Deserto e speranza: due dimensioni che accompagnano in modo particolare il percorso di formazione-missione proposto quest’anno. Deserto e speranza: un binomio che in ogni domenica del cammino quaresimale, del ciclo anno A che la Chiesa ci propone quest’anno, offre a ciascuna persona e a ciascuna comunità una chiave di lettura di sé e anche una prospettiva pasquale di vita nuova, santificata dalla Passione e Risurrezione di Cristo e dal dono del suo santo Spirito.
Come per i catecumeni anche per noi la Quaresima è iniziazione al mistero di Cristo, incontro graduale e continuo con Lui, conversione di mentalità e di vita verso la piena trasformazione in Cristo Gesù, verso l’edificazione di famiglie e comunità rinnovate, verso un mondo di santi e fratelli.
Nel deserto del cuore e del mondo, fatto di solitudine, fame, sete, cecità, vuoto d’amore, riceviamo in dono il Vangelo, la Parola che crea, purifica, converte, accompagna, dà vita. Sarà proprio il testo evangelico domenicale che prenderemo in considerazione, non tanto in forma esegetica, quanto piuttosto esistenziale e spirituale.
Come per i catecumeni anche per noi la Quaresima è iniziazione al mistero di Cristo, incontro graduale e continuo con Lui, conversione di mentalità e di vita verso la piena trasformazione in Cristo Gesù, verso l’edificazione di famiglie e comunità rinnovate, verso un mondo di santi e fratelli.
Nel deserto del cuore e del mondo, fatto di solitudine, fame, sete, cecità, vuoto d’amore, riceviamo in dono il Vangelo, la Parola che crea, purifica, converte, accompagna, dà vita. Sarà proprio il testo evangelico domenicale che prenderemo in considerazione, non tanto in forma esegetica, quanto piuttosto esistenziale e spirituale.
IL DONO DELL’ACQUA VIVA
O Dio, sorgente della vita, tu offri all’umanità riarsa dalla sete l’acqua viva della grazia che scaturisce dalla roccia; Cristo salvatore; concedi al tuo popolo il dono dello Spirito, perché sappia professare con forza la sua fede, e annunzi con gioia le meraviglie del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo …
Canto al Vangelo Cf Gv 4, 42.15
Signore, tu sei veramente il salvatore del mondo; dammi dell’acqua viva, perché non abbia più sete.
Vangelo Gv 4, 5-42
Sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna
La sete! Una piaga che miete ancora molte vittime. E siamo anche noi autori di questo spreco orribile! E c’è un’altra sete… quella di chi è solo, di chi si prostra alle dipendenze, di chi cede all’illusione di ciò che poi lacera dentro… ci raggiunge Gesù al nostro pozzo e fa la verità. Nessuno è escluso da questo incontro. Ancora una Parola: dammi da bere! Possiamo ancora dare qualcosa a qualcuno, nonostante noi. Apriamo il cuore e riceviamo l’Acqua viva che spegne ogni sete, che zampilla per noi e per gli altri, che mai si estingue.
Ogni giorno incontro Gesù in chi mi chiede qualcosa
Ed io, che sono assetato, mi sono chiesto come mai dovessi, arido e vuoto, donare a te dell’acqua, mentre tu ne sei la fonte unica e vera. Ma nel tuo mistero d’amore mi hai svelato che la tua sete era di me e di altre anime che attraverso me dovevano anch’esse arrivare a quel pozzo e dissetarsi dal bruciore della febbre delle cose terrene. [...] Ma ora, Signore, io ti ho incontrato ed almeno io voglio dissetarmi in te e lasciare che la tua vita penetri totalmente l’anima mia. Né resterò qui ai tuoi piedi, nella dolcezza del bene trovato, ma scomparirò anch’io nel deserto in cerca di anime assetate o moribonde ai margini delle pozzanghere del male.
Guglielmo Giaquinta
Sussidio preparato da Teresa Carboni
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