Idea Luce
Sperimentiamo la potenza della misericordia di Dio
Sperimentiamo la potenza della misericordia di Dio
Introduzione
È con vivo senso di ringraziamento che oggi vogliamo accostarci al banchetto preparato dal Signore per noi. Lui ci attende al di là delle nostre debolezze e dei nostri errori. Entriamo nella casa del Signore con la gioia di coloro che sperimentano la sua misericordia e partecipano alla felicità del Cielo.
È con vivo senso di ringraziamento che oggi vogliamo accostarci al banchetto preparato dal Signore per noi. Lui ci attende al di là delle nostre debolezze e dei nostri errori. Entriamo nella casa del Signore con la gioia di coloro che sperimentano la sua misericordia e partecipano alla felicità del Cielo.
Liturgia della Parola
LETTURE:
Es 32,7-11.13-14;
Sal 50 – Rit. Ricordati di me, Signore, nel tuo amore;
1Tm 1,12-17;
Lc 15,1-32
La prima lettura ci presenta Mosè che si fa mediatore per il popolo di Israele della infinita misericordia di Dio, perché attraverso l’errore sia ricondotto sulla giusta via.
San Paolo ringrazia il Signore perché riconosce quanta fiducia ha riposto in lui, quanto si sente un “perdonato” per ogni errore della sua vita. Nel Vangelo secondo Luca, Gesù, con le sue parabole chiamate “della misericordia”, rivela a chi lo ascolta una grandezza del cuore di Dio che va oltre ogni nostra capacità di giudizio e aspettativa. Ascoltiamo con gratitudine.
LETTURE:
Es 32,7-11.13-14;
Sal 50 – Rit. Ricordati di me, Signore, nel tuo amore;
1Tm 1,12-17;
Lc 15,1-32
La prima lettura ci presenta Mosè che si fa mediatore per il popolo di Israele della infinita misericordia di Dio, perché attraverso l’errore sia ricondotto sulla giusta via.
San Paolo ringrazia il Signore perché riconosce quanta fiducia ha riposto in lui, quanto si sente un “perdonato” per ogni errore della sua vita. Nel Vangelo secondo Luca, Gesù, con le sue parabole chiamate “della misericordia”, rivela a chi lo ascolta una grandezza del cuore di Dio che va oltre ogni nostra capacità di giudizio e aspettativa. Ascoltiamo con gratitudine.
Traccia di riflessione
La Messa inizia con l’atto penitenziale ed oggi, il motivo per chiedere perdono al Signore dei nostri peccati risuona nella prima lettura: il vitello d’oro, simbolo di idolatria, ci ricorda come è facile dimenticare in fretta la benevolenza di Dio e i suoi tanti doni che fanno brillare la nostra vita, per volgere lo sguardo alle creature più che al Creatore, nella ricerca di una sicurezza e una gioia auto-costruita dall’uomo. Ma l’odierna liturgia della Parola si accende di incomparabile luce offrendoci l’intero capitolo 15 del Vangelo di Luca: le tre parabole della Misericordia. I racconti sono introdotti dalla descrizione di un contesto ben preciso: da un lato ci sono i pubblicani e i peccatori; dall’altro i farisei e gli scribi. Gesù vuol far capire che, al di là delle differenze esteriori, se esiste una certa distanza tra Dio e chi commette peccati, non da meno esiste la stessa distanza, se non addirittura maggiore, tra Dio e coloro che moralmente sono ineccepibili ma che non considerano Dio come un Padre e di conseguenza non considerano gli altri come fratelli. Così, in mezzo a pubblicani e farisei, troviamo Gesù, che con il sacrificio della sua stessa vita offre l’occasione a entrambi di annullare le distanze per far partecipare tutti alla festa che si fa in Cielo per un peccatore che si converte. Chiediamo la grazia al Signore di uscire di chiesa oggi, con la gioia di esclamare con Paolo: “Cristo Gesù ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimità”. Questa sarà la più bella testimonianza di fede che potremo offrire al mondo.
La Messa inizia con l’atto penitenziale ed oggi, il motivo per chiedere perdono al Signore dei nostri peccati risuona nella prima lettura: il vitello d’oro, simbolo di idolatria, ci ricorda come è facile dimenticare in fretta la benevolenza di Dio e i suoi tanti doni che fanno brillare la nostra vita, per volgere lo sguardo alle creature più che al Creatore, nella ricerca di una sicurezza e una gioia auto-costruita dall’uomo. Ma l’odierna liturgia della Parola si accende di incomparabile luce offrendoci l’intero capitolo 15 del Vangelo di Luca: le tre parabole della Misericordia. I racconti sono introdotti dalla descrizione di un contesto ben preciso: da un lato ci sono i pubblicani e i peccatori; dall’altro i farisei e gli scribi. Gesù vuol far capire che, al di là delle differenze esteriori, se esiste una certa distanza tra Dio e chi commette peccati, non da meno esiste la stessa distanza, se non addirittura maggiore, tra Dio e coloro che moralmente sono ineccepibili ma che non considerano Dio come un Padre e di conseguenza non considerano gli altri come fratelli. Così, in mezzo a pubblicani e farisei, troviamo Gesù, che con il sacrificio della sua stessa vita offre l’occasione a entrambi di annullare le distanze per far partecipare tutti alla festa che si fa in Cielo per un peccatore che si converte. Chiediamo la grazia al Signore di uscire di chiesa oggi, con la gioia di esclamare con Paolo: “Cristo Gesù ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimità”. Questa sarà la più bella testimonianza di fede che potremo offrire al mondo.
