Idea Luce
Un cuore riempito della sua bontà.
Un cuore riempito della sua bontà.
Introduzione
Questa VIII domenica del Tempo Ordinario segna il passaggio alla settimana in cui celebriamo le Sacre Ceneri, momento significativo che ci introduce in uno dei tempi più forti dell’anno liturgico, la Quaresima. In questo cammino ci aiuta e ci accompagna il Cuore Immacolato di Maria della Fiducia, celebrata oggi dal Movimento Pro Sanctitate. L’ascolto della Parola di oggi ci invita a lasciarci riempire il cuore della sua bontà, fare chiarezza nella nostra coscienza, e chiederci se realmente la vita del Signore Gesù segna la nostra vita, se ci radica nella sua libertà.
Questa VIII domenica del Tempo Ordinario segna il passaggio alla settimana in cui celebriamo le Sacre Ceneri, momento significativo che ci introduce in uno dei tempi più forti dell’anno liturgico, la Quaresima. In questo cammino ci aiuta e ci accompagna il Cuore Immacolato di Maria della Fiducia, celebrata oggi dal Movimento Pro Sanctitate. L’ascolto della Parola di oggi ci invita a lasciarci riempire il cuore della sua bontà, fare chiarezza nella nostra coscienza, e chiederci se realmente la vita del Signore Gesù segna la nostra vita, se ci radica nella sua libertà.
Liturgia della Parola
LETTURE:
Sir 27, 5-8;
Sal 91 – Rit. E’ bello rendere grazie al Signore;
1Cor 15, 54-58;
Lc 6, 39-45
La purezza del cuore dell’uomo si riconosce dalle sue parole e dai suoi gesti, ci dice oggi il libro del Siracide. Ma quanto è puro il nostro cuore? Quanto è ricco di misericordia verso i fratelli? E quanto doniamo e siamo luce per loro? Solo se la nostra vita si lascia segnare e guidare dalla potenza di Gesù può giungere a questo traguardo. Mettiamoci allora al riparo dell’Altissimo, come ci suggerisce il Salmo, e rimaniamo saldi e irremovibili nel Signore, perché solo in Lui possiamo trovare la forza e il senso delle nostre umane fatiche.
LETTURE:
Sir 27, 5-8;
Sal 91 – Rit. E’ bello rendere grazie al Signore;
1Cor 15, 54-58;
Lc 6, 39-45
La purezza del cuore dell’uomo si riconosce dalle sue parole e dai suoi gesti, ci dice oggi il libro del Siracide. Ma quanto è puro il nostro cuore? Quanto è ricco di misericordia verso i fratelli? E quanto doniamo e siamo luce per loro? Solo se la nostra vita si lascia segnare e guidare dalla potenza di Gesù può giungere a questo traguardo. Mettiamoci allora al riparo dell’Altissimo, come ci suggerisce il Salmo, e rimaniamo saldi e irremovibili nel Signore, perché solo in Lui possiamo trovare la forza e il senso delle nostre umane fatiche.
Traccia di riflessione
Qual è il vero culto gradito a Dio? «La preghiera è preziosa se alimenta una donazione quotidiana d’amore. Il modo migliore per discernere se il nostro cammino di preghiera è autentico sarà osservare in che misura la nostra vita si va trasformando alla luce della Misericordia». Così si esprime Papa Francesco in Gaudete et exultate (cfr. nn104 e 105). Possiamo considerare queste affermazioni del Papa come una sorta di attualizzazione del messaggio del Vangelo di oggi. Luca conclude “il discorso della pianura” con tre paragoni molto diversi tra loro, detti che potremmo ritrovare simili nella saggezza popolare del tempo, tra gli scritti rabbinici o nell’Antico Testamento come testimoniato nella prima lettura, ma che acquistano uno spessore e un significato per la nostra vita completamente nuovo, se li pensiamo usciti dalla bocca di Gesù. Solo se la vita del Signore abita in noi possiamo essere guidati dalla sua luce per non essere guide cieche, possiamo cogliere le nostre fragilità per portare il peso di quelle altrui, possiamo fare opere buone perché scaturite da un cuore riempito della sua bontà. Spetta a ciascuno la decisione di lasciare entrare il dono dello Spirito dentro di noi e di lasciarlo agire nella profondità del nostro essere, quegli angoli del nostro cuore dove non lasciamo entrare nessuno e quasi fatichiamo ad entrare noi stessi. Per questo, accogliamo l’incoraggiamento di S. Paolo che ci esorta dicendo: «rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore».
