Idea Luce
Lo stile di vita dell’inno all’amore di Paolo è per noi guida alla santità.
Lo stile di vita dell’inno all’amore di Paolo è per noi guida alla santità.
Introduzione
In questa domenica la liturgia ci pone di fronte alla necessità di riscoprire la fonte e la forza della missione che Gesù ci ha affidato: testimoniare il Vangelo andando oltre le difficoltà e le ostilità del mondo. Preghiamo in comunione con tutta la Chiesa e viviamo come un inno di amore questa Eucaristia.
In questa domenica la liturgia ci pone di fronte alla necessità di riscoprire la fonte e la forza della missione che Gesù ci ha affidato: testimoniare il Vangelo andando oltre le difficoltà e le ostilità del mondo. Preghiamo in comunione con tutta la Chiesa e viviamo come un inno di amore questa Eucaristia.
Liturgia della Parola
LETTURE:
Ger 1, 4-5. 17-19;
Sal 70 – Rit. La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza;
1Cor 12, 31-13, 13;
Lc 4, 21-30
La liturgia di oggi ci pone di fronte a due episodi: quello della vocazione di Geremia che parla al suo popolo infedele e quella di Gesù che fin dall’inizio della sua predicazione viene rifiutato, sente l’ostilità dei suoi e la solitudine. Entrambi hanno con loro lo Spirito del Padre. Nel salmo responsoriale con il ritornello “la mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza” con il salmista ringraziamo il Signore che mai può deluderci nella sua giustizia. E san Paolo, nella prima lettera ai Corinti, ci convince con le sue intense parole che la carità è il cuore del Cristianesimo, il più grande dei doni spirituali, perché è il solo che resterà nella vita presso Dio.
LETTURE:
Ger 1, 4-5. 17-19;
Sal 70 – Rit. La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza;
1Cor 12, 31-13, 13;
Lc 4, 21-30
La liturgia di oggi ci pone di fronte a due episodi: quello della vocazione di Geremia che parla al suo popolo infedele e quella di Gesù che fin dall’inizio della sua predicazione viene rifiutato, sente l’ostilità dei suoi e la solitudine. Entrambi hanno con loro lo Spirito del Padre. Nel salmo responsoriale con il ritornello “la mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza” con il salmista ringraziamo il Signore che mai può deluderci nella sua giustizia. E san Paolo, nella prima lettera ai Corinti, ci convince con le sue intense parole che la carità è il cuore del Cristianesimo, il più grande dei doni spirituali, perché è il solo che resterà nella vita presso Dio.
Traccia di riflessione
La liturgia della Parola di oggi ci pone di fronte ad una realtà drammatica ma allo stesso tempo sublime. Da un lato troviamo descritta, nella prima lettura, la difficile prospettiva manifestata al profeta Geremia: egli è incaricato dal Signore per un’opera grande, ma dovrà combattere contro la durezza di cuore del popolo e dei suoi capi e dovrà affrontare tribolazioni e paure. Analogamente, nel Vangelo, vediamo Gesù che, dopo aver registrato una testimonianza di meraviglia nella sinagoga di Nazareth, incassa il rifiuto dei suoi concittadini che meditano addirittura di metterlo a morte. Dall’altro lato, però, ci viene donato oggi nella seconda lettura, quello che è noto come inno alla carità di san Paolo. Qui troviamo il fondamento della speranza e della gioia cristiana. Solo se si è mossi e fondati nell’amore, quello vero, testimoniato e reso possibile dal dono totale di sé di Cristo, diventa possibile, sensata e fruttuosa la testimonianza della fede vissuta nella carità. Partecipare all’Eucaristia domenicale diventa, per la comunità cristiana, il momento forte di incontro con l’amore del Risorto che ci riempie di quella forza necessaria per andare nei luoghi della vita quotidiana dove poter riversare “a fondo perduto” la gioia della vita bella del Vangelo che, al di là della semplice filantropia, accende la nostalgia di infinito nelle nostre case, sul posto di lavoro, nella relazione con gli altri, nell’attenzione agli ultimi e ai bisognosi.