Preghiera dei fedeli
• Per i pastori della Chiesa, perché annuncino il volto misericordioso del Padre e accolgano con carità e benevolenza quanti attendono una parola di consolazione e di speranza, preghiamo.
• Per quanti disperano del dono della salvezza a causa dei loro peccati: siano raggiunti dallo Spirito di Dio che apre i cuori alla confidenza e alla fiducia, preghiamo.
• Per coloro che respingono la gioia di una vita condotta secondo la legge di Dio: possano convertirsi e sperimentare la gioia di chi compie la volontà di Dio, preghiamo.
• Perché ciascuno di noi ravvivi la propria fede nella bontà misericordiosa di Dio e non tralasci di accostarsi con assiduità al Sacramento della Riconciliazione, preghiamo.
• Per quanti disperano del dono della salvezza a causa dei loro peccati: siano raggiunti dallo Spirito di Dio che apre i cuori alla confidenza e alla fiducia, preghiamo.
• Per coloro che respingono la gioia di una vita condotta secondo la legge di Dio: possano convertirsi e sperimentare la gioia di chi compie la volontà di Dio, preghiamo.
• Perché ciascuno di noi ravvivi la propria fede nella bontà misericordiosa di Dio e non tralasci di accostarsi con assiduità al Sacramento della Riconciliazione, preghiamo.
Dialogo eucaristico
Signore Gesù, grazie perché ci hai fatto conoscere l’amore misericordioso del Padre, un amore che non conosce ostacoli al perdono; ci inviti a cercare sempre questa strada, della ricerca della bontà in qualsiasi situazione siamo caduti o nelle tentazioni alle quali ci sembra impossibile resistere. Dacci la forza di chiedere perdono per tutte le volte che abbiamo perso la speranza di essere sanati dalla tua grazia.
Grazie Gesù perché non sei un giudice, ma Misericordia, sempre e comunque: Tu aspetti che noi ritorniamo a te perché sai che è l’unica via che abbiamo per ritrovare noi stessi e la nostra pace profonda.
Signore Gesù, grazie perché ci hai fatto conoscere l’amore misericordioso del Padre, un amore che non conosce ostacoli al perdono; ci inviti a cercare sempre questa strada, della ricerca della bontà in qualsiasi situazione siamo caduti o nelle tentazioni alle quali ci sembra impossibile resistere. Dacci la forza di chiedere perdono per tutte le volte che abbiamo perso la speranza di essere sanati dalla tua grazia.
Grazie Gesù perché non sei un giudice, ma Misericordia, sempre e comunque: Tu aspetti che noi ritorniamo a te perché sai che è l’unica via che abbiamo per ritrovare noi stessi e la nostra pace profonda.
Signore Gesù, grazie perché ci hai fatto conoscere l’amore misericordioso del Padre, un amore che non conosce ostacoli al perdono; ci inviti a cercare sempre questa strada, della ricerca della bontà in qualsiasi situazione siamo caduti o nelle tentazioni alle quali ci sembra impossibile resistere. Dacci la forza di chiedere perdono per tutte le volte che abbiamo perso la speranza di essere sanati dalla tua grazia.
Grazie Gesù perché non sei un giudice, ma Misericordia, sempre e comunque: Tu aspetti che noi ritorniamo a te perché sai che è l’unica via che abbiamo per ritrovare noi stessi e la nostra pace profonda.
Signore Gesù, grazie perché ci hai fatto conoscere l’amore misericordioso del Padre, un amore che non conosce ostacoli al perdono; ci inviti a cercare sempre questa strada, della ricerca della bontà in qualsiasi situazione siamo caduti o nelle tentazioni alle quali ci sembra impossibile resistere. Dacci la forza di chiedere perdono per tutte le volte che abbiamo perso la speranza di essere sanati dalla tua grazia.
Grazie Gesù perché non sei un giudice, ma Misericordia, sempre e comunque: Tu aspetti che noi ritorniamo a te perché sai che è l’unica via che abbiamo per ritrovare noi stessi e la nostra pace profonda.
Idea guida
Facciamo festa perché il Signore ci ama e ci rende santi con la sua Grazia.
Facciamo festa perché il Signore ci ama e ci rende santi con la sua Grazia.
Animazione liturgica preparata da Valeria Angeloro
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