Qual è il vero culto gradito a Dio? «La preghiera è preziosa se alimenta una donazione quotidiana d’amore. Il modo migliore per discernere se il nostro cammino di preghiera è autentico sarà osservare in che misura la nostra vita si va trasformando alla luce della Misericordia». Così si esprime Papa Francesco in Gaudete et exultate (cfr. nn104 e 105). Possiamo considerare queste affermazioni del Papa come una sorta di attualizzazione del messaggio del Vangelo di oggi. Luca conclude “il discorso della pianura” con tre paragoni molto diversi tra loro, detti che potremmo ritrovare simili nella saggezza popolare del tempo, tra gli scritti rabbinici o nell’Antico Testamento come testimoniato nella prima lettura, ma che acquistano uno spessore e un significato per la nostra vita completamente nuovo, se li pensiamo usciti dalla bocca di Gesù. Solo se la vita del Signore abita in noi possiamo essere guidati dalla sua luce per non essere guide cieche, possiamo cogliere le nostre fragilità per portare il peso di quelle altrui, possiamo fare opere buone perché scaturite da un cuore riempito della sua bontà. Spetta a ciascuno la decisione di lasciare entrare il dono dello Spirito dentro di noi e di lasciarlo agire nella profondità del nostro essere, quegli angoli del nostro cuore dove non lasciamo entrare nessuno e quasi fatichiamo ad entrare noi stessi. Per questo, accogliamo l’incoraggiamento di S. Paolo che ci esorta dicendo: «rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore».
Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa, dono e grazia di Dio, perché rimanendo salda e irremovibile nell’insegnamento del Maestro, possa essere guida e vera testimonianza dell’amore misericordioso del Padre, preghiamo.
• Per i missionari e per quanti hanno sperimentato l’amore, la potenza e la fedeltà di Cristo, perché possano donare, in piena consapevolezza, quanto per grazia hanno ricevuto, preghiamo.
• Per chi è sfiduciato, per chi ha bisogno di sostegno e coraggio, trovi nel Cuore della Madonna la fiducia necessaria alla vita e sperimenti una piena e filiale confidenza in lei, preghiamo.
• Per noi qui riuniti, perché la Parola appena ascoltata sia luce che illumina la nostra mente, forza che accompagna il nostro agire, consolazione che scalda il nostro cuore, preghiamo.
• Per i missionari e per quanti hanno sperimentato l’amore, la potenza e la fedeltà di Cristo, perché possano donare, in piena consapevolezza, quanto per grazia hanno ricevuto, preghiamo.
• Per chi è sfiduciato, per chi ha bisogno di sostegno e coraggio, trovi nel Cuore della Madonna la fiducia necessaria alla vita e sperimenti una piena e filiale confidenza in lei, preghiamo.
• Per noi qui riuniti, perché la Parola appena ascoltata sia luce che illumina la nostra mente, forza che accompagna il nostro agire, consolazione che scalda il nostro cuore, preghiamo.
Dialogo eucaristico
Gesù Eucaristia, ti ringraziamo, perché il desiderio di donarti a noi non si spegne mai in Te. Signore, ci chiedi di avere sempre più fiducia nel tuo amore, affinché Tu possa donarci un cuore puro, disponibile, capace di fare entrare e donare la tua luce. Sostienici nel nostro cammino, abbatti le nostre insicurezze e le nostre paure: desideriamo accogliere il tuo invito, ed essere strumenti della tua infinita misericordia. Amen.
Gesù Eucaristia, ti ringraziamo, perché il desiderio di donarti a noi non si spegne mai in Te. Signore, ci chiedi di avere sempre più fiducia nel tuo amore, affinché Tu possa donarci un cuore puro, disponibile, capace di fare entrare e donare la tua luce. Sostienici nel nostro cammino, abbatti le nostre insicurezze e le nostre paure: desideriamo accogliere il tuo invito, ed essere strumenti della tua infinita misericordia. Amen.
Idea guida
Siamo segno di misericordia e luce vera per i fratelli.
Siamo segno di misericordia e luce vera per i fratelli.
Sussidio preparato da Don Roberto Manenti, Loretta Angelini,
Valeria Angeloro, Rita Fichera ed Alberto Hermanin
Valeria Angeloro, Rita Fichera ed Alberto Hermanin
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