Idea Luce
Cristo entra nel mondo per illuminare le tenebre.
Cristo entra nel mondo per illuminare le tenebre.
Introduzione
In questo giorno di gioia interiore, Natale del Signore, il Padre, che ci ama in modo gratuito, entra nella storia degli uomini, viene “ad abitare in mezzo a noi” e “a quanti lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio”. La gloria del Padre si manifesta nel Figlio, nel suo farsi Bambino e nella sua morte in croce per amore nostro, per la nostra salvezza. Accogliamo Gesù nella nostra vita, lasciamoci illuminare dalla Luce che viene nel mondo per rivelare l’amore misericordioso del Padre e divenire in pienezza figli di Dio. Papa Francesco invita tutti gli uomini ad essere “Pellegrini di speranza”, una speranza che non delude, come proclama il titolo (“Spes non confundit”) della bolla d’indizione di questo venticinquesimo Giubileo Ordinario, detto anche Giubileo della Speranza. Questo dono speciale di grazia ha avuto inizio ieri con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, un evento di grande rilevanza spirituale, ecclesiale e sociale che conduce alla riconciliazione, alla conversione e al rinnovamento spirituale.
In questo giorno di gioia interiore, Natale del Signore, il Padre, che ci ama in modo gratuito, entra nella storia degli uomini, viene “ad abitare in mezzo a noi” e “a quanti lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio”. La gloria del Padre si manifesta nel Figlio, nel suo farsi Bambino e nella sua morte in croce per amore nostro, per la nostra salvezza. Accogliamo Gesù nella nostra vita, lasciamoci illuminare dalla Luce che viene nel mondo per rivelare l’amore misericordioso del Padre e divenire in pienezza figli di Dio. Papa Francesco invita tutti gli uomini ad essere “Pellegrini di speranza”, una speranza che non delude, come proclama il titolo (“Spes non confundit”) della bolla d’indizione di questo venticinquesimo Giubileo Ordinario, detto anche Giubileo della Speranza. Questo dono speciale di grazia ha avuto inizio ieri con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, un evento di grande rilevanza spirituale, ecclesiale e sociale che conduce alla riconciliazione, alla conversione e al rinnovamento spirituale.
Liturgia della Parola
LETTURE:
Is 52, 7-10;
Sal 97 – Rit. Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio;
Eb 1, 1-6;
GV 1, 1-18
Giovanni inizia il suo vangelo con la famosa frase: “In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste”, (Gv 1,1-3). L’espressione “in principio” è la stessa con cui inizia il racconto della creazione: “In principio Dio creò il cielo e la terra”. Ma mentre il libro della Genesi descrive la creazione come opera esclusiva di Dio, Giovanni ci rivela che Gesù, la parola eterna del Padre, “era presso il padre” e tutto fu fatto per mezzo di lui. Gli esegeti spiegano che l’espressione “per mezzo di lui” ha valore strumentale: ossia nel momento in cui Dio parlava e tutto si realizzava, quel parlare era l’equivalente di Gesù! La “Parola” è in tutto uguale al Padre per la Divinità. Accogliamo Gesù Parola!
LETTURE:
Is 52, 7-10;
Sal 97 – Rit. Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio;
Eb 1, 1-6;
GV 1, 1-18
Giovanni inizia il suo vangelo con la famosa frase: “In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste”, (Gv 1,1-3). L’espressione “in principio” è la stessa con cui inizia il racconto della creazione: “In principio Dio creò il cielo e la terra”. Ma mentre il libro della Genesi descrive la creazione come opera esclusiva di Dio, Giovanni ci rivela che Gesù, la parola eterna del Padre, “era presso il padre” e tutto fu fatto per mezzo di lui. Gli esegeti spiegano che l’espressione “per mezzo di lui” ha valore strumentale: ossia nel momento in cui Dio parlava e tutto si realizzava, quel parlare era l’equivalente di Gesù! La “Parola” è in tutto uguale al Padre per la Divinità. Accogliamo Gesù Parola!
