Animazione Liturgia Domenica 28 Aprile 2024

V Domenica dopo Pasqua (B) - I Settimana del Salterio

Idea luce
Gesù è la vite, noi i tralci.

Introduzione
La liturgia di questa V domenica dopo Pasqua ci invita a rimanere in Cristo e a vivere con lui una profonda comunione. Le parole di Gesù: “Io sono la vite voi i tralci” ci aiutano a comprendere l’importanza vitale dell’unione del discepolo con il suo Maestro: così come il tralcio può vivere e fruttificare solo rimanendo attaccato al tronco, allo stesso modo il discepolo, soltanto innestato in Cristo può vivere nel suo amore e produrre i frutti attesi dal Padre. Con fiducia e speranza disponiamo i nostri cuori ad accogliere la grazia, per far sì che nella nostra vita si realizzi la promessa d’amore che la Parola contiene.

Liturgia della Parola
LETTURE:

At 9, 26-31;
Sal 21 – Rit. A te la mia lode, Signore, nella grande assemblea;
1Gv 3, 18-24;
Gv 15, 1-8

L’Apostolo Paolo, convertitosi a Cristo, da persecutore diviene testimone del Risorto. In lui lo Spirito Santo ha operato una trasformazione radicale, un passaggio dall’incredulità alla fede, dal peccato alla grazia. Lo stesso Spirito oggi è donato a ciascuno di noi, per aiutarci a “rimanere in Cristo”, affinché la nostra vita risplenda delle sue stesse opere. Inseriti nel mistero di Cristo, si entra così in una relazione d’amore che si traduce in carità operosa verso i fratelli. Ascoltiamo la Parola.

Traccia di riflessione
La Chiesa primitiva, guidata dallo Spirito, cresce: Gerusalemme, Giudea, Samaria e Galilea sono le tappe di questo sviluppo. Il prossimo balzo in avanti sarà l’apertura del cristianesimo ai pagani (At 10: conversione di Cornelio). Ma questo sviluppo geografico ha un segreto che viene rivelato dal brano del vangelo: “Io sono la vite e voi i tralci”. Ogni sviluppo è animato dall’unica vera fonte della vita: Gesù. Io sono la vite voi i tralci! Senza di me non potete fare nulla! Anzi senza Gesù si può fare tanto male! Ogni cristiano essendo inserito in Cristo (1Cor 12) diventa uno strumento attraverso il quale Gesù opera: “Come il padre ha mandato me …così io mando voi” (Gv 20, 21)! Solo l’azione di Gesù è in grado di trasformare i cuori delle persone. “Amarsi gli uni gli altri” spesso è l’argomento che convince più di tante parole. Gesù ha dimostrato il suo amore donando la sua vita. Ogni apostolo è un canale che trasmette Cristo.

Preghiera dei fedeli
  • Per la Chiesa, vigna del Signore, affinché nella gioia del Risorto possa portare frutti duraturi di comunione, di fraternità e di pace, preghiamo.
  • Per il Papa, i Vescovi, i sacerdoti, affinché fortificati dallo Spirito, possano essere segno dell’amore che salva e guida per le comunità loro affidate, preghiamo.
  • Per i governanti, perché ispirati non dall’interesse personale ma dal comandamento dell’amore, possano compiere scelte per il bene comune e la pace tra i popoli, preghiamo.
  • Per noi qui riuniti, l’amore fraterno sia la legge che regola le nostre relazioni quotidiane e ci spinga a compiere gesti concreti di solidarietà verso i più bisognosi, preghiamo.
Dialogo Eucaristico
Gesù Eucaristia, linfa vitale per la nostra esistenza, ti ringraziamo per la tua presenza in noi e tra noi. Senza di te la nostra vita è sterile e ogni fatica è vana. Grazie perché, se rimaniamo in te, la nostra fede si fortifica e possiamo vivere, offrire e trasformare ogni potatura in strumento di santificazione personale e universale, con la consapevolezza che Tu sei più grande del nostro cuore e conosci ogni cosa.

Idea guida
Rimaniamo in Cristo e siamo suoi testimoni nel quotidiano con gesti di carità.

Animazione liturgica preparata da Don Giovanni Deiana, biblista,
e da Annamaria Garro, Alberto Hermanin, Graziella Manfrè e Mirella Scalia


© 2024 Aggancio – Movimento Pro Sanctitate – Tutti i diritti riservati

I commenti sono chiusi.