Idea Luce
Il Signore ci rende capaci di perdonare.
Il Signore ci rende capaci di perdonare.
Introduzione
Predisponiamo il cuore e la mente, per accogliere uno dei brani più forti e significativi del Vangelo, che mette in discussione il nostro essere cristiani santi, veri discepoli di Cristo. “Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano … Perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambi”. Con queste parole, Gesù, ci invita a rinunciare alle rivendicazioni, alla vendetta, alla violenza, per rispondere al male con l’amore, l’unica via capace di rivoluzionare il mondo e il cuore dell’uomo. La Grazia del Signore, ci aiuti e ci sostenga sempre, poiché siamo stati voluti dal Padre, non per odiare ma per amare.
Predisponiamo il cuore e la mente, per accogliere uno dei brani più forti e significativi del Vangelo, che mette in discussione il nostro essere cristiani santi, veri discepoli di Cristo. “Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano … Perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambi”. Con queste parole, Gesù, ci invita a rinunciare alle rivendicazioni, alla vendetta, alla violenza, per rispondere al male con l’amore, l’unica via capace di rivoluzionare il mondo e il cuore dell’uomo. La Grazia del Signore, ci aiuti e ci sostenga sempre, poiché siamo stati voluti dal Padre, non per odiare ma per amare.
Liturgia della Parola
LETTURE:
1Sam 26, 2. 7-9. 12-13. 22-23;
Sal 102 – Rit. Il Signore è buono e grande nell’amore;
1Cor 15, 45-49;
Lc 6, 27-38
La parola di Dio di questa domenica riceve profonda luce dalle parole del Salmo 102: Egli perdona tutte le tue colpe, ti circonda di bontà e misericordia…non ci ripaga secondo le nostre colpe. Perché scegliere come Davide, nel libro di Samuele, di non uccidere, di non vendicarsi, se non perché Dio è diverso? Come e perché poter arrivare a comprendere ed accogliere i rivoluzionari insegnamenti di Gesù sul perdono, sull’amore illogico e senza calcolo che ascoltiamo nel Vangelo di Luca, se non perché Lui per primo lo dimostra pienamente a noi? In Lui, come ci dice Paolo nella lettera ai Corinzi, non siamo più solo creature dalla terra ma siamo il secondo uomo che viene dal cielo, chiamato alla santità e quindi a essere a immagine dell’amore misericordioso del Padre.
LETTURE:
1Sam 26, 2. 7-9. 12-13. 22-23;
Sal 102 – Rit. Il Signore è buono e grande nell’amore;
1Cor 15, 45-49;
Lc 6, 27-38
La parola di Dio di questa domenica riceve profonda luce dalle parole del Salmo 102: Egli perdona tutte le tue colpe, ti circonda di bontà e misericordia…non ci ripaga secondo le nostre colpe. Perché scegliere come Davide, nel libro di Samuele, di non uccidere, di non vendicarsi, se non perché Dio è diverso? Come e perché poter arrivare a comprendere ed accogliere i rivoluzionari insegnamenti di Gesù sul perdono, sull’amore illogico e senza calcolo che ascoltiamo nel Vangelo di Luca, se non perché Lui per primo lo dimostra pienamente a noi? In Lui, come ci dice Paolo nella lettera ai Corinzi, non siamo più solo creature dalla terra ma siamo il secondo uomo che viene dal cielo, chiamato alla santità e quindi a essere a immagine dell’amore misericordioso del Padre.
Traccia di riflessione
Il termometro dell’amore di Dio è l’amore del prossimo: amiamo dunque quanti attorno a noi por-tano nel loro essere l’immagine del Signore. L’amore del prossimo è fatto di comprensione, di dolcezza, di pazienza, di generosità: è amore che non giudica, non maligna, non mormora, non calunnia; che sa compatire e scusare il debole che cade, pur condannando il peccato e guardandosi da chi vuole nuocere; sa aspettare e sperare con sano ottimismo e non spezza la canna incrinata né spegne il lucignolo fumigante.
È amore che non osserva solo le grandi linee, cura il dettaglio con delicatezza materna e che tutto dà – Gesù ha dato la vita – e a tutti si estende – Egli ha perdonato sulla croce. È amore che è compassione affettiva ed effettiva per chi soffre e dolora, che è gioia per chi della gioia sente il bisogno. È amore, soprattutto, che è irradiazione dell’amore divino.
Fare del bene a tutti, lasciare in tutti una traccia Dio, specie in chi ne ha più bisogno: questa è la forma perfetta dell’amore ed è contemporaneamente l’espressione più bella dell’apostolato.
È evidente che il modo più concreto per amare Dio, quindi per attuare il piano della santità, è l’amore per il prossimo.
Nel prossimo si vede Dio. Si potrà dire di non aver mai visto Dio ma non di non aver mai visto il prossimo, e nell’amore del prossimo consiste l’amore di Dio: «se tu non ami il prossimo che vedi, come puoi dire di amare Dio che non vedi?» (1 Gv 4, 20). L’amore del prossimo – è ancora Giovanni che parla – è modellato e, quindi misurato, sull’amore di Cristo, il quale per amore di noi muore in croce. «Amatevi come io vi ho amato» (Gv 15, 12): è Gesù stesso che ce lo insegna: non c’è amore più grande di quello di Colui che sa dare la vita per i propri fratelli (Gv 15, 13) e Gesù ha dato la vita per i suoi fratelli.
È evidente che il modo più concreto per amare Dio, quindi per attuare il piano di santità, è amare il prossimo.
