Idea luce
Il tempo si è fatto breve.
Il tempo si è fatto breve.
Introduzione
Convertitevi e credete nel Vangelo: sono le prime parole pubbliche del Salvatore. Non si tratta però di una nuova dottrina filosofica, che esorti gli uomini ad una morale più rigorosa e coerente. È l’intero universo che è cambiato dal dato della venuta di Cristo. Si tratta proprio di un fatto rivoluzionario, come ammette anche un grande non credente. È per questa rivoluzione dell’amore che il tempo “è compiuto”, il tempo si è fatto breve: qui e ora.
Convertitevi e credete nel Vangelo: sono le prime parole pubbliche del Salvatore. Non si tratta però di una nuova dottrina filosofica, che esorti gli uomini ad una morale più rigorosa e coerente. È l’intero universo che è cambiato dal dato della venuta di Cristo. Si tratta proprio di un fatto rivoluzionario, come ammette anche un grande non credente. È per questa rivoluzione dell’amore che il tempo “è compiuto”, il tempo si è fatto breve: qui e ora.
Liturgia della Parola
LETTURE:
Gn 3, 1-5. 10;
Sal 24 – Rit. Fammi conoscere, Signore, le tue vie;
1Cor 7, 29-31;
Mc 1, 14-20
Ad ogni uomo Dio rivolge una chiamata più o meno speciale; ciascuno di noi, qualunque sia il suo stato, deve rendere “speciale” la sua chiamata con la risposta generosa al piano di Dio. Ascoltiamo la Parola con cuore docile.
LETTURE:
Gn 3, 1-5. 10;
Sal 24 – Rit. Fammi conoscere, Signore, le tue vie;
1Cor 7, 29-31;
Mc 1, 14-20
Ad ogni uomo Dio rivolge una chiamata più o meno speciale; ciascuno di noi, qualunque sia il suo stato, deve rendere “speciale” la sua chiamata con la risposta generosa al piano di Dio. Ascoltiamo la Parola con cuore docile.
Traccia di riflessione
La prima Lettura ci presenta l’esperienza missionaria di Giona, inviato da Dio a convertire Ninive, la capitale dell’Assiria. Il profeta, dopo aver cercato in tutti i modi di evitare l’ingrato compito, alla fine accetta l’incarico divino, ma, in fondo, è convinto che sarà inutile: gli assiri non si convertiranno e lui assapora il momento in cui Dio punirà quei peccatori! Giona, invece, ha la sorpresa di vedere che la sua predicazione ha successo e tutti gli abitanti di Ninive, ad iniziare dal re, fanno penitenza e si convertono (Gn 3, 5-10)! Perciò Dio risparmia loro la punizione annunciata da Giona. Egli, invece di essere contento dell’esito felice della sua missione, ne resta profondamente deluso: “Ma Giona ne provò grande dispiacere e ne fu sdegnato. Pregò il Signore: “Signore, non era forse questo che dicevo quand’ero nel mio paese? Per questo motivo mi affrettai a fuggire a Tarsis; perché so che tu sei un Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore e che ti ravvedi riguardo al male minacciato” (Gn 4, 1- 2). Il libro di Giona ha molto da insegnare specialmente a coloro che hanno il compito di annunciare il Vangelo. Gli uomini vivono nell’errore perché, spesso, chi dovrebbe annunciare la verità non compie il suo dovere o lo compie in modo sbagliato; in fondo, quello che ci preme è la nostra salvezza. Potremmo avere la sorpresa, invece, di sentirci chiedere da Dio: “dov’è tuo fratello?”. Tutti siamo custodi dei nostri fratelli! La Lettura del Vangelo ci propone l’incipit: il tempo è compiuto, e Gesù chiama i primi discepoli. La prima dichiarazione teologica e il primo appello: il Regno di Dio è vicino. Sarà bene comprendere che tale annuncio si può spiegare solo in una prospettiva escatologica, proprio come la splendida espressione di Paolo “il tempo si è fatto breve”. Non è questione di vicinanza temporale a chissà quali eventi, ma di urgenza della conversione, perché la storia ha assunto, con l’Incarnazione, un significato nuovo.
