Idea Luce
Il Signore mi ha aperto l’orecchio ed io non ho opposto resistenza.
Il Signore mi ha aperto l’orecchio ed io non ho opposto resistenza.
Introduzione
La celebrazione eucaristica di questa domenica ci presenta alcuni interrogativi che solo attraverso l’ascolto attento della Parola possiamo comprendere per dare la nostra risposta. Dall’incontro con Gesù Eucaristia possiamo trovare ristoro, sentirci amati infinitamente da Lui e sperimentare la potenza della sua misericordia.
Il Signore oggi ci chiama a vivere una fede viva, fatta di opere e di gesti concreti e attende la nostra risposta, il nostro assenso a vivere la missione che ci ha affidato. Il Signore mi ha aperto l’orecchio ed io non ho opposto resistenza.
La celebrazione eucaristica di questa domenica ci presenta alcuni interrogativi che solo attraverso l’ascolto attento della Parola possiamo comprendere per dare la nostra risposta. Dall’incontro con Gesù Eucaristia possiamo trovare ristoro, sentirci amati infinitamente da Lui e sperimentare la potenza della sua misericordia.
Il Signore oggi ci chiama a vivere una fede viva, fatta di opere e di gesti concreti e attende la nostra risposta, il nostro assenso a vivere la missione che ci ha affidato. Il Signore mi ha aperto l’orecchio ed io non ho opposto resistenza.
Liturgia della Parola
LETTURE
Is 50, 5-9;
Sal 114 – Rit. Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi;
Gc 2, 14-18;
Mc 8, 27-35.
La parola di Dio di questa domenica ci invita a riconoscere il Signore, a porre il nostro orecchio e non apporre resistenza. Prepariamoci all’ascolto, sgombriamo il nostro cuore e la nostra mente dai problemi quotidiani.
Il Signore ci parla, rivela il suo amore e la sua tenerezza verso ciascuno di noi. Invochiamolo perché Lui ascolta il nostro grido, ci rende liberi, asciuga le nostre lacrime e ci preserva dalle cadute.
LETTURE
Is 50, 5-9;
Sal 114 – Rit. Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi;
Gc 2, 14-18;
Mc 8, 27-35.
La parola di Dio di questa domenica ci invita a riconoscere il Signore, a porre il nostro orecchio e non apporre resistenza. Prepariamoci all’ascolto, sgombriamo il nostro cuore e la nostra mente dai problemi quotidiani.
Il Signore ci parla, rivela il suo amore e la sua tenerezza verso ciascuno di noi. Invochiamolo perché Lui ascolta il nostro grido, ci rende liberi, asciuga le nostre lacrime e ci preserva dalle cadute.
Traccia di riflessione
Lungo il cammino verso Cesarea di Filippo Gesù parla con i suoi discepoli e chiede cosa la gente dice su di Lui e poi pone la domanda: “ma voi, chi dite che io sia?”. Questa domanda oggi viene rivolta a noi che partecipiamo a questa Eucaristia ed è bello credere che il Signore anche oggi percorra il cammino con noi, nella nostra vita personale e comunitaria, e ci ponga questo interrogativo.
Forse non siamo capaci di rispondere con la prontezza di Pietro ma la domanda va posta continuamente, quando siamo soli, quando camminiamo in mezzo alla gente, quando incontriamo i fratelli che hanno bisogno di un gesto concreto, quando ci sentiamo incompresi, sfiduciati. Soprattutto quando ci ritiriamo nella nostra intimità, nel silenzio della preghiera personale: è in questo momento che il Signore può rivelarci la sua identità.
La risposta che ci viene chiesta non è di un solo momento: deve essere rinnovata con la nostra vita quotidiana. E si completa con la crescita della nostra fede come ci ricorda San Giacomo. Una fede viva e matura, che si apre alle opere, che è attenta ai bisogni della Chiesa, della comunità, dei fratelli più bisognosi. Una fede che ci prepara con Gesù, per Gesù e in Gesù a rinnegare noi stessi, a prendere la nostra croce e seguirlo.