La carità deve essere in primo luogo soprannaturale. Intanto amiamo il nostro prossimo, intanto abbiamo per lui carità, in quanto esso partecipa della realtà Dio, quindi noi lo amiamo in Dio: ecco il motivo più profondo dell’amore verso il prossimo. (G. Giaquinta)
Il termometro dell’amore di Dio è l’amore del prossimo: amiamo dunque quanti attorno a noi por-tano nel loro essere l’immagine del Signore. L’amore del prossimo è fatto di comprensione, di dolcezza, di pazienza, di generosità: è amore che non giudica, non maligna, non mormora, non calunnia; che sa compatire e scusare il debole che cade, pur condannando il peccato e guardandosi da chi vuole nuocere; sa aspettare e sperare con sano ottimismo e non spezza la canna incrinata né spegne il lucignolo fumigante.
È amore che non osserva solo le grandi linee, cura il dettaglio con delicatezza materna e che tutto dà – Gesù ha dato la vita – e a tutti si estende – Egli ha perdonato sulla croce. È amore che è compassione affettiva ed effettiva per chi soffre e dolora, che è gioia per chi della gioia sente il bisogno. È amore, soprattutto, che è irradiazione dell’amore divino.
Fare del bene a tutti, lasciare in tutti una traccia Dio, specie in chi ne ha più bisogno: questa è la forma perfetta dell’amore ed è contemporaneamente l’espressione più bella dell’apostolato.
È evidente che il modo più concreto per amare Dio, quindi per attuare il piano della santità, è l’amore per il prossimo.
Nel prossimo si vede Dio. Si potrà dire di non aver mai visto Dio ma non di non aver mai visto il prossimo, e nell’amore del prossimo consiste l’amore di Dio: «se tu non ami il prossimo che vedi, come puoi dire di amare Dio che non vedi?» (1 Gv 4, 20). L’amore del prossimo – è ancora Giovanni che parla – è modellato e, quindi misurato, sull’amore di Cristo, il quale per amore di noi muore in croce. «Amatevi come io vi ho amato» (Gv 15, 12): è Gesù stesso che ce lo insegna: non c’è amore più grande di quello di Colui che sa dare la vita per i propri fratelli (Gv 15, 13) e Gesù ha dato la vita per i suoi fratelli.
È evidente che il modo più concreto per amare Dio, quindi per attuare il piano di santità, è amare il prossimo.
La carità deve essere in primo luogo soprannaturale. Intanto amiamo il nostro prossimo, intanto abbiamo per lui carità, in quanto esso partecipa della realtà Dio, quindi noi lo amiamo in Dio: ecco il motivo più profondo dell’amore verso il prossimo. (G. Giaquinta)
Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa, perché in questo mondo che fa fatica a distinguere il male e a riconoscere la silenziosa e costante presenza del bene, sia illuminata dallo Spirito Santo e possa essere segno del Vangelo, fedele compagna di viaggio di tutti i credenti. Preghiamo.
• Per le famiglie, in modo, particolare per quelle divise affinché, accompagnati dalle nostre preghiere, possano sentire la forza dell’amore di Cristo ed intraprendere un nuovo cammino di riconciliazione guidato dalla Sua Parola. Preghiamo.
• Per i giovani, il Signore li custodisca sempre, li tenga lontani dalla violenza, doni loro la grazia di avere accanto adulti che sappiano testimoniare e trasmettere concretamente l’amore gratuito. Preghiamo.
• Per i governanti. L’invito di Gesù li aiuti ad essere consapevoli e responsabili delle loro azioni, e a fare scelte sagge che garantiscono la pace e la crescita del bene sociale. Preghiamo.
• Per noi che abbiamo appena ascoltato il Vangelo, il Signore ci dia la forza per poter essere fedeli al suo comandamento, e la gioia di vivere le relazioni con gli altri per amore e con amore. Preghiamo.
• Per le famiglie, in modo, particolare per quelle divise affinché, accompagnati dalle nostre preghiere, possano sentire la forza dell’amore di Cristo ed intraprendere un nuovo cammino di riconciliazione guidato dalla Sua Parola. Preghiamo.
• Per i giovani, il Signore li custodisca sempre, li tenga lontani dalla violenza, doni loro la grazia di avere accanto adulti che sappiano testimoniare e trasmettere concretamente l’amore gratuito. Preghiamo.
• Per i governanti. L’invito di Gesù li aiuti ad essere consapevoli e responsabili delle loro azioni, e a fare scelte sagge che garantiscono la pace e la crescita del bene sociale. Preghiamo.
• Per noi che abbiamo appena ascoltato il Vangelo, il Signore ci dia la forza per poter essere fedeli al suo comandamento, e la gioia di vivere le relazioni con gli altri per amore e con amore. Preghiamo.
Dialogo eucaristico
Signore Gesù Cristo, nel tuo sublime sacrificio hai rinnegato la logica della vendetta perdonando i tuoi carnefici sulla croce. Accresci in noi e per noi la tua misericordia così che noi possiamo dimostrarla ai fratelli in una vita mite e operosa senza nessuno spirito di rivalsa; facci santi, come Tu sei santo.
Signore Gesù Cristo, nel tuo sublime sacrificio hai rinnegato la logica della vendetta perdonando i tuoi carnefici sulla croce. Accresci in noi e per noi la tua misericordia così che noi possiamo dimostrarla ai fratelli in una vita mite e operosa senza nessuno spirito di rivalsa; facci santi, come Tu sei santo.
Idea guida
Viviamo da figli e fratelli in Cristo Signore.
Viviamo da figli e fratelli in Cristo Signore.
Sussidio preparato da Annamaria Garro
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