Traccia di riflessione
Il vangelo di Giovanni sembra dirci: non lasciatevi ingannare dalle apparenze, perché questo bambino ha una storia molto antica. Egli era a fianco di Dio quando fu creato l’universo. Oggi la scienza ci dice che tutto il cosmo ha quasi 14 miliardi di anni: quel bambino che contempliamo nella grotta di Betlemme, all’inizio del cosmo, prima del così detto Big Bang, era già in azione, poiché “tutto è stato fatto per mezzo di lui”. Certo è emozionante pensare che quel bambino che contempliamo nella grotta avrebbe potuto strabiliarci rivelandosi come bambino prodigio, capace di risolvere tutti i problemi scientifici dell’umanità, e invece ha preferito presentarsi con la disarmante debolezza di tutti i neonati. Ma la presenza di Gesù accanto al Padre nel momento della creazione spiega perché ad incarnarsi e diventare come noi è proprio il Figlio: essendo egli il tecnico della creazione è la persona più adatta a riparare i guasti che l’uomo ha provocato ai delicati meccanismi del cosmo. Egli, infatti, il nuovo Adamo, ha il potere di riunificare in sé tutte le cose, eliminando le divisioni e le lotte che il peccato dell’uomo provoca nella società e nella creazione.
Rinnoviamo ogni giorno il Natale; accogliamo la Luce nel nostro cuore e viviamo l’amore così come il Padre ci ha insegnato tenendo sempre accesa la fiaccola della speranza, donata dalla fede, e creando nel quotidiano un clima di condivisione, accoglienza, carità e pace, per offrire, a chi ci sta accanto, la tenerezza di Dio.
Celebriamo il Natale come evento del nostro cuore; irradiamo e diffondiamo l’amore del Padre vivendo la carità verso tutti i fratelli. A noi il compito di lasciarci illuminare da Dio.
Il vangelo di Giovanni sembra dirci: non lasciatevi ingannare dalle apparenze, perché questo bambino ha una storia molto antica. Egli era a fianco di Dio quando fu creato l’universo. Oggi la scienza ci dice che tutto il cosmo ha quasi 14 miliardi di anni: quel bambino che contempliamo nella grotta di Betlemme, all’inizio del cosmo, prima del così detto Big Bang, era già in azione, poiché “tutto è stato fatto per mezzo di lui”. Certo è emozionante pensare che quel bambino che contempliamo nella grotta avrebbe potuto strabiliarci rivelandosi come bambino prodigio, capace di risolvere tutti i problemi scientifici dell’umanità, e invece ha preferito presentarsi con la disarmante debolezza di tutti i neonati. Ma la presenza di Gesù accanto al Padre nel momento della creazione spiega perché ad incarnarsi e diventare come noi è proprio il Figlio: essendo egli il tecnico della creazione è la persona più adatta a riparare i guasti che l’uomo ha provocato ai delicati meccanismi del cosmo. Egli, infatti, il nuovo Adamo, ha il potere di riunificare in sé tutte le cose, eliminando le divisioni e le lotte che il peccato dell’uomo provoca nella società e nella creazione.
Rinnoviamo ogni giorno il Natale; accogliamo la Luce nel nostro cuore e viviamo l’amore così come il Padre ci ha insegnato tenendo sempre accesa la fiaccola della speranza, donata dalla fede, e creando nel quotidiano un clima di condivisione, accoglienza, carità e pace, per offrire, a chi ci sta accanto, la tenerezza di Dio.
Celebriamo il Natale come evento del nostro cuore; irradiamo e diffondiamo l’amore del Padre vivendo la carità verso tutti i fratelli. A noi il compito di lasciarci illuminare da Dio.
Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa che contempla il Verbo fatto carne, annunci con gioia il mistero del Santo Natale e la nascita del Salvatore, nato per la salvezza dell’umanità, preghiamo.
• Per Papa Francesco, i vescovi, i presbiteri e i diaconi, perché raggiungano, con il dono della grazia di Dio, il cuore di ogni persona e ispirino loro speranza e fiducia, preghiamo.
• Per tutti i popoli della terra, perché la nascita del Bambino Gesù, sia fonte di serenità e di speranza, di giustizia e di pace, preghiamo.
• Per noi che partecipiamo a questa celebrazione del Natale del Signore: perché ricordiamo sempre di avere in noi lo straordinario potere di diventare figli di Dio. Forti di questo potere preghiamo per essere anche noi misericordia incarnata, preghiamo.
