Idea Luce
Unica gioia è stare con il Risorto per vivere di Lui
Unica gioia è stare con il Risorto per vivere di Lui
Introduzione
Partecipare alla Mensa Eucaristica nel giorno del Signore è dono e occasione comunitaria sempre nuova per ricentrare la nostra vita nella relazione profonda con Cristo, tenendo lo sguardo fisso sulla meta della nostra salvezza. La santità si costruisce giorno per giorno a partire da qui, sperimentando che l’unica vera gioia è stare con il Risorto per vivere di Lui. Accostiamoci al banchetto preparato per noi con lo spirito di chi, mendicante, ha la consapevolezza della sua povertà, ma che sa vivere nella certezza di essere amato dal Padre in Gesù.
Partecipare alla Mensa Eucaristica nel giorno del Signore è dono e occasione comunitaria sempre nuova per ricentrare la nostra vita nella relazione profonda con Cristo, tenendo lo sguardo fisso sulla meta della nostra salvezza. La santità si costruisce giorno per giorno a partire da qui, sperimentando che l’unica vera gioia è stare con il Risorto per vivere di Lui. Accostiamoci al banchetto preparato per noi con lo spirito di chi, mendicante, ha la consapevolezza della sua povertà, ma che sa vivere nella certezza di essere amato dal Padre in Gesù.
Liturgia della Parola
LETTURE:
Am 6, 1.4-7;
Sal 145 – Rit. Loda il Signore, anima mia;
1 Tm 6, 11-16;
Lc 16, 19-31
Le letture di questa domenica ci invitano ad una riflessione sulla nostra vita e sul modo di seguire Gesù. Il racconto del ricco e di Lazzaro richiama quanto Amos ci dice nella prima lettura: guai agli spensierati di Sion e a quelli che si considerano sicuri. La vita, il tempo, i beni terreni, non sono un assoluto nelle nostre mani. La seconda lettura, nelle parole che Paolo rivolge a Timoteo, è un messaggio che oggi viene indirizzato personalmente a ciascuno di noi. Ascoltiamo la Parola con l’animo sgombro da ogni preoccupazione e difesa.
LETTURE:
Am 6, 1.4-7;
Sal 145 – Rit. Loda il Signore, anima mia;
1 Tm 6, 11-16;
Lc 16, 19-31
Le letture di questa domenica ci invitano ad una riflessione sulla nostra vita e sul modo di seguire Gesù. Il racconto del ricco e di Lazzaro richiama quanto Amos ci dice nella prima lettura: guai agli spensierati di Sion e a quelli che si considerano sicuri. La vita, il tempo, i beni terreni, non sono un assoluto nelle nostre mani. La seconda lettura, nelle parole che Paolo rivolge a Timoteo, è un messaggio che oggi viene indirizzato personalmente a ciascuno di noi. Ascoltiamo la Parola con l’animo sgombro da ogni preoccupazione e difesa.
Traccia di riflessione
Spesso si sente dire: “Non è mai venuto nessuno dall’aldilà per raccontarci come è e se è tutto vero quello che ci dicono…”. La pagina evangelica di oggi, risponde in modo diretto a questa difficoltà di molti non solo ricordandoci che abbiamo Mosè e i Profeti, ovvero per noi oggi la Bibbia, ma anche ammonendoci sul fatto che noi conosciamo qualcuno che è risuscitato dai morti: Cristo Signore. Possiamo ravvisare nella Parola di Dio di oggi almeno tre insegnamenti. Il primo: abbiamo tutto ciò che serve per poter abbracciare una vita di fede profonda, vera e umanamente sensata. Il secondo: il tempo per la conversione non è infinito; si arriva prima o poi a un punto di non ritorno dove le decisioni prese in merito al nostro rapporto con Dio durante la nostra vita producono conseguenze definitive e immodificabili. Il terzo: se nella vita cadiamo nell’errore di affidarci in modo totale e idolatrico alle ricchezze come unico riferimento, sorgente e fine della nostra esistenza, manchiamo in pieno l’obiettivo della nostra vita: glorificare il Signore in eterno. La Parola di Dio ci mette amorosamente in guardia su quel modo di fare farisaico che anche oggi può attraversare l’animo delle persone e delle comunità. L’atteggiamento del vero credente non è quello di essere “in regola” con le cose di Dio andando a cercare altrove il senso della vita, ma è quello di stare con il Risorto per vivere di lui e con lui nella vera e unica gioia.
