Animazione Liturgia Domenica 23 Marzo 2025

III Domenica di Quaresima (C) - III Settimana del Salterio - 24 marzo, giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri

Idea Luce
Il Signore nostra speranza ci attende con infinita benevolenza.

Introduzione
Oggi, terza domenica di Quaresima nel Giubileo, Gesù ci invita insistentemente alla conversione, a prendere vera coscienza di noi stessi, della nostra vocazione, e a fare esperienza della misericordia di Dio che opera nella nostra vita. Il Padre si prende cura di noi, sue creature, e ci attende con infinita benevolenza, concedendoci tempo per il cambiamento del cuore, per una radicale adesione di fede e di vita al Vangelo, capace di trasformare anche chi vive accanto a noi. Preghiamo il Signore, il Vignaiolo, il solo che può consentirci di produrre dei buoni frutti, affinché ci doni una conversione profonda, per testimoniare la nostra fede nella realtà quotidiana e nella comunità in cui Egli ci ha posto, e portare un raggio della Sua luce nell’ambiente in cui viviamo.
In questa giornata ci prepariamo a celebra la memoria dei missionari martiri, i quali hanno donato la vita come Gesù. I martiri sono l’espressione più bella dell’incarnazione del Vangelo; ad essi il Signore ha chiesto la suprema testimonianza del sangue. «Siate sempre aperti allo Spirito di Cristo e, pertanto, siate attenti a quelli che hanno sete di giustizia, di pace, di dignità, di considerazione per essi stessi e per i loro fratelli. Vivete tra voi secondo la parola del Signore: “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13, 35)». (Benedetto XVI).

Liturgia della Parola
LETTURE:
Es 3, 1-8a.13-15;
Sal 102 – Rit. Il Signore ha pietà del suo popolo;
1Cor 10, 1-6. 10-12;
Lc 13, 1-9

Nel brano dell’Esodo Dio si manifesta a Mosè mentre pascola il gregge. Il Signore entra nella sua quotidianità per manifestarsi come il Dio della vita e si rivela «Io sono il Dio di Abramo» e lo invia ad agire nel Suo Nome, «Così dirai agli Israeliti: “Io-Sono” mi ha mandato a voi», per salvare il popolo dall’oppressione e condurlo alla libertà. Mosè è il braccio di Dio: attraverso lui agisce il Signore, misericordioso e pietoso, come ricorda il Salmo responsoriale «Il Signore ha pietà del suo popolo». Paolo, nella seconda Lettura, ci ricorda che la vita del popolo nel deserto al tempo di Mosè è stata scritta a nostra correzione e ci esorta alla conversione. Gesù ci ammonisce: «Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo!» Nel Vangelo di Luca il “vignaiolo”, Gesù, non ha permesso al “padrone”, Dio, di sradicare una pianta a prima vista improduttiva e avrebbe fatto tutto il possibile (anche morire per noi) affinché la vigna dia il suo frutto. Dio è paziente; anno dopo anno attende il meglio di noi e sogna sempre di raccogliere i frutti dell’amore dalla nostra esistenza.

