Dacci oggi il nostro pane quotidiano
Parola di Dio
Dio Benedetto l’uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia.
(Geremia 17, 7)
Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti.
(Mc 6, 41)
Parola del Papa
Il pane che il cristiano chiede nella preghiera non è il “mio” ma è il “nostro” pane. Così vuole Gesù. Ci insegna a chiederlo non solo per sé stessi, ma per l’intera fraternità del mondo. Se non si prega in questo modo, il “Padre nostro” cessa di essere una orazione cristiana. Se Dio è nostro Padre, come possiamo presentarci a Lui senza prenderci per mano? Tutti noi. E se il pane che Lui ci dà ce lo rubiamo tra di noi, come possiamo dirci suoi figli? Questa preghiera contiene un atteggiamento di empatia, un atteggiamento di solidarietà. Nella mia fame sento la fame delle moltitudini, e allora pregherò Dio finché la loro richiesta non sarà esaudita. Così Gesù educa la sua comunità, la sua Chiesa, a portare a Dio le necessità di tutti: “Siamo tutti tuoi figli, o Padre, abbi pietà di noi!”.
(Udienza 27.03.2019)
Parola del Fondatore, Servo di Dio Guglielmo Giaquinta
Gesù prende il pane e dice: “Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue”, e lo dà; pane spezzato perché possa essere mangiato, vino che diventa sangue perché possa essere bevuto. Cristo diventa nostro pane, nostra bevanda. Dovremmo avere il coraggio di diventare pane e bevanda per gli altri, di dare noi stessi agli altri, ma soprattutto di dare Cristo agli altri e quindi essere noi incarnazione di Cristo, mediazione attraverso cui Egli si dona. Ma come fare questo? Chi ci dà la forza? Ecco la preghiera allo Spirito Santo, la promessa dello Spirito Santo: “Vi darò lo Spirito Santo”. E poi si rivolge al Padre e prega per noi, apostoli, vescovi, sacerdoti; prega per tutta la Chiesa, per quanti crederanno attraverso la nostra parola. Ecco quello che Gesù ci ha insegnato; la santità in questo consiste, nell’amarci, nel donarci, nel donare Cristo, nel lasciarci condurre dallo Spirito, nel contatto dolce con il Padre che è nei cieli.
(Omelia 01.12.1987)
Preghiamo con il cuore
Gesù Eucaristia mostrami il tuo volto
rivelami il tuo cuore
svelami il Padre
donami lo Spirito.
***
O Gesù Eucaristia
dolce Figlio di Maria
stai con me lungo la via
perché io t’ami. E così sia.
***
… Ai fratelli, figli tuoi,
or desidero tornare
e con loro a te innalzare
l’inno della santità.
rivelami il tuo cuore
svelami il Padre
donami lo Spirito.
***
O Gesù Eucaristia
dolce Figlio di Maria
stai con me lungo la via
perché io t’ami. E così sia.
***
… Ai fratelli, figli tuoi,
or desidero tornare
e con loro a te innalzare
l’inno della santità.
Servo di Dio G. Giaquinta
Il dono del di più
• Il settimo giorno Dio si riposò e, contemplando le creature nate dal suo amore, vide che erano cosa buona. Chiediamo al Padre, per tutti, il pane del riposo, il tempo e il luogo che permette all’uomo di ritrovare se stesso nella relazione con Dio e con il creato, di rinnovare le forze del corpo e dello spirito per essere, con energia e speranza sempre nuove, capace di dare contributi efficaci di bene al mondo.
• Preghiamo perché la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona aiuti i giovani a mettersi incammino, testimoniando il Vangelo con la propria vita. (Apostolato della Preghiera).
• Chiediamo al Signore il pane per la nostra terra. Solo il Padre sa di cosa hanno veramente bisogno i suoi figli. Davanti a Lui mettiamo le necessità più vere degli uomini e preghiamo perché ci sia la possibilità per ciascuno di mangiare il proprio pane attraverso l’impegno di un lavoro dignitoso che edifica la civiltà della pace, preghiamo perché non sia ignorata o negata la dimensione dello spirito ma ciascuno possa alimentarla con il Pane di Dio e camminare così verso la pienezza della propria umanità.
• Chiediamo l’intercessione* del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta per chi sperimenta profondamente la tenerezza e la misericordia di Dio per gli uomini e non riesce a restare indifferente di fronte alle loro necessità e alle loro sofferenze. La carità che sentono nel cuore diventi come fonte di luce e di bene per quelli che incontrano e che servono e la grazia di Dio dia loro forza e gioia.
• Preghiamo perché la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona aiuti i giovani a mettersi incammino, testimoniando il Vangelo con la propria vita. (Apostolato della Preghiera).
• Chiediamo al Signore il pane per la nostra terra. Solo il Padre sa di cosa hanno veramente bisogno i suoi figli. Davanti a Lui mettiamo le necessità più vere degli uomini e preghiamo perché ci sia la possibilità per ciascuno di mangiare il proprio pane attraverso l’impegno di un lavoro dignitoso che edifica la civiltà della pace, preghiamo perché non sia ignorata o negata la dimensione dello spirito ma ciascuno possa alimentarla con il Pane di Dio e camminare così verso la pienezza della propria umanità.
• Chiediamo l’intercessione* del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta per chi sperimenta profondamente la tenerezza e la misericordia di Dio per gli uomini e non riesce a restare indifferente di fronte alle loro necessità e alle loro sofferenze. La carità che sentono nel cuore diventi come fonte di luce e di bene per quelli che incontrano e che servono e la grazia di Dio dia loro forza e gioia.
Sussidio a cura di Tiziana Davico e Rosetta Di Bella
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