• Per coloro che non conoscono o che si sono allontanati da Cristo, perché il mistero del Santo Natale possa essere l’occasione per riscoprire il Volto del Padre e vivere come figli di Dio, preghiamo
• Perché il frastuono delle feste che trascurano gli umili e gli ultimi non facciano dimenticare che la risposta alla chiamata di amore di Dio è l’accoglienza del prossimo: noi siamo e dobbiamo essere mani operose del Corpo mistico di Cristo, preghiamo.
• Perché la celebrazione del Natale sia vissuta da tutta la Chiesa e tutta la cristianità per quello che è, annuncio sconvolgente e gioioso che Dio si è fatto uomo per salvarci, per darci la speranza della vita, preghiamo.
• Per Papa Francesco, i vescovi, i presbiteri e i diaconi, perché raggiungano, con il dono della grazia di Dio, il cuore di ogni persona e ispirino loro speranza e fiducia, preghiamo.
• Per tutti i popoli della terra, perché la nascita del Bambino Gesù, sia fonte di serenità e di speranza, di giustizia e di pace, preghiamo.
• Per noi che partecipiamo a questa celebrazione del Natale del Signore: perché ricordiamo sempre di avere in noi lo straordinario potere di diventare figli di Dio. Forti di questo potere preghiamo per essere anche noi misericordia incarnata, preghiamo.
• Per coloro che non conoscono o che si sono allontanati da Cristo, perché il mistero del Santo Natale possa essere l’occasione per riscoprire il Volto del Padre e vivere come figli di Dio, preghiamo
• Perché il frastuono delle feste che trascurano gli umili e gli ultimi non facciano dimenticare che la risposta alla chiamata di amore di Dio è l’accoglienza del prossimo: noi siamo e dobbiamo essere mani operose del Corpo mistico di Cristo, preghiamo.
• Perché la celebrazione del Natale sia vissuta da tutta la Chiesa e tutta la cristianità per quello che è, annuncio sconvolgente e gioioso che Dio si è fatto uomo per salvarci, per darci la speranza della vita, preghiamo.
Dialogo eucaristico
Signore Gesù, Pane della vita, siamo qui per adorarTi, accoglierTi, contemplarTi e rinascere insieme a Te. Tu che sei la Parola del Padre, ci riveli il Suo Volto d’Amore per fare della nostra vita una continua lode a Te. Sei nato per noi, dono di amore e di salvezza, e Ti sei posto accanto a noi per sostenerci nel testimoniare la nostra fede. L’incontro con Te ci aiuta a purificare il nostro cuore e a fortificare la nostra anima per meglio seguirTi. Tu, Luce che illumina le tenebre, vieni a dipanare le nostre paure e a illuminare la via di chi è smarrito e vive nell’oscurità. Grazie! Fa’ che le nostre famiglie siano aperte a tutti i poveri ‘gesù bambino’ che ci stanno intorno… gli esclusi, gli stranieri, i soli… e Tu Gesù vieni nelle nostre case in mezzo a loro. Amen
Signore Gesù, Pane della vita, siamo qui per adorarTi, accoglierTi, contemplarTi e rinascere insieme a Te. Tu che sei la Parola del Padre, ci riveli il Suo Volto d’Amore per fare della nostra vita una continua lode a Te. Sei nato per noi, dono di amore e di salvezza, e Ti sei posto accanto a noi per sostenerci nel testimoniare la nostra fede. L’incontro con Te ci aiuta a purificare il nostro cuore e a fortificare la nostra anima per meglio seguirTi. Tu, Luce che illumina le tenebre, vieni a dipanare le nostre paure e a illuminare la via di chi è smarrito e vive nell’oscurità. Grazie! Fa’ che le nostre famiglie siano aperte a tutti i poveri ‘gesù bambino’ che ci stanno intorno… gli esclusi, gli stranieri, i soli… e Tu Gesù vieni nelle nostre case in mezzo a loro. Amen
Idea guida
Accogliamo la Luce nel nostro cuore e viviamo l’amore che il Padre ci ha insegnato.
Accogliamo la Luce nel nostro cuore e viviamo l’amore che il Padre ci ha insegnato.
Sussidio preparato da Giovanni Deiana (biblista) e da Annamaria Garro, Alberto Hermanin e Roberta Fioravanti
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