Idea Luce
Un dono di grazia preparato per noi.
Un dono di grazia preparato per noi.
Introduzione
La domenica è il giorno dell’incontro. Incontro tra persone, incontro della comunità cristiana, incontro del Corpo di Cristo, incontro del Risorto con coloro che Lui stesso ha convocato. Usciamo dalle nostre case, non solo fisiche, per essere Chiesa viva come e dove Lui ci attende. Sintonizziamo il nostro cuore e la nostra mente perché il dono di grazia preparato per noi possa essere accolto in pienezza.
La domenica è il giorno dell’incontro. Incontro tra persone, incontro della comunità cristiana, incontro del Corpo di Cristo, incontro del Risorto con coloro che Lui stesso ha convocato. Usciamo dalle nostre case, non solo fisiche, per essere Chiesa viva come e dove Lui ci attende. Sintonizziamo il nostro cuore e la nostra mente perché il dono di grazia preparato per noi possa essere accolto in pienezza.
Liturgia della Parola
LETTURE:
Sir 35,15-17.20-22;
Sal 33 – Rit. Il povero grida e il Signore lo ascolta;
2Tm 4,6-8.16-18;
Lc 18,9-14
Dalle letture di questa domenica emerge un ritratto molto bello dell’uomo che cammina nella via della santità: è povero ma si affida completamente al Signore, non si stanca di ricorrere a Lui, la sua preghiera attraversa le nubi né si quieta finché non sia arrivata (cfr 1 Lettura); non nutre e conserva rancori ma rimette tutto a Dio giusto giudice che solo può colmare la vita e salvare (crf 2 Lettura); prega con umiltà, si riconosce peccatore e attende solo dal Signore il dono prezioso della Sua grazia (cfr Vangelo). Lasciamoci raggiungere e trasformare da questa Parola.
LETTURE:
Sir 35,15-17.20-22;
Sal 33 – Rit. Il povero grida e il Signore lo ascolta;
2Tm 4,6-8.16-18;
Lc 18,9-14
Dalle letture di questa domenica emerge un ritratto molto bello dell’uomo che cammina nella via della santità: è povero ma si affida completamente al Signore, non si stanca di ricorrere a Lui, la sua preghiera attraversa le nubi né si quieta finché non sia arrivata (cfr 1 Lettura); non nutre e conserva rancori ma rimette tutto a Dio giusto giudice che solo può colmare la vita e salvare (crf 2 Lettura); prega con umiltà, si riconosce peccatore e attende solo dal Signore il dono prezioso della Sua grazia (cfr Vangelo). Lasciamoci raggiungere e trasformare da questa Parola.
Traccia di riflessione
Quando piove, usciamo di casa con l’ombrello o con l’impermeabile per evitare che la pioggia possa importunarci. Proviamo ad immaginare, solo per un momento, se dal cielo anziché piovere acqua piovessero gocce d’oro puro. Tutti quanti saremmo lì magari sì con l’ombrello, ma girato al contrario per poter raccogliere la maggior quantità possibile di gocce. Mi piace pensare ai due uomini che salgono al tempio descritti nel vangelo di oggi come a due persone che sono inondate dalla pioggia della grazia e dell’amore di Dio, ma il modo di percepire la presenza del Signore è totalmente diversa per ciascuno dei due. Il fariseo vede Dio come un padrone, un giudice, un capo al quale bisogna obbedire ciecamente e dal quale ci si aspetta un rimprovero per gli errori e una ricompensa per le cose fatte bene. Il fariseo pregava “tra sé”, dice il Vangelo: non c’è dialogo tra lui e il Signore in quella sorta di monologo auto- incensante prodigo di sterili parole. L’amore di Dio piove su di lui, ma l’impermeabile e l’ombrello costruiti da quest’uomo impediscono alla grazia di raggiungere il cuore e la vita. Contrariamente, il pubblicano si rende conto della sua povertà; il suo parlare è tutto teso a creare le condizioni migliori per accogliere la misericordia di Dio. È come se dicesse al Signore: “Per conto mio sono un disastro; se non sei tu a pensare a me, sono perduto”. Anche noi, oggi, siamo chiamati a partecipare all’assemblea Eucaristica. Rechiamoci all’appuntamento con l’atteggiamento del pubblicano, pronti ad accogliere i doni che il Signore ha preparato per noi..
