Idea Luce
Siamo esseri in relazione.
Siamo esseri in relazione.
Introduzione
La solennità dell’Ascensione segna un punto di svolta nella storia della nostra redenzione, nel cammino liturgico e della Chiesa. Sentiamoci convocati con amore oggi alla presenza di Cristo, per essere portati da Lui verso il compimento della nostra esistenza. Viviamo con fede e speranza la celebrazione dell’Eucaristia.
Oggi, nella 56ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, il messaggio che papa Francesco lancia è questo: “Ascoltare con l’orecchio del cuore”.
In una società sempre meno disposta al dialogo, il Papa ci ricorda che dobbiamo riappropriarci della capacità di ascoltare chi abbiamo di fronte, sia nella trama normale dei rapporti quotidiani, sia nei dibattiti sui più importanti argomenti del vivere civile. Dalle pagine bibliche impariamo che l’ascolto non ha solo il significato di una percezione acustica, ma è essenzialmente legato al rapporto dialogico tra Dio e l’umanità. L’ascolto corrisponde allo stile umile di Dio, mentre l’uomo deve cercare di abbandonare la tentazione di fuggire la relazione, di voltare le spalle e “chiudere le orecchie” per non dover ascoltare. Dopo tutto siamo “esseri-in-relazione”. Facciamone motivo di preghiera e offerta in questa Celebrazione.
La solennità dell’Ascensione segna un punto di svolta nella storia della nostra redenzione, nel cammino liturgico e della Chiesa. Sentiamoci convocati con amore oggi alla presenza di Cristo, per essere portati da Lui verso il compimento della nostra esistenza. Viviamo con fede e speranza la celebrazione dell’Eucaristia.
Oggi, nella 56ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, il messaggio che papa Francesco lancia è questo: “Ascoltare con l’orecchio del cuore”.
In una società sempre meno disposta al dialogo, il Papa ci ricorda che dobbiamo riappropriarci della capacità di ascoltare chi abbiamo di fronte, sia nella trama normale dei rapporti quotidiani, sia nei dibattiti sui più importanti argomenti del vivere civile. Dalle pagine bibliche impariamo che l’ascolto non ha solo il significato di una percezione acustica, ma è essenzialmente legato al rapporto dialogico tra Dio e l’umanità. L’ascolto corrisponde allo stile umile di Dio, mentre l’uomo deve cercare di abbandonare la tentazione di fuggire la relazione, di voltare le spalle e “chiudere le orecchie” per non dover ascoltare. Dopo tutto siamo “esseri-in-relazione”. Facciamone motivo di preghiera e offerta in questa Celebrazione.
Liturgia della Parola
LETTURE:
At 1, 1-11;
Sal 46 – Rit. Ascende il Signore tra canti di gioia;
Eb 9, 24-28; 10, 19-23;
Lc 24, 46-53
“Egli si mostrò ad essi vivo, dopo la sua passione”; così ascolteremo dagli Atti degli Apostoli. Gesù risorto rimane ancora tra i suoi per istruirli sul vero significato del Regno di Dio, per far loro comprendere quale missione grande li attende. Con la forza dallo Spirito Santo, saranno testimoni coraggiosi “fino ai confini della terra”. Come conferma la lettera agli Ebrei, la missione che Gesù ha compiuto donando la Sua vita, continuerà nella storia, se “senza vacillare” manteniamo “la professione della nostra speranza nella Risurrezione”. Prima di ascendere al cielo, come ci narra Luca, Gesù compie il gesto bellissimo di benedire i suoi discepoli, per renderli forti nella missione che stanno per iniziare. Ascoltiamo con gratitudine e fede.
LETTURE:
At 1, 1-11;
Sal 46 – Rit. Ascende il Signore tra canti di gioia;
Eb 9, 24-28; 10, 19-23;
Lc 24, 46-53
“Egli si mostrò ad essi vivo, dopo la sua passione”; così ascolteremo dagli Atti degli Apostoli. Gesù risorto rimane ancora tra i suoi per istruirli sul vero significato del Regno di Dio, per far loro comprendere quale missione grande li attende. Con la forza dallo Spirito Santo, saranno testimoni coraggiosi “fino ai confini della terra”. Come conferma la lettera agli Ebrei, la missione che Gesù ha compiuto donando la Sua vita, continuerà nella storia, se “senza vacillare” manteniamo “la professione della nostra speranza nella Risurrezione”. Prima di ascendere al cielo, come ci narra Luca, Gesù compie il gesto bellissimo di benedire i suoi discepoli, per renderli forti nella missione che stanno per iniziare. Ascoltiamo con gratitudine e fede.
Traccia di riflessione
L’Ascensione chiude solo l’esperienza terrena di Dio tra noi, ma continua la più grande storia di amore mai scritta o immaginata. È il ritorno del Figlio al Padre che, in altro modo, assicura la sua presenza, attraverso il dono del Consolatore, lo Spirito Santo. Afferma Papa Francesco: “L’Ascensione non indica l’assenza di Gesù, ma ci dice che Egli è vivo in mezzo a noi in modo nuovo; non è più in un preciso posto del mondo come lo era prima dell’Ascensione; ora è nella signoria di Dio, presente in ogni spazio e tempo, vicino ad ognuno di noi. Nella nostra vita non siamo mai soli: abbiamo questo avvocato che ci attende, che ci difende. Non siamo mai soli”. Adesso sappiamo che la nostra vita non è un’esperienza di poco conto, senza alcuna speranza nel dopo…. al contrario, anche se può essere o apparire un Calvario, ci conduce ad ascendere con Gesù.