Traccia di riflessione
Dio cerca un dialogo con noi. Oggi la liturgia ci presenta con forza il desiderio di Dio di donarsi a noi nel dialogo. La prima lettura ci racconta di Mosè davanti al roveto ardente. Lì il Signore entra in dialogo con lui, gli affida un incarico e lo incoraggia a superare le difficoltà. È l’inizio di un percorso lungo e progressivo che vedrà in Gesù il suo compiersi nel modo più alto. Gesù è Dio fatto uomo; in lui l’umanità parla con Dio faccia a faccia. Ma nel dialogo tra Dio e l’uomo ci sono alcune difficoltà: il linguaggio non sempre è condiviso, la sintonia tra gli interlocutori è disturbata dalle distrazioni del mondo. Il vangelo di oggi ci dice con forza e chiarezza che è necessario decidersi per il Signore perché il tempo non è infinito: Gesù stesso ci supplica di non sprecare le occasioni di grazia che egli pone sul cammino della nostra vita. Nel nostro rapporto con Dio non si tratta di sentirci premiati per i nostri meriti o puniti per i nostri er­rori ma di sentirci costantemente e inesauribilmente amati.
Ricordiamo che la conversione parte dal cuore e si attua mediante una intensa preghiera che rafforza la capacità di agire. Con profonda coerenza tra fede e vita, intrecciamo la nostra esistenza con quella del Signore dandogli il primo posto. Accogliamo nella mente e nel cuore la Parola di Dio per attuarla nella nostra vita; modelliamoci su Gesù per essere operatori di benevolenza, correttezza, perdono, carità. Siamo buoni vignaioli per i nostri fratelli perché la forza dell’amore del Padre, riversato nel cuore, plasma la natura stessa dei figli di Dio. Affidiamoci senza riserve al Signore; accettiamo il suo progetto divino, anche senza comprenderlo, perché Egli agisce per amore, avendo a cuore solo il nostro bene.
Non si può accedere al regno di Cristo se non per mezzo della metànoia, cioè attraverso quell’intimo e totale cambiamento e rinnovamento dell’uomo, dei suoi pensieri, giudizi, modi di vivere. Questo rinnovamento si attua nell’uomo alla luce della santità e dell’amore di Dio, che negli ultimi tempi si sono manifestate e comunicate a noi in pienezza nel Figlio.
L’invito dei Figlio di Dio alla metànoia ci stimola in modo più incalzante, in quanto egli non solo ce la predica, ma ce ne offre l’esempio in sé stesso. Cristo infatti è modello supremo per coloro che fanno penitenza, lui che volle portare la pena non per il suo peccato, ma per quello degli altri.
Dinanzi a Cristo, l’uomo viene illuminato da una luce nuova e, riconoscendo la santità di Dio, prende coscienza della gravità del peccato. La parola di Cristo gli trasmette il messaggio che invita a ritornare a Dio, e gli concede il perdono dei peccati. L’uomo riceve in pienezza questi doni nel battesimo, che lo configura alla passione, alla morte e alla risurrezione del Signore. Tutta la vita del battezzato si pone così sotto il sigillo di questo mistero.
(Paolo VI)

Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa, perché, in coerenza di vita, agisca sempre con verità per il bene dei fedeli. Per l’umanità intera, perché sappia camminare con rinnovato impegno nell’assidua ricerca della pace, della giustizia e della libertà, preghiamo.
• Per il Santo Padre che sta attraversando un periodo di prova, che possa ristabilirsi in salute e continuare ad essere voce e segno di Cristo nel mondo, preghiamo.
• Per i Vescovi, i presbiteri e i diaconi, che, contemplando il Figlio di Dio fatto uomo e illuminati dallo Spirito Santo, possano essere segni di speranza e di umiltà per tutti i credenti ore, preghiamo.
• Per i fratelli che vivono in particolari situazioni di povertà, solitudine ed emarginazione, perché non rimangano privi di sostegno sociale e fraterno, preghiamo.
• Per i giovani, che il Signore riscaldi il loro cuore, e, accogliendo Cristo come sommo bene, sappiano desiderare ciò che più conta per fare della loro esistenza un capolavoro, preghiamo.
• Per la pace nel mondo, perché i potenti della terra convertano il loro cuore e si impegnino ad abbandonare l’uso delle armi, compiano gesti concreti verso la riconciliazione, la pace e il rispetto reciproco, preghiamo.
• Per noi qui riuniti attorno al banchetto eucaristico, perché questo tempo di quaresima sia un tempo favorevole per un cambiamento interiore e ci distolga da tutto ciò che ostacola il cammino verso il Padre, preghiamo.

Dialogo eucaristico
Grazie Signore Gesù: come Mosè nel ro­veto ardente, possiamo scorgerti nel fuoco che arde di Amore per noi. Fa’ o Signore che la tua santità sia impegno e sostegno per la nostra vita, per vivere quello che tu ci proponi. Riconoscenti e col cuore pieno di gioia ti ringraziamo per la Tua misericordia, per questo tempo favorevole che ci doni per riconciliarci con Te, per crescere e portare buoni frutti. Padre misericordioso e paziente che non Ti stanchi di lavorare nella nostra vita e attendi il meglio di noi, desideriamo esaudire il Tuo profondo desiderio di perdonarci e abbracciarci. Allora potrai rinnovarci il cuore e ci donerai sentimenti nuovi, volti a realizzare il Tuo progetto di fraternità e di santità nel mondo. Signore benedici il nostro cammino di conversione. Amen.

Idea guida
Con cuore rinnovato portiamo frutti di amore nell’ambiente in cui viviamo.


Sussidio preparato da Don Roberto Manenti, Annamaria Garro, Loretta Angelini,
Valeria Angeloro, Rita Fichera ed Alberto Hermanin


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