Quando piove, usciamo di casa con l’ombrello o con l’impermeabile per evitare che la pioggia possa importunarci. Proviamo ad immaginare, solo per un momento, se dal cielo anziché piovere acqua piovessero gocce d’oro puro. Tutti quanti saremmo lì magari sì con l’ombrello, ma girato al contrario per poter raccogliere la maggior quantità possibile di gocce. Mi piace pensare ai due uomini che salgono al tempio descritti nel vangelo di oggi come a due persone che sono inondate dalla pioggia della grazia e dell’amore di Dio, ma il modo di percepire la presenza del Signore è totalmente diversa per ciascuno dei due. Il fariseo vede Dio come un padrone, un giudice, un capo al quale bisogna obbedire ciecamente e dal quale ci si aspetta un rimprovero per gli errori e una ricompensa per le cose fatte bene. Il fariseo pregava “tra sé”, dice il Vangelo: non c’è dialogo tra lui e il Signore in quella sorta di monologo auto- incensante prodigo di sterili parole. L’amore di Dio piove su di lui, ma l’impermeabile e l’ombrello costruiti da quest’uomo impediscono alla grazia di raggiungere il cuore e la vita. Contrariamente, il pubblicano si rende conto della sua povertà; il suo parlare è tutto teso a creare le condizioni migliori per accogliere la misericordia di Dio. È come se dicesse al Signore: “Per conto mio sono un disastro; se non sei tu a pensare a me, sono perduto”. Anche noi, oggi, siamo chiamati a partecipare all’assemblea Eucaristica. Rechiamoci all’appuntamento con l’atteggiamento del pubblicano, pronti ad accogliere i doni che il Signore ha preparato per noi..
Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa e per tutti i suoi ministri, a cui è affidato il modo particolare il compito di farsi strumenti della Parola di Dio e della Sua misericordia verso tutti gli uomini, perché non manchi loro mai il coraggio della umiltà e la forza della testimonianza. Preghiamo.
• Per ogni cristiano che ha scelto di vivere dietro a Cristo e seguirlo ogni giorno della vita, perché coltivi fortemente il legame con il Maestro, la sua preghiera sia umile e costante, il suo sguardo limpido e riconoscente, le sue opere pronte e generose. Preghiamo.
• Per le persone che occupano nella società posti di responsabilità : sappiano per prime riconoscere il bisogno di essere guidate dalla grazia dello Spirito, mettano a servizio della giustizia e della fraternità tutte le loro migliori forze e competenze, a favore soprattutto dei più deboli. Preghiamo.
• Per i missionari perché si conformino sempre di più al Maestro e siano discepoli pronti a spendere la vita per coloro che hanno più bisogno di aiuto e attenzione, preghiamo.
• Per tutti noi e per ogni comunità che oggi si ritrova a celebrare l’Eucaristia, perché questo tempo che ci avvicina alla Giornata della Santificazione Universale ci trovi desiderosi di scoprire sempre di più la bellezza del nostro essere chiamati ad essere santi. Perghiamo
• Per ogni cristiano che ha scelto di vivere dietro a Cristo e seguirlo ogni giorno della vita, perché coltivi fortemente il legame con il Maestro, la sua preghiera sia umile e costante, il suo sguardo limpido e riconoscente, le sue opere pronte e generose. Preghiamo.
• Per le persone che occupano nella società posti di responsabilità : sappiano per prime riconoscere il bisogno di essere guidate dalla grazia dello Spirito, mettano a servizio della giustizia e della fraternità tutte le loro migliori forze e competenze, a favore soprattutto dei più deboli. Preghiamo.
• Per i missionari perché si conformino sempre di più al Maestro e siano discepoli pronti a spendere la vita per coloro che hanno più bisogno di aiuto e attenzione, preghiamo.
• Per tutti noi e per ogni comunità che oggi si ritrova a celebrare l’Eucaristia, perché questo tempo che ci avvicina alla Giornata della Santificazione Universale ci trovi desiderosi di scoprire sempre di più la bellezza del nostro essere chiamati ad essere santi. Perghiamo
Dialogo eucaristico
Signore Gesù, amore che non fa preferenza di persone, che si dona incondizionatamente a chi ha desiderio dell’incontro con Te Maestro, l’Unico che può convertire i cuori. A Te un grazie infinito per la vicinanza, per la forza che doni, per l’accoglienza di noi peccatori. Grazie e insieme, come Chiesa riunita, ripetiamo: Signore abbi pietà di noi: perdona tutte le volte che siamo stati farisei e non abbiamo capito nulla della fede vissuta nel tuo Nome. Amen.
Signore Gesù, amore che non fa preferenza di persone, che si dona incondizionatamente a chi ha desiderio dell’incontro con Te Maestro, l’Unico che può convertire i cuori. A Te un grazie infinito per la vicinanza, per la forza che doni, per l’accoglienza di noi peccatori. Grazie e insieme, come Chiesa riunita, ripetiamo: Signore abbi pietà di noi: perdona tutte le volte che siamo stati farisei e non abbiamo capito nulla della fede vissuta nel tuo Nome. Amen.
Idea guida
Ascoltare la voce del Signore: ci renda capaci di ascoltare la voce di tanti fratelli che implorano amore.
Ascoltare la voce del Signore: ci renda capaci di ascoltare la voce di tanti fratelli che implorano amore.
Animazione liturgica preparata da Mirella Scalia
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