Spesso si sente dire: “Non è mai venuto nessuno dall’aldilà per raccontarci come è e se è tutto vero quello che ci dicono…”. La pagina evangelica di oggi, risponde in modo diretto a questa difficoltà di molti non solo ricordandoci che abbiamo Mosè e i Profeti, ovvero per noi oggi la Bibbia, ma anche ammonendoci sul fatto che noi conosciamo qualcuno che è risuscitato dai morti: Cristo Signore. Possiamo ravvisare nella Parola di Dio di oggi almeno tre insegnamenti. Il primo: abbiamo tutto ciò che serve per poter abbracciare una vita di fede profonda, vera e umanamente sensata. Il secondo: il tempo per la conversione non è infinito; si arriva prima o poi a un punto di non ritorno dove le decisioni prese in merito al nostro rapporto con Dio durante la nostra vita producono conseguenze definitive e immodificabili. Il terzo: se nella vita cadiamo nell’errore di affidarci in modo totale e idolatrico alle ricchezze come unico riferimento, sorgente e fine della nostra esistenza, manchiamo in pieno l’obiettivo della nostra vita: glorificare il Signore in eterno. La Parola di Dio ci mette amorosamente in guardia su quel modo di fare farisaico che anche oggi può attraversare l’animo delle persone e delle comunità. L’atteggiamento del vero credente non è quello di essere “in regola” con le cose di Dio andando a cercare altrove il senso della vita, ma è quello di stare con il Risorto per vivere di lui e con lui nella vera e unica gioia.
Preghiera dei fedeli
• Per la Santa Chiesa, affinché sia fedele all’insegnamento del Vangelo e segua con fiducia il cammino tracciato dal Santo Padre, Papa Francesco, sull’accoglienza e sull’integrazione dei migranti e dei rifugiati, che oggi ricordiamo in particolare nella 108^ Giornata del migrante e del rifugiato. Preghiamo.
• Per i nostri governanti, affinché siano liberati dalla litigiosità e dalla discordia e possano lavorare per raggiungere il bene comune. Preghiamo.
• Per ciascuno di noi che partecipiamo a questa Eucarestia, affinché la nostra fede sia carica di amore sincero e si traduca in gesti concreti ogni giorno della nostra vita. Preghiamo.
• Per coloro che soffrono per la malattia, per la povertà, per la solitudine, affinché possano trovare conforto nella comunità attenta e che sappia ascoltare i bisogni di chi tende la mano. Preghiamo.
• Per i nostri governanti, affinché siano liberati dalla litigiosità e dalla discordia e possano lavorare per raggiungere il bene comune. Preghiamo.
• Per ciascuno di noi che partecipiamo a questa Eucarestia, affinché la nostra fede sia carica di amore sincero e si traduca in gesti concreti ogni giorno della nostra vita. Preghiamo.
• Per coloro che soffrono per la malattia, per la povertà, per la solitudine, affinché possano trovare conforto nella comunità attenta e che sappia ascoltare i bisogni di chi tende la mano. Preghiamo.
Dialogo eucaristico
Grazie Signore Gesù perché ancora una volta ci prendi per mano e ci guidi sul giusto sentiero. Tu ami i giusti e proteggi i forestieri e chiedi a noi di essere la tua voce, le tue mani, i tuoi gesti per rivolgerci a chi chiede aiuto.
Non lasciare che ci allontaniamo dalla giustizia, dalla pietà, dalla fede, dalla mitezza per combattere la buona battaglia della fede. L’incontro con Te Risorto in questo Pane eucaristico sia seme vivo di santità, anticipo di eternità, gioia di averti tra noi e portarti ai fratelli E così sia.
Grazie Signore Gesù perché ancora una volta ci prendi per mano e ci guidi sul giusto sentiero. Tu ami i giusti e proteggi i forestieri e chiedi a noi di essere la tua voce, le tue mani, i tuoi gesti per rivolgerci a chi chiede aiuto.
Non lasciare che ci allontaniamo dalla giustizia, dalla pietà, dalla fede, dalla mitezza per combattere la buona battaglia della fede. L’incontro con Te Risorto in questo Pane eucaristico sia seme vivo di santità, anticipo di eternità, gioia di averti tra noi e portarti ai fratelli E così sia.
Idea guida
Siamo chiamati ad una testimonianza coraggiosa dell’amore che Dio ha per ciascuno di noi
Siamo chiamati ad una testimonianza coraggiosa dell’amore che Dio ha per ciascuno di noi
Animazione liturgica preparata da Loretta Angelini
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