo differente, pur rimanendo uomo, perché noi potessimo diventare in qualche modo “uomini altri”, perché i nostri spazi soprannaturali potessero dilatarsi.
Oggi è la festa della vita, del perdono, della gioia, ma è anche il trionfo della fede che ci fa sentire la vicinanza del Signore nella comunità che celebra con efficacia i sacramenti, nel prossimo visto come fratello, nella storia della nostra vita che si riempie di significato. Nessuno si senta escluso dall’annuncio della gioia pasquale: non c’è situazione di vita, anche la più disordinata o piagata dal peccato, che non possa essere illuminata e redenta dalla luce della Pasqua. Anche noi, come le donne e come Pietro e gli apostoli, siamo chiamati ad essere missionari di questo annuncio. Cristo vivo in mezzo a noi ci invia per trasmettere la buona notizia del Vangelo e per contagiare il prossimo nel desiderio di santità.
Chiediamo al Signore che ci dia una coscienza sempre più profonda di questa nostra resurrezione con Lui. (G. Giaquinta)
Preghiera dei fedeli
• Per il Papa, i Vescovi, i presbiteri e i diaconi, perché, nello spezzare il pane, possano riconoscere la loro chiamata a essere uomini per gli altri, attingendo forza dall’Eucaristia per donarsi senza misura al prossimo, preghiamo.
• Per tutti coloro che vivono la solitudine, il buio, la depressione, il lutto, perché la luce del Risorto illumini la loro vita, li faccia uscire dal vortice in cui si trovano e possano essere testimoni veri dalla presenza di Dio nella loro vita, preghiamo.
• Per tutte le situazioni di povertà e di guerre che imperversano nel mondo, perché chi governa sappia mettersi a servizio di un’umanità ferita e bisognosa, riconoscendo specialmente negli ultimi la presenza del Cristo Risorto, preghiamo.
• Per noi qui riuniti, che nel pane spezzato e condiviso riconosciamo con gioia Cristo risorto per noi: perché ritrovando lo slancio dei primi cristiani, possiamo contagiare tutti coloro che ci vivono accanto, preghiamo.
• Per tutti coloro che vivono la solitudine, il buio, la depressione, il lutto, perché la luce del Risorto illumini la loro vita, li faccia uscire dal vortice in cui si trovano e possano essere testimoni veri dalla presenza di Dio nella loro vita, preghiamo.
• Per tutte le situazioni di povertà e di guerre che imperversano nel mondo, perché chi governa sappia mettersi a servizio di un’umanità ferita e bisognosa, riconoscendo specialmente negli ultimi la presenza del Cristo Risorto, preghiamo.
• Per noi qui riuniti, che nel pane spezzato e condiviso riconosciamo con gioia Cristo risorto per noi: perché ritrovando lo slancio dei primi cristiani, possiamo contagiare tutti coloro che ci vivono accanto, preghiamo.
Dialogo eucaristico
Maestro dolce, che questo tempo di Pasqua non sia solo un momento di gioia per averti ritrovato risorto, ma sia momento prolungato di gioia comunicativa. Signore, ti ringraziamo perché sei risorto, perché ci hai comunicato la gioia della Risurrezione, perché ci hai chiamato a far conoscere agli altri questa gioia. E concedi a noi, come a Maria, di poter andare agli altri a gridare che sei realmente Risorto, che non dobbiamo cercarti tra i morti ma dobbiamo portarti agli altri, perché tu possa diventare fonte di vita, di Risurrezione, di amore e di gioia per tutta l’umanità. (Servo di Dio Guglielmo Giaquinta)
Maestro dolce, che questo tempo di Pasqua non sia solo un momento di gioia per averti ritrovato risorto, ma sia momento prolungato di gioia comunicativa. Signore, ti ringraziamo perché sei risorto, perché ci hai comunicato la gioia della Risurrezione, perché ci hai chiamato a far conoscere agli altri questa gioia. E concedi a noi, come a Maria, di poter andare agli altri a gridare che sei realmente Risorto, che non dobbiamo cercarti tra i morti ma dobbiamo portarti agli altri, perché tu possa diventare fonte di vita, di Risurrezione, di amore e di gioia per tutta l’umanità. (Servo di Dio Guglielmo Giaquinta)
Idea guida
Trasmettiamo la buona notizia del Vangelo, contagiamo il prossimo nel desiderio di santità.
Trasmettiamo la buona notizia del Vangelo, contagiamo il prossimo nel desiderio di santità.
Sussidio preparato da Chiara Privitera
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