Lungo il cammino verso Cesarea di Filippo Gesù parla con i suoi discepoli e chiede cosa la gente dice su di Lui e poi pone la domanda: “ma voi, chi dite che io sia?”. Questa domanda oggi viene rivolta a noi che partecipiamo a questa Eucaristia ed è bello credere che il Signore anche oggi percorra il cammino con noi, nella nostra vita personale e comunitaria, e ci ponga questo interrogativo.
Forse non siamo capaci di rispondere con la prontezza di Pietro ma la domanda va posta continuamente, quando siamo soli, quando camminiamo in mezzo alla gente, quando incontriamo i fratelli che hanno bisogno di un gesto concreto, quando ci sentiamo incompresi, sfiduciati. Soprattutto quando ci ritiriamo nella nostra intimità, nel silenzio della preghiera personale: è in questo momento che il Signore può rivelarci la sua identità.
La risposta che ci viene chiesta non è di un solo momento: deve essere rinnovata con la nostra vita quotidiana. E si completa con la crescita della nostra fede come ci ricorda San Giacomo. Una fede viva e matura, che si apre alle opere, che è attenta ai bisogni della Chiesa, della comunità, dei fratelli più bisognosi. Una fede che ci prepara con Gesù, per Gesù e in Gesù a rinnegare noi stessi, a prendere la nostra croce e seguirlo.
Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa affinché unita in Cristo, mite re di pace, esprima alla luce del Vangelo la giustizia nuova che egli ha promulgato dalla croce e aiuti il popolo che Dio gli ha affidato verso una fede matura fatta soprattutto di opere, preghiamo.
• Per coloro che si sono allontanati dal cammino di fede affinché, anche attraverso la nostra testimonianza di vita, possano di nuovo incontrare il Signore, preghiamo.
• Per noi qui presenti affinché possiamo accogliere l’invito di Gesù a rinnegare noi stessi, prendere la nostra croce e seguirlo, preghiamo.
• Per la Chiesa affinché unita in Cristo, mite re di pace, esprima alla luce del Vangelo la giustizia nuova che egli ha promulgato dalla croce e aiuti il popolo che Dio gli ha affidato verso una fede matura fatta soprattutto di opere, preghiamo.
• Per coloro che si sono allontanati dal cammino di fede affinché, anche attraverso la nostra testimonianza di vita, possano di nuovo incontrare il Signore, preghiamo.
• Per noi qui presenti affinché possiamo accogliere l’invito di Gesù a rinnegare noi stessi, prendere la nostra croce e seguirlo, preghiamo.
Dialogo eucaristico
Grazie Signore Gesù perché oggi ci rinnovi l’invito a chiederci personalmente “e voi chi dite che io sia?”. Tu ci sproni ad una risposta autentica, a rinnovare la nostra fede, a trovare nuovo vigore per annunciare a tutti il tuo messaggio di amore.
Aiutaci a rispondere con generosità, e se diamo la nostra personale risposta saremo capaci di andare in mezzo alla gente e riproporre la stessa domanda. Aiutaci a non isolarci, a non evitare l’incontro con l’altro, a non respingere l’attività e le opere. Aiutaci a comprendere che la nostra fede ha bisogno delle opere, del servizio, dell’annuncio e che ci santifichiamo nell’esercizio responsabile e generoso della nostra missione. E così sia.
Grazie Signore Gesù perché oggi ci rinnovi l’invito a chiederci personalmente “e voi chi dite che io sia?”. Tu ci sproni ad una risposta autentica, a rinnovare la nostra fede, a trovare nuovo vigore per annunciare a tutti il tuo messaggio di amore.
Aiutaci a rispondere con generosità, e se diamo la nostra personale risposta saremo capaci di andare in mezzo alla gente e riproporre la stessa domanda. Aiutaci a non isolarci, a non evitare l’incontro con l’altro, a non respingere l’attività e le opere. Aiutaci a comprendere che la nostra fede ha bisogno delle opere, del servizio, dell’annuncio e che ci santifichiamo nell’esercizio responsabile e generoso della nostra missione. E così sia.
Idea guida
Seguiamo il Maestro per annunciare a tutti l’amore infinito per ciascuno di noi.
Seguiamo il Maestro per annunciare a tutti l’amore infinito per ciascuno di noi.
Sussidio preparato da Loretta Angelini,
Valeria Angeloro e Maria Francesca Ragusa
Valeria Angeloro e Maria Francesca Ragusa
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