Idea Luce
Gesù porta nel mondo tutto l’amore di Dio e restituisce all’umanità l’amicizia col Padre.
Gesù porta nel mondo tutto l’amore di Dio e restituisce all’umanità l’amicizia col Padre.
Introduzione
La liturgia di questa seconda domenica del Tempo Ordinario ci presenta l’episodio delle nozze di Cana, durante il quale Gesù cambiando l’acqua in vino compie il suo primo miracolo. Manifesta così la sua gloria, suscitando in ogni uomo, allora come oggi, una risposta di fede e “rivela la nuova Alleanza d’Amore” che Dio vuole realizzare con l’umanità.
Questo segno sia per noi un invito ad andare oltre la meraviglia del miracolo e a comprendere la vera identità di Colui che lo compie per camminare insieme verso l’Amore eterno.
La liturgia di questa seconda domenica del Tempo Ordinario ci presenta l’episodio delle nozze di Cana, durante il quale Gesù cambiando l’acqua in vino compie il suo primo miracolo. Manifesta così la sua gloria, suscitando in ogni uomo, allora come oggi, una risposta di fede e “rivela la nuova Alleanza d’Amore” che Dio vuole realizzare con l’umanità.
Questo segno sia per noi un invito ad andare oltre la meraviglia del miracolo e a comprendere la vera identità di Colui che lo compie per camminare insieme verso l’Amore eterno.
Liturgia della Parola
LETTURE:
Is 62, 1-5;
Sal 95 – Rit. Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore;
1Cor 12, 4-11;
Gv 2, 1-11
Il profeta Isaia, nel brano della prima lettura, ci offre un’immagine molto bella, sviluppata nel primo testamento: Dio è lo sposo d’Israele e il popolo la sua sposa. L’immagine dello sposo che va incontro alla sposa esprime la fedeltà e l’intensità dell’amore di Dio per il suo popolo. Tutti noi siamo chiamati a partecipare all’unione sponsale con Dio, perché tutti siamo indistintamente amati: Cristo è morto e risorto per la salvezza universale.
Questa unione si realizza per mezzo dello Spirito Santo che ci rinnova e fortifica con la ricchezza dei suoi doni.
Nella seconda lettura, l’apostolo Paolo ci ricorda che i carismi che ciascuno di noi ha ricevuto dallo Spirito Santo sono a beneficio di tutti, per il bene comune. Bussiamo al Cuore del Padre con la fiducia dei figli, diciamo il nostro Sì “a quello che Lui ci dirà”; ascoltiamo e mettiamo in pratica la sua Parola per costruire un mondo fraterno e umano.
LETTURE:
Is 62, 1-5;
Sal 95 – Rit. Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore;
1Cor 12, 4-11;
Gv 2, 1-11
Il profeta Isaia, nel brano della prima lettura, ci offre un’immagine molto bella, sviluppata nel primo testamento: Dio è lo sposo d’Israele e il popolo la sua sposa. L’immagine dello sposo che va incontro alla sposa esprime la fedeltà e l’intensità dell’amore di Dio per il suo popolo. Tutti noi siamo chiamati a partecipare all’unione sponsale con Dio, perché tutti siamo indistintamente amati: Cristo è morto e risorto per la salvezza universale.
Questa unione si realizza per mezzo dello Spirito Santo che ci rinnova e fortifica con la ricchezza dei suoi doni.
Nella seconda lettura, l’apostolo Paolo ci ricorda che i carismi che ciascuno di noi ha ricevuto dallo Spirito Santo sono a beneficio di tutti, per il bene comune. Bussiamo al Cuore del Padre con la fiducia dei figli, diciamo il nostro Sì “a quello che Lui ci dirà”; ascoltiamo e mettiamo in pratica la sua Parola per costruire un mondo fraterno e umano.
Traccia di riflessione
Gesù tramuta l’acqua in vino. È sicuramente uno dei miracoli più celebri raccontato solo dall’evangelista Giovanni che lo indica come il primo dei segni compiuti da Gesù. Il racconto, dunque, è un segnale indicatore dell’alleanza sponsale con l’umanità e intende presentare il messaggio evangelico del Messia che donerà la sua vita per la nostra salvezza e chiede a tutti e a ciascuno di aderire a lui nella fede.
