Idea luce
Vedere una discendenza.
Vedere una discendenza.
Introduzione
In questa XXIX domenica del tempo ordinario la liturgia ci ricorda la nostra chiamata: siamo chiamati ad annunciare il Vangelo ed a servire, non a farci servire. È la via cristiana alla realizzazione di se stessi, offrirsi in sacrificio di riparazione e di lode, dare in tal modo senso alla nostra vita sicuri che, come Gesù che lo ha fatto e continua a farlo, così potremo vedere una discendenza e si compirà per mezzo nostro l’opera del Signore: ristabilire l’umanità nella comunione con Dio
Oggi, la Chiesa celebra la Giornata Missionaria Mondiale.
Il tema scelto da Papa Francesco per questa Giornata è “Andate e invitate al banchetto tutti”. «La missione è un andare instancabile verso tutta l’umanità per invitarla all’incontro e alla comunione con Dio», afferma Papa Francesco che ci esorta ad essere una “Chiesa in uscita” per annunciare il «Vangelo nel mondo contemporaneo». Questa Giornata Missionaria Mondiale è un invito per tutti noi ad andare incontro, con amore fraterno e servizio generoso. a coloro che ancora non conoscono Cristo.
In questa XXIX domenica del tempo ordinario la liturgia ci ricorda la nostra chiamata: siamo chiamati ad annunciare il Vangelo ed a servire, non a farci servire. È la via cristiana alla realizzazione di se stessi, offrirsi in sacrificio di riparazione e di lode, dare in tal modo senso alla nostra vita sicuri che, come Gesù che lo ha fatto e continua a farlo, così potremo vedere una discendenza e si compirà per mezzo nostro l’opera del Signore: ristabilire l’umanità nella comunione con Dio
Oggi, la Chiesa celebra la Giornata Missionaria Mondiale.
Il tema scelto da Papa Francesco per questa Giornata è “Andate e invitate al banchetto tutti”. «La missione è un andare instancabile verso tutta l’umanità per invitarla all’incontro e alla comunione con Dio», afferma Papa Francesco che ci esorta ad essere una “Chiesa in uscita” per annunciare il «Vangelo nel mondo contemporaneo». Questa Giornata Missionaria Mondiale è un invito per tutti noi ad andare incontro, con amore fraterno e servizio generoso. a coloro che ancora non conoscono Cristo.
Liturgia della Parola
LETTURE:
Is 53, 10-11;
Sal 32 – Rit. Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo;
Eb 4, 14-16;
Mc 10, 35-45
Il Re è venuto per servire, ma a Dio è piaciuto prostrarlo con dolori, come accade a chi serve, ci dice Isaia. Il Vangelo di Marco, con il suo stile asciutto, non fa sconti e rovescia totalmente la logica del mondo. Ma, ci dice la lettera agli Ebrei, il nostro Sommo sacerdote che ha preso parte alle nostre debolezze, può aiutarci al momento opportuno. Ascoltiamo la Parola.
LETTURE:
Is 53, 10-11;
Sal 32 – Rit. Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo;
Eb 4, 14-16;
Mc 10, 35-45
Il Re è venuto per servire, ma a Dio è piaciuto prostrarlo con dolori, come accade a chi serve, ci dice Isaia. Il Vangelo di Marco, con il suo stile asciutto, non fa sconti e rovescia totalmente la logica del mondo. Ma, ci dice la lettera agli Ebrei, il nostro Sommo sacerdote che ha preso parte alle nostre debolezze, può aiutarci al momento opportuno. Ascoltiamo la Parola.
Traccia di riflessione
Che cosa desideriamo nel fondo del nostro essere? Continuare, non estinguerci: da sempre questa è l’aspirazione dell’uomo, sotto ogni cielo; dal mero istinto biologico di sopravvivenza alla più complessa delle filosofie, questo il grido, la ricerca dell’uomo. Le letture di oggi ci fanno riflettere sul significato profondo della missione. Primo, servire: il nostro prossimo sempre come un fine, mai come un mezzo. Secondo, il costo di questo rovesciamento di prospettive: “potete bere il calice che io bevo?”. Un calice, secondo il Isaia, ricco di dolori. Fino a qui, sembra un elenco non privo di tetraggine: sii servo, sappi che soffrirai, che bella prospettiva! C’è anche chi la trasforma in una specie di dolorismo, di compiacimento per le sofferenze, una vittoria ai punti nel campionato della virtù.
No: il nostro essere servi è la nostra stessa personale giustificazione: il nostro significato. È la via dell’exsultate cui ci invita Papa Francesco. È la strada della santità, poco importa se ordinaria o straordinaria: e non è impossibile. La fiducia che ci può sostenere, che ci sostiene se solo siamo capaci di una riposta a Chi ci cerca, riposa nella nostra fratellanza con un sommo sacerdote che ha preso parte alle nostre debolezze. Quello che ha fatto un Uomo, posso farlo anche io. Riceveremo comunque misericordia e grazia. E, come con una bellissima immagine ci dice il Profeta, vedremo una discendenza, non ci estingueremo, non saremo passati inutilmente sotto il cielo.
Che cosa desideriamo nel fondo del nostro essere? Continuare, non estinguerci: da sempre questa è l’aspirazione dell’uomo, sotto ogni cielo; dal mero istinto biologico di sopravvivenza alla più complessa delle filosofie, questo il grido, la ricerca dell’uomo. Le letture di oggi ci fanno riflettere sul significato profondo della missione. Primo, servire: il nostro prossimo sempre come un fine, mai come un mezzo. Secondo, il costo di questo rovesciamento di prospettive: “potete bere il calice che io bevo?”. Un calice, secondo il Isaia, ricco di dolori. Fino a qui, sembra un elenco non privo di tetraggine: sii servo, sappi che soffrirai, che bella prospettiva! C’è anche chi la trasforma in una specie di dolorismo, di compiacimento per le sofferenze, una vittoria ai punti nel campionato della virtù.