La prima Lettura ci presenta l’esperienza missionaria di Giona, inviato da Dio a convertire Ninive, la capitale dell’Assiria. Il profeta, dopo aver cercato in tutti i modi di evitare l’ingrato compito, alla fine accetta l’incarico divino, ma, in fondo, è convinto che sarà inutile: gli assiri non si convertiranno e lui assapora il momento in cui Dio punirà quei peccatori! Giona, invece, ha la sorpresa di vedere che la sua predicazione ha successo e tutti gli abitanti di Ninive, ad iniziare dal re, fanno penitenza e si convertono (Gn 3, 5-10)! Perciò Dio risparmia loro la punizione annunciata da Giona. Egli, invece di essere contento dell’esito felice della sua missione, ne resta profondamente deluso: “Ma Giona ne provò grande dispiacere e ne fu sdegnato. Pregò il Signore: “Signore, non era forse questo che dicevo quand’ero nel mio paese? Per questo motivo mi affrettai a fuggire a Tarsis; perché so che tu sei un Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore e che ti ravvedi riguardo al male minacciato” (Gn 4, 1- 2). Il libro di Giona ha molto da insegnare specialmente a coloro che hanno il compito di annunciare il Vangelo. Gli uomini vivono nell’errore perché, spesso, chi dovrebbe annunciare la verità non compie il suo dovere o lo compie in modo sbagliato; in fondo, quello che ci preme è la nostra salvezza. Potremmo avere la sorpresa, invece, di sentirci chiedere da Dio: “dov’è tuo fratello?”. Tutti siamo custodi dei nostri fratelli! La Lettura del Vangelo ci propone l’incipit: il tempo è compiuto, e Gesù chiama i primi discepoli. La prima dichiarazione teologica e il primo appello: il Regno di Dio è vicino. Sarà bene comprendere che tale annuncio si può spiegare solo in una prospettiva escatologica, proprio come la splendida espressione di Paolo “il tempo si è fatto breve”. Non è questione di vicinanza temporale a chissà quali eventi, ma di urgenza della conversione, perché la storia ha assunto, con l’Incarnazione, un significato nuovo.
Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa, perché sappia sempre lasciare dietro di sé le reti e seguire docilmente la chiamata del Signore che è rivolta anche a Ninive e a tutte le pecore smarrite, preghiamo.
• Per il Papa, i Vescovi, i presbiteri e i diaconi, perché sappiano incoraggiare il gregge loro affidato, in parole e in opere, seguendo il disegno di Dio, preghiamo.
• Per le famiglie cristiane, perché le ansie per il futuro e i timori del mondo e della contemporaneità non le trovino chiuse all’annuncio che oggi è il tempo di Dio, preghiamo.
• Per la Chiesa, perché sappia sempre lasciare dietro di sé le reti e seguire docilmente la chiamata del Signore che è rivolta anche a Ninive e a tutte le pecore smarrite, preghiamo.
• Per il Papa, i Vescovi, i presbiteri e i diaconi, perché sappiano incoraggiare il gregge loro affidato, in parole e in opere, seguendo il disegno di Dio, preghiamo.
• Per le famiglie cristiane, perché le ansie per il futuro e i timori del mondo e della contemporaneità non le trovino chiuse all’annuncio che oggi è il tempo di Dio, preghiamo.
Dialogo Eucaristico
Signore della vita, tu ci nutri di te stesso. Guidaci nella tua fedeltà e istruiscici, perché solo Tu puoi farlo. I tuoi stessi profeti recalcitravano, Signore. Ma la forza del tuo amore può sempre farci abbandonare le nostre reti, i nostri impedimenti per condurci ad una vita di servizio al Regno di Dio!
Signore della vita, tu ci nutri di te stesso. Guidaci nella tua fedeltà e istruiscici, perché solo Tu puoi farlo. I tuoi stessi profeti recalcitravano, Signore. Ma la forza del tuo amore può sempre farci abbandonare le nostre reti, i nostri impedimenti per condurci ad una vita di servizio al Regno di Dio!
Idea guida
Combattiamo la nostra stanchezza testimoniando nella vita che il tempo di Dio è ora.
Combattiamo la nostra stanchezza testimoniando nella vita che il tempo di Dio è ora.
Animazione liturgica preparata da Don Giovanni Deiana, biblista,
e da Loretta Angelini, Stefania Castelli, Alberto Hermanin, Claudia Lo Presti
e da Loretta Angelini, Stefania Castelli, Alberto Hermanin, Claudia Lo Presti
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