Animazione Liturgia Domenica 26 Gennaio 2025

III Domenica del Tempo Ordinario (C) - III Settimana del Salterio - 6° Domenica della Parola - 72° Giornata mondiale dei malati di lebbra

Idea Luce
Il Signore continua a parlarci attraverso le Sacre Scritture.

Introduzione
In questa Liturgia siamo raggiunti da un messaggio di grande conforto: Gesù inizia il suo ministero in un territorio difficile, non aperto alla fede, puntando a parole e gesti capaci di far comprendere alle persone che Dio è sempre all’opera ed è un Dio a servizio dell’uomo. Dio ci chiede soltanto di lasciarci amare, di lasciarci raggiungere dalla sua misericordia, di dimorare, cioè restare sotto il cono di luce della sua presenza. Oggi si celebra la sesta “Domenica della Parola di Dio”, istituita da Papa Francesco per dare risalto e prendere consapevolezza dell’importanza delle Sacre Scritture nella vita della Chiesa e di ciascuno di noi, “occasione per tornare alla fonte della fede”. Il tema di questa edizione è ripreso dai Salmi: “Spero nella Tua parola”, Parola viva che entra nella nostra esistenza, illuminandola e orientandola. “Nel contesto dell’anno giubilare, che mette al centro la speranza cristiana, lasciamoci illuminare dalla voce del Signore che, attraverso le Scritture, continuamente ci parla”. Accogliamo il Vangelo nella nostra vita; seguiamo, con gioia, gli insegnamenti di nostro Signore e chiediamo con cuore puro il dono della fede, rispondendo all’infinito Amore del Padre col massimo del nostro amore.

Liturgia della Parola
LETTURE:
Nee 8, 2-4a.5-6.8-10;
Sal 18 – Rit. Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
1Cor 12, 12-30;
Lc 1, 1-4; 4, 14-21

La liturgia di oggi richiama la nostra attenzione sulla ripresentazione ai Giudei, da parte dello scriba Esdra, della Legge del Signore, un tesoro da custodire, interpretare, meditare e osservare. La lettura delle Sacre Scritture è una lettura animata dallo Spirito Santo che suscita e nutre la fede. Anche noi siamo invitati ad accettare e seguire gli insegnamenti ricevuti da nostro Signore e a rispondere con il nostro “Amen” per l’impegno preso. San Paolo, nella seconda lettura, afferma che la Chiesa, il Corpo Mistico di Cristo, presenta diverse membra, diverse vocazioni e carismi in collaborazione tra loro, ma con un medesimo Spirito: indicare all’umanità la via del Signore. Nel Vangelo, l’evangelista Luca presenta il Figlio di Dio nella sinagoga di Nazaret come un lettore dell’antica legge per dare ad essa novità: Gesù, il Messia in cui si realizzano le promesse dell’Antico Testamento, mandato a inaugurare un tempo di grazia per i poveri e un’era di giustizia, offre a ciascuno di noi la sua amicizia e la sua grazia per la salvezza di tutti. Accogliamo con gioia e gratitudine la Parola di Dio; fidiamoci delle sue promesse adempiute in Cristo e, animati dallo Spirito Santo, troviamo la nostra missione nel mondo.

Traccia di riflessione
Il Vangelo secondo Luca è vera accurata ricerca. La solidità degli insegnamenti è certezza storica. Luca non riceve passivamente le notizie ma va fino in fondo e indaga. Come altre persone anch’egli, discepolo di Paolo, ha pensato di scrivere un resoconto dettagliato per offrirlo a noi i “Teofilo” di oggi, affinché ci possiamo rendere conto della solidità degli insegnamenti che abbiamo ricevuto. Luca vuole far capire ai suoi lettori di allora e di oggi, la serietà della sua documentazione e del suo lavoro, ma soprattutto rendere ragione della fede che è in noi. La prima lettura di oggi ci presenta il sacerdote Esdra nell’atto di presiedere una lunga liturgia della Parola davanti al popolo riunito. È l’Israele del post esilio che nel celebrare la lode al Signore per la vita nuova che si prospetta davanti a sé, ripensa al tempo passato e piange per la consapevolezza dei peccati commessi. Il tutto sfocia in consolazione e invito alla gioia. Nel brano del Vangelo di Luca troviamo Gesù nella sinagoga di Nazareth. Stavolta è lui che legge e spiega la Parola. Ma contrariamente a quanto gli ascoltatori si aspettano, Gesù non si ispira alla sacra Scrittura per impartire insegnamenti di vita o per trarre norme morali. Piuttosto si propone lui stesso come parola vivente che porta a compimento le promesse scritte nel libro del profeta Isaia. È lui il lieto annuncio, è lui il liberatore. Anche noi, oggi, chiamati a vivere la liturgia eucaristica domenicale, possiamo riconoscere nell’atto liturgico l’assemblea convocata dal Risorto per essere innanzitutto nutriti del pane della Parola, il dono che il Signore fa di se stesso, lui che è Parola fatta carne e che fa diventare ciascuno di noi membra vive del suo corpo. Riconosciamo la nostra vocazione e rispondiamo con la vita.

Preghiera dei fedeli
• Per la Santa Chiesa, Corpo Mistico di Cristo, perché si senta comunità, indichi all’umanità la via del Signore ed annunci con fede la salvezza di tutti gli uomini di buona volontà. Preghiamo.
• Per Papa Francesco, i vescovi e tutti i ministri della Chiesa perché, attraverso il loro ministero, la Parola di Dio sia ampiamente seminata, germogli e fruttifichi nel cuore degli uomini e si diffonda ovunque. Preghiamo.
• Per l’unità dei cristiani, perché lo Spirito Santo, operatore mirabile della ricchezza e della varietà dei carismi, susciti comunità riconciliate nell’amore, in grado di valorizzare le diversità per il bene dell’unica Chiesa di Cristo. Preghiamo.
• Per i malati e per tutte le malattie che causano allontanamento tra le persone: perché la lotta contro il male superi i pregiudizi e le nostre paure. Preghiamo.
• Per noi qui riuniti attorno al Pane eucaristico, che l’ascolto della Parola del Signore rivesta di bontà le nostre giornate e ci renda attenti e disponibili alle necessità dei fratelli. Preghiamo.

Dialogo eucaristico
O Signore, Padre misericordioso, grazie perché ancora una volta Ti sei fatto “pane” e, con la forza del tuo Spirito e per mezzo del Tuo Figlio, splendore d’eterna gloria, fatto uomo per noi, continui a radunare in una sola famiglia i popoli della terra e a offrire a tutti gli uomini la beata speranza del Tuo regno. Ti ringraziamo, o Signore, per le Tue promesse adempiute in Cristo, Parola di salvezza, per invitarci a crescere nella fede e formare in noi persone nuove, con cuore e sentimenti nuovi rivolti a Te, rivolti a realizzare il Tuo progetto di fraternità e di santità. Amen.

Idea guida
Ascoltiamo con il cuore il Signore che vuole entrare in relazione con noi per condividere la sua vita e salvarci.



Sussidio preparato da Don Roberto Manenti e da Valeria Angeloro,
Claudia Lo Presti, Graziella Manfrè, Annamaria Garro e Maria Francesca Ragusa


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