Nel contesto di questa “nuova ed eterna Alleanza” si comprende il senso del simbolo del vino, che è al centro di questo miracolo. Proprio quando la festa è al culmine, il vino termina. Le Scritture indicavano il vino come elemento tipico del banchetto messianico. L’acqua è necessaria per vivere, ma il vino esprime l’abbondanza del banchetto e la gioia della festa. Trasformando in vino l’acqua delle anfore utilizzate «per la purificazione rituale dei Giudei», Gesù compie un segno eloquente: la Legge di Mosè (vecchia alleanza) è tramutata in una nuova alleanza, portatrice di gioia per quanti siedono al banchetto. Come non scorgere poi i segni del Battesimo che purifica e che dona la vita nuova nel sangue di Cristo versato sulla Croce? Le giare per la purificazione dei giudei rappresentano il legame con la legge antica superato dalla Nuova Alleanza inaugurata da Gesù. Se l’alleanza è nuova, nuova deve essere anche la fede. Non più mera osservanza di precetti, ma comunione di vita con il Signore Gesù presente nella nostra vita in ogni luogo e in ogni istante.
Notiamo anche che a Cana Gesù rivela la sua missione: portare nel mondo tutto l’amore di Dio. Gesù però per intervenire ha bisogno dell’obbedienza dei servitori, della loro fatica nel riempire e portare le anfore; ha bisogno della nostra fede, speranza e carità per compiere prodigi e miracoli.
Un’altra figura emerge prepotentemente: è Maria, la Madre, che si trova accanto al Signore e che è offerta a noi come modello del vero credente. È lei che è attenta alle esigenze dell’uomo, intercede, indica suo Figlio e invita a fare secondo la sua Parola. Anche noi, come Lei, con la grazia di Dio, siamo chiamati a essere attenti ai bisogni di chi ci sta accanto, anche nelle più piccole cose.
Gesù tramuta l’acqua in vino. È sicuramente uno dei miracoli più celebri raccontato solo dall’evangelista Giovanni che lo indica come il primo dei segni compiuti da Gesù. Il racconto, dunque, è un segnale indicatore dell’alleanza sponsale con l’umanità e intende presentare il messaggio evangelico del Messia che donerà la sua vita per la nostra salvezza e chiede a tutti e a ciascuno di aderire a lui nella fede.
Nel contesto di questa “nuova ed eterna Alleanza” si comprende il senso del simbolo del vino, che è al centro di questo miracolo. Proprio quando la festa è al culmine, il vino termina. Le Scritture indicavano il vino come elemento tipico del banchetto messianico. L’acqua è necessaria per vivere, ma il vino esprime l’abbondanza del banchetto e la gioia della festa. Trasformando in vino l’acqua delle anfore utilizzate «per la purificazione rituale dei Giudei», Gesù compie un segno eloquente: la Legge di Mosè (vecchia alleanza) è tramutata in una nuova alleanza, portatrice di gioia per quanti siedono al banchetto. Come non scorgere poi i segni del Battesimo che purifica e che dona la vita nuova nel sangue di Cristo versato sulla Croce? Le giare per la purificazione dei giudei rappresentano il legame con la legge antica superato dalla Nuova Alleanza inaugurata da Gesù. Se l’alleanza è nuova, nuova deve essere anche la fede. Non più mera osservanza di precetti, ma comunione di vita con il Signore Gesù presente nella nostra vita in ogni luogo e in ogni istante.
Notiamo anche che a Cana Gesù rivela la sua missione: portare nel mondo tutto l’amore di Dio. Gesù però per intervenire ha bisogno dell’obbedienza dei servitori, della loro fatica nel riempire e portare le anfore; ha bisogno della nostra fede, speranza e carità per compiere prodigi e miracoli.
Un’altra figura emerge prepotentemente: è Maria, la Madre, che si trova accanto al Signore e che è offerta a noi come modello del vero credente. È lei che è attenta alle esigenze dell’uomo, intercede, indica suo Figlio e invita a fare secondo la sua Parola. Anche noi, come Lei, con la grazia di Dio, siamo chiamati a essere attenti ai bisogni di chi ci sta accanto, anche nelle più piccole cose.
Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa, affinché come Maria sia sempre attenta e pronta a portare a Cristo le necessità degli uomini e a donare sostegno e conforto a quanti vivono la povertà materiale e spirituale. Preghiamo.
• Per Papa Francesco, i vescovi e tutti i ministri della Chiesa perché, con l’aiuto dello Spirito Santo, sappiano essere il vero Volto di Gesù da presentare agli uomini del nostro tempo. Preghiamo.
• Perché la settimana di preghiera che stiamo vivendo per l’unità dei cristiani, sia un’opportunità per comprendere che la multiforme ricchezza dei doni ricevuti ha un’unica fonte: Dio, che li offre non come beni personali da custodire gelosamente, ma per la crescita comune nell’unità e nella carità. Preghiamo.
• Per tutte le famiglie, in particolare per quelle che stanno vivendo momenti di difficoltà, che possano affrontare con coraggio e fede le prove della vita e trovare nella comunità un valido aiuto e sostegno. Preghiamo.
• Per la pace nel mondo, perché i governanti delle nazioni lavorino per superare le divisioni e per favorire la comunione fra tutti i popoli. Preghiamo.
• Per noi qui riuniti, affinché la gioia nella nostra vita non si affievolisca tra le tante difficoltà del cammino, ma si rafforzi per la fede nel Signore che salva con la sua morte e risurrezione, preghiamo.
• Per Papa Francesco, i vescovi e tutti i ministri della Chiesa perché, con l’aiuto dello Spirito Santo, sappiano essere il vero Volto di Gesù da presentare agli uomini del nostro tempo. Preghiamo.
• Perché la settimana di preghiera che stiamo vivendo per l’unità dei cristiani, sia un’opportunità per comprendere che la multiforme ricchezza dei doni ricevuti ha un’unica fonte: Dio, che li offre non come beni personali da custodire gelosamente, ma per la crescita comune nell’unità e nella carità. Preghiamo.
• Per tutte le famiglie, in particolare per quelle che stanno vivendo momenti di difficoltà, che possano affrontare con coraggio e fede le prove della vita e trovare nella comunità un valido aiuto e sostegno. Preghiamo.
• Per la pace nel mondo, perché i governanti delle nazioni lavorino per superare le divisioni e per favorire la comunione fra tutti i popoli. Preghiamo.
• Per noi qui riuniti, affinché la gioia nella nostra vita non si affievolisca tra le tante difficoltà del cammino, ma si rafforzi per la fede nel Signore che salva con la sua morte e risurrezione, preghiamo.
Dialogo eucaristico
Signore Gesù, nostro sposo, ti ringraziamo per la tua fedeltà e la presenza costante nella nostra vita. Tu, che con la potenza del tuo amore hai trasformato l’acqua in vino per la festa delle nozze, dona uno slancio nuovo alla nostra esistenza trasformando l’acqua della nostra routine quotidiana in vino forte della carità.
La guida di Maria ci aiuti a scoprire la bellezza e la ricchezza del tuo amore, per essere nel mondo riflesso della tua luce e della tua santità. Amen.
Signore Gesù, nostro sposo, ti ringraziamo per la tua fedeltà e la presenza costante nella nostra vita. Tu, che con la potenza del tuo amore hai trasformato l’acqua in vino per la festa delle nozze, dona uno slancio nuovo alla nostra esistenza trasformando l’acqua della nostra routine quotidiana in vino forte della carità.
La guida di Maria ci aiuti a scoprire la bellezza e la ricchezza del tuo amore, per essere nel mondo riflesso della tua luce e della tua santità. Amen.
Idea guida
Viviamo il Vangelo, riempiamo le anfore vuote del nostro cuore con una vita piena e luminosa, capace di aiutare i fratelli a incontrare e seguire Gesù.
Viviamo il Vangelo, riempiamo le anfore vuote del nostro cuore con una vita piena e luminosa, capace di aiutare i fratelli a incontrare e seguire Gesù.
Sussidio preparato da Don Roberto Manenti e da Valeria Angeloro,
Claudia Lo Presti, Graziella Manfrè, Annamaria Garro e Maria Francesca Ragusa
Claudia Lo Presti, Graziella Manfrè, Annamaria Garro e Maria Francesca Ragusa
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