La liturgia della Parola di oggi ci pone di fronte ad una realtà drammatica ma allo stesso tempo sublime. Da un lato troviamo descritta, nella prima lettura, la difficile prospettiva manifestata al profeta Geremia: egli è incaricato dal Signore per un’opera grande, ma dovrà combattere contro la durezza di cuore del popolo e dei suoi capi e dovrà affrontare tribolazioni e paure. Analogamente, nel Vangelo, vediamo Gesù che, dopo aver registrato una testimonianza di meraviglia nella sinagoga di Nazareth, incassa il rifiuto dei suoi concittadini che meditano addirittura di metterlo a morte. Dall’altro lato, però, ci viene donato oggi nella seconda lettura, quello che è noto come inno alla carità di san Paolo. Qui troviamo il fondamento della speranza e della gioia cristiana. Solo se si è mossi e fondati nell’amore, quello vero, testimoniato e reso possibile dal dono totale di sé di Cristo, diventa possibile, sensata e fruttuosa la testimonianza della fede vissuta nella carità. Partecipare all’Eucaristia domenicale diventa, per la comunità cristiana, il momento forte di incontro con l’amore del Risorto che ci riempie di quella forza necessaria per andare nei luoghi della vita quotidiana dove poter riversare “a fondo perduto” la gioia della vita bella del Vangelo che, al di là della semplice filantropia, accende la nostalgia di infinito nelle nostre case, sul posto di lavoro, nella relazione con gli altri, nell’attenzione agli ultimi e ai bisognosi.
Preghiera dei fedeli
• Per tutta la Chiesa, sposa amata di Gesù, e in essa per tutti i pastori, il Papa, i vescovi, i presbiteri e i diaconi, perché siano testimoni e maestri di vita, capaci di comunicare il Vangelo con la forza travolgente della carità, preghiamo.
• Per le famiglie, perché possano sempre sperimentare l’aiuto reciproco, e per coloro che consacrano la vita nel sacerdozio e nella vita consacrata, perché siano segno dell’amore totale a Cristo, preghiamo.
• Per i bambini, i ragazzi, i giovani delle nostre comunità, perché si sentano amati fin dal grembo materno e crescano nel desiderio di fare della propria vita un dono, preghiamo.
• Per i malati di lebbra e per tutte le malattie che causano allontanamento tra le persone: perché la lotta contro il male superi i pregiudizi e le nostre paure, preghiamo
• Per le famiglie, perché possano sempre sperimentare l’aiuto reciproco, e per coloro che consacrano la vita nel sacerdozio e nella vita consacrata, perché siano segno dell’amore totale a Cristo, preghiamo.
• Per i bambini, i ragazzi, i giovani delle nostre comunità, perché si sentano amati fin dal grembo materno e crescano nel desiderio di fare della propria vita un dono, preghiamo.
• Per i malati di lebbra e per tutte le malattie che causano allontanamento tra le persone: perché la lotta contro il male superi i pregiudizi e le nostre paure, preghiamo
Dialogo eucaristico
Gesù, grazie per la tua presenza che ci accompagna sempre, per il dono, in ogni tempo e anche oggi, di profeti del tuo amore; grazie per ogni testimone di santità che percorre la storia, per i santi della porta accanto, per i mirabili segni della tua grazia che sono disseminati attorno a noi. Donaci occhi per accorgercene e cuore grande per donarti il nostro tutto. Lo impariamo da te, da tanti tuoi amici che ci dimostrano che è vera e autentica la tua chiamata alla santità per tutti ed in ogni situazione di vita.
Grazie Gesù per chi ci incoraggia nella Chiesa, come papa Francesco, come Guglielmo Giaquinta, apostolo di santità, a continuare la tua missione, senza paura, sempre innamorati del tuo Vangelo. Amen.
Gesù, grazie per la tua presenza che ci accompagna sempre, per il dono, in ogni tempo e anche oggi, di profeti del tuo amore; grazie per ogni testimone di santità che percorre la storia, per i santi della porta accanto, per i mirabili segni della tua grazia che sono disseminati attorno a noi. Donaci occhi per accorgercene e cuore grande per donarti il nostro tutto. Lo impariamo da te, da tanti tuoi amici che ci dimostrano che è vera e autentica la tua chiamata alla santità per tutti ed in ogni situazione di vita.
Grazie Gesù per chi ci incoraggia nella Chiesa, come papa Francesco, come Guglielmo Giaquinta, apostolo di santità, a continuare la tua missione, senza paura, sempre innamorati del tuo Vangelo. Amen.
Idea guida
Restiamo forti e fermi in uno stile di vita fondato sulla carità.
Restiamo forti e fermi in uno stile di vita fondato sulla carità.
Sussidio preparato da Don Roberto Manenti, Loretta Angelini
ed Alberto Hermanin
ed Alberto Hermanin
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