Animazione Liturgia Domenica 18 Settembre 2022

XXV Domenica del Tempo Ordinario (C) - I Settimana del Salterio - Giornata di sensibilizzazione per il sostentamento del clero

Idea Luce
Fedeli a Dio e al Suo amore, determinati a fare il bene

Introduzione
Il calendario liturgico segna le settimane prevedendo la domenica come primo giorno e il sabato come ultimo. La domenica è il giorno che dà senso e illumina l’intera settimana: è principio e finalità del nostro agire quotidiano. Anche oggi, allora, nutriamo il nostro spirito e l’intera nostra vita con ciò che è la vera ricchezza: Cristo risorto e vivo in mezzo a noi. Accogliamo dalla liturgia di questa domenica l’invito a restare fedeli a Dio e al Suo amore, determinati a fare il bene.

Liturgia della Parola
LETTURE:
Am 8, 4-7;
Sal 112 – Rit. Benedetto il Signore che rialza il povero;
1Tm 2, 1-8;
Lc 16, 1-13
Nella prima lettura, il profeta Amos elenca situazioni in cui spesso usiamo l’ingiustizia, o l’astuzia, per soverchiare i fratelli più indigenti. Il Salmo 112 ci ricorda che il Signore non fa sconti alla nostra ingiustizia: “Il Signore solleva dalla polvere il debole, dall’immondizia rialza il povero, per farlo sedere tra i prìncipi, tra i prìncipi del suo popolo”.
San Paolo nella lettera a Timoteo è chiarissimo e attuale nelle sue esortazioni: “Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio”.
Nel Vangelo di Luca, Gesù ci invita ad usare la nostra intelligenza e scaltrezza, così come spesso facciamo per gli interessi puramente umani, per evangelizzare con coerenza ed efficacia. Facciamoci istruire e coinvolgere da questa Parola.

Traccia di riflessione
La pagina odierna del Vangelo di Luca ci offre un messaggio nel messaggio. Il primo consiste in ciò che viene esplicitamente detto, ovvero un invito alla scaltrezza. Il secondo è ravvisabile nell’audacia del racconto stesso e dei suoi contorni. Per indicarci l’urgenza e il valore della scaltrezza nel declinare nel mondo le cose di Dio, l’evangelista racconta un episodio carico di scorrettezza e immoralità. A insegnarci a vivere è addirittura un amministratore disonesto che con furbizia cerca di volgere a suo favore una situazione che per lui si prospetta tragica e senza speranza. È chiaro che il valore dell’insegnamento non sta nella disonestà, quanto, piuttosto, nella scaltrezza, ovvero quella prontezza di spirito che con fermezza e lucidità affronta una situazione difficile trasformando i disagi in opportunità di salvezza. È come se il Signore dicesse: “Quanto sarebbe bello vedere i cristiani impegnarsi allo stesso modo per il regno dei Cieli!”. Oggi il mondo sta cambiando velocemente; la tecnologia e la cultura offrono possibilità inedite e nuove ogni giorno: i cristiani hanno la prontezza di volgere tutto questo a favore dell’evangelizzazione, della promozione umana, dell’edificazione del Regno di Dio? O dobbiamo constatare che anche ora come ai tempi di Gesù, i figli di questo mondo sono più scaltri dei figli della luce? Non è forse questo che il Signore aspetta da noi, Corpo di Cristo del terzo millennio: annunciare al mondo che il progresso della conoscenza e della tecnica è davvero umano solo se corrisponde al progresso della fede, della speranza e della carità?

Preghiera dei fedeli
• Signore, che ci riunisci attorno a te come fratelli, non far mancare alla tua Chiesa uomini santi e generosi e suscita in essa la voce della profezia e della misericordia, preghiamo.
• Signore che dai la vera pace, guarda i tuoi figli che soffrono e che lottano per un mondo migliore: fa’ che dalla loro offerta rifioriscano la giustizia e l’amore, preghiamo.
• Signore donaci un cuore che sappia discernere la tua volontà e la forza di viverla con serenità, preghiamo.
• Signore, ti chiediamo che il potere sia sempre concepito come servizio e di fronte all’affanno di dover accumulare, ci accompagni sempre la consapevolezza che l’essenziale sei Tu, preghiamo.
• Signore, insegnaci a mettere ambizione e scaltrezza al servizio della misericordia e semplicità di cuore. Preghiamo.

Dialogo eucaristico
A Te Signore Gesù il nostro grazie. Ogni tua parola è luce e balsamo per la nostra vita; dalla Tua Eucaristia, la Tua vita circola in noi. Grazie perché ci chiami a mettere al tuo servizio i doni che ci hai dato dell’intelligenza e della scaltrezza, per volgerli al bene; ogni cosa che ci hai donato è importante e utile per conoscere Te, amarti e farti conoscere e amare.
Grazie Gesù, perché ogni volta che riceviamo il tuo corpo è un tassello di santità che vuoi porre nella nostra vita e possiamo sperimentare la grande realtà del corpo mistico, uniti a Te in comunione con tutti gli uomini, tuoi figli e nostri fratelli! Amen

Idea guida
Con audacia e fermezza affrontiamo la vita, rendiamo sempre gloria al Signore!


Animazione liturgica preparata da Valeria Angeloro

© 2022 Aggancio – Movimento Pro Sanctitate – Tutti i diritti riservati

I commenti sono chiusi.