No: il nostro essere servi è la nostra stessa personale giustificazione: il nostro significato. È la via dell’exsultate cui ci invita Papa Francesco. È la strada della santità, poco importa se ordinaria o straordinaria: e non è impossibile. La fiducia che ci può sostenere, che ci sostiene se solo siamo capaci di una riposta a Chi ci cerca, riposa nella nostra fratellanza con un sommo sacerdote che ha preso parte alle nostre debolezze. Quello che ha fatto un Uomo, posso farlo anche io. Riceveremo comunque misericordia e grazia. E, come con una bellissima immagine ci dice il Profeta, vedremo una discendenza, non ci estingueremo, non saremo passati inutilmente sotto il cielo.
Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa santa di Dio, missionaria per definizione e sempre: perché sappia annunciare apertamente il Vangelo a tutti gli uomini e le donne del nostro tempo e sia segnale ai popoli che esiste una via diversa da quella del potere, che è quella del servizio, preghiamo.
• Per il Papa, i Vescovi, i presbiteri e i diaconi, pastori del popolo cristiano, e al suo servizio: perché il loro ministero sia stimolo, esempio e testimonianza di chi non può tacere la Buona notizia, preghiamo.
• Per gli uomini di governo e per tutti coloro che sono al servizio della società, perché agiscano sempre con coraggio e dedizione al servizio della giustizia e del bene comune e trovino soluzioni giuste e umane nel rispetto della dignità di ogni persona, preghiamo
• Per coloro che non conoscono Cristo o che si sono allontanati da Lui, perché possano scoprire il Volto del Padre, riconoscere i segni della tua infinita misericordia, convertirsi e vivere come figli di Dio, preghiamo.
• Per la nostra comunità cristiana, perché veda nei poveri e nei deboli vicini e lontani Cristo umiliato, da amare e da servire, preghiamo.
• Per noi qui riuniti al banchetto eucaristico, perché, illuminati dallo Spirito Santo, possiamo annunciare l’Amore di Cristo e infondere nel cuore di tutti il desiderio di cercarlo, incontrarlo e accoglierlo con cuore puro, preghiamo.
• Per la Chiesa santa di Dio, missionaria per definizione e sempre: perché sappia annunciare apertamente il Vangelo a tutti gli uomini e le donne del nostro tempo e sia segnale ai popoli che esiste una via diversa da quella del potere, che è quella del servizio, preghiamo.
• Per il Papa, i Vescovi, i presbiteri e i diaconi, pastori del popolo cristiano, e al suo servizio: perché il loro ministero sia stimolo, esempio e testimonianza di chi non può tacere la Buona notizia, preghiamo.
• Per gli uomini di governo e per tutti coloro che sono al servizio della società, perché agiscano sempre con coraggio e dedizione al servizio della giustizia e del bene comune e trovino soluzioni giuste e umane nel rispetto della dignità di ogni persona, preghiamo
• Per coloro che non conoscono Cristo o che si sono allontanati da Lui, perché possano scoprire il Volto del Padre, riconoscere i segni della tua infinita misericordia, convertirsi e vivere come figli di Dio, preghiamo.
• Per la nostra comunità cristiana, perché veda nei poveri e nei deboli vicini e lontani Cristo umiliato, da amare e da servire, preghiamo.
• Per noi qui riuniti al banchetto eucaristico, perché, illuminati dallo Spirito Santo, possiamo annunciare l’Amore di Cristo e infondere nel cuore di tutti il desiderio di cercarlo, incontrarlo e accoglierlo con cuore puro, preghiamo.
Dialogo eucaristico
Signore, ancora una volta Ti rivolgiamo il nostro grazie per il “pane” di vita eterna. L’incontro con Te ci aiuta a purificare e fortificare il nostro cuore per accoglierTi e rinascere insieme a Te.
Noi siamo consapevoli che solo con Te e in Te possiamo essere per il mondo strumenti di salvezza.
Con profonda gratitudine e grande umiltà Ti chiediamo di renderci capaci di diffondere l’amore gratuito del Padre, di accogliere il fratello come Tu, Signore, accogli noi peccatori e di rigenerarci nell’amore e nella tenerezza di Dio. Rendici capaci di essere missionari, di proclamare con gioia il Tuo Vangelo e di trasmettere al mondo il messaggio di amore, capace di aprire il cuore di tutti alla ricerca di una vita più profonda.
Signore, ancora una volta Ti rivolgiamo il nostro grazie per il “pane” di vita eterna. L’incontro con Te ci aiuta a purificare e fortificare il nostro cuore per accoglierTi e rinascere insieme a Te.
Noi siamo consapevoli che solo con Te e in Te possiamo essere per il mondo strumenti di salvezza.
Con profonda gratitudine e grande umiltà Ti chiediamo di renderci capaci di diffondere l’amore gratuito del Padre, di accogliere il fratello come Tu, Signore, accogli noi peccatori e di rigenerarci nell’amore e nella tenerezza di Dio. Rendici capaci di essere missionari, di proclamare con gioia il Tuo Vangelo e di trasmettere al mondo il messaggio di amore, capace di aprire il cuore di tutti alla ricerca di una vita più profonda.
Idea guida
Diamo senso alla nostra vita: annunciamo con amore il Vangelo di Cristo.
Diamo senso alla nostra vita: annunciamo con amore il Vangelo di Cristo.
Sussidio preparato da Alberto Hermanin,
Valeria Angeloro, Mirella Scalia e Annamaria Garro.
Valeria Angeloro, Mirella Scalia e Annamaria Garro.
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