Oggi davvero tutti noi, che crediamo, alzando le mani al cielo, indichiamo il Maestro che si eleva su di noi ed è assiso alla destra del Padre, eppure continua a camminare al nostro fianco! Questa è davvero la gioia dell’Ascensione di Gesù al Cielo per noi.
L’Ascensione chiude solo l’esperienza terrena di Dio tra noi, ma continua la più grande storia di amore mai scritta o immaginata. È il ritorno del Figlio al Padre che, in altro modo, assicura la sua presenza, attraverso il dono del Consolatore, lo Spirito Santo. Afferma Papa Francesco: “L’Ascensione non indica l’assenza di Gesù, ma ci dice che Egli è vivo in mezzo a noi in modo nuovo; non è più in un preciso posto del mondo come lo era prima dell’Ascensione; ora è nella signoria di Dio, presente in ogni spazio e tempo, vicino ad ognuno di noi. Nella nostra vita non siamo mai soli: abbiamo questo avvocato che ci attende, che ci difende. Non siamo mai soli”. Adesso sappiamo che la nostra vita non è un’esperienza di poco conto, senza alcuna speranza nel dopo…. al contrario, anche se può essere o apparire un Calvario, ci conduce ad ascendere con Gesù.
Oggi davvero tutti noi, che crediamo, alzando le mani al cielo, indichiamo il Maestro che si eleva su di noi ed è assiso alla destra del Padre, eppure continua a camminare al nostro fianco! Questa è davvero la gioia dell’Ascensione di Gesù al Cielo per noi.
Preghiera dei fedeli
• Perché la Chiesa, chiamata a vivere il periodo di mezzo tra la venuta di Cristo e il Regno definitivo dei cieli, sappia sempre mantenere salde le sue radici e libero il suo sguardo verso il futuro, preghiamo.
• Perché sappiamo riconoscere la realtà di ogni giorno come un dono dall’alto, impariamo a benedire e ringraziare, preghiamo.
• Per i giovani e le famiglie, perché la benedizione e lo sguardo premuroso di Cristo su ciascun uomo e realtà umana, in tutte le relazioni, ci ricordi sempre che siamo amati, protetti e accolti come figli, chiamati a ripetere nel mondo intero il suo messaggio di vita, preghiamo.
• Perché in questa 56ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, chi opera in ogni ambito comunicativo possa accogliere l’invito del Papa a vincere ogni tentazione di individualismo, a rimettere al centro della comunicazione la persona e con essa, le relazioni e la comunità, preghiamo.
• Perché sappiamo riconoscere la realtà di ogni giorno come un dono dall’alto, impariamo a benedire e ringraziare, preghiamo.
• Per i giovani e le famiglie, perché la benedizione e lo sguardo premuroso di Cristo su ciascun uomo e realtà umana, in tutte le relazioni, ci ricordi sempre che siamo amati, protetti e accolti come figli, chiamati a ripetere nel mondo intero il suo messaggio di vita, preghiamo.
• Perché in questa 56ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, chi opera in ogni ambito comunicativo possa accogliere l’invito del Papa a vincere ogni tentazione di individualismo, a rimettere al centro della comunicazione la persona e con essa, le relazioni e la comunità, preghiamo.
Dialogo eucaristico
Gesù, grazie per la tua presenza eucaristica, grazie per essere venuto nel mondo, povero e umile per farci conoscere la verità sulla nostra esistenza e sulla nostra missione nella vita. Con te tutto ha un senso, tutta la nostra esperienza, passata, presente e futura, ha un significato, perché tende a vivere del tuo Amore, dei tuoi doni infiniti, della tua grande misericordia nei nostri confronti. Grazie perché hai promesso di essere sempre con noi, di non lasciarci mai da soli, dal cielo ci guidi e proteggi. E così sia.
Gesù, grazie per la tua presenza eucaristica, grazie per essere venuto nel mondo, povero e umile per farci conoscere la verità sulla nostra esistenza e sulla nostra missione nella vita. Con te tutto ha un senso, tutta la nostra esperienza, passata, presente e futura, ha un significato, perché tende a vivere del tuo Amore, dei tuoi doni infiniti, della tua grande misericordia nei nostri confronti. Grazie perché hai promesso di essere sempre con noi, di non lasciarci mai da soli, dal cielo ci guidi e proteggi. E così sia.
Idea guida
Viviamo con gioia la missione di essere testimoni di amore e di relazioni fraterne.
Viviamo con gioia la missione di essere testimoni di amore e di relazioni fraterne.
Sussidio preparato da Don Roberto Manenti, Loretta Angelini,
Valeria Angeloro e Mirella Scalia
Valeria Angeloro e Mirella Scalia
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