Idea Luce
Gioia e grazie al Signore nato per noi.
Gioia e grazie al Signore nato per noi.
Introduzione
Il Signore è nato per noi. Perché gli auguri che ci scambiamo oggi siano davvero per un Natale autenticamente buono, disponiamo il cuore a lasciarci attrarre dal dono che ci viene fatto. La liturgia di oggi è un’azione di grazie al Signore che ci convoca nella gioia per celebrare la nascita del Redentore e che ci invita a testimoniare nella vita la salvezza, per dire al mondo la bellezza di percorrere la strada che conduce alla gloria del cielo, alla santità dei piccoli.
Il Signore è nato per noi. Perché gli auguri che ci scambiamo oggi siano davvero per un Natale autenticamente buono, disponiamo il cuore a lasciarci attrarre dal dono che ci viene fatto. La liturgia di oggi è un’azione di grazie al Signore che ci convoca nella gioia per celebrare la nascita del Redentore e che ci invita a testimoniare nella vita la salvezza, per dire al mondo la bellezza di percorrere la strada che conduce alla gloria del cielo, alla santità dei piccoli.
Liturgia della Parola
LETTURE:
Is 9, 1-6;
Sal 95 – Rit. Oggi è nato per noi il Salvatore;
Tt 2, 11-14;
Lc 2, 1-14
Dalle letture di questa solennità cogliamo l’invito a gioire nel profondo ed esprimere con voce di canto e animo universale la pienezza di un dono di vita: “ci è stato dato un figlio”, “vi è nato un Salvatore”, “è apparsa la grazia di Dio apportatrice di salvezza per tutti gli uomini”. Tutto avviene nella più assoluta semplicità e piccolezza. La Parola che ascolteremo ci faccia respirare infinito e ci narri ancora la straordinaria umile potenza dell’amore di Dio per il mondo.
In questa Celebrazione può essere più curato il segno dello scambio della pace, preceduto dal richiamo all’annuncio di pace ascoltato nel Vangelo o accompagnato da una frase di augurio ripresa dalla Parola o da papa Francesco (es: In questo giorno di gioia siamo tutti chiamati a contemplare il Bambino Gesù, che ridona la speranza a ogni uomo sulla faccia della terra. Con la sua grazia, diamo voce e diamo corpo a questa speranza, testimoniando la solidarietà e la pace. Buon Natale a tutti!).
LETTURE:
Is 9, 1-6;
Sal 95 – Rit. Oggi è nato per noi il Salvatore;
Tt 2, 11-14;
Lc 2, 1-14
Dalle letture di questa solennità cogliamo l’invito a gioire nel profondo ed esprimere con voce di canto e animo universale la pienezza di un dono di vita: “ci è stato dato un figlio”, “vi è nato un Salvatore”, “è apparsa la grazia di Dio apportatrice di salvezza per tutti gli uomini”. Tutto avviene nella più assoluta semplicità e piccolezza. La Parola che ascolteremo ci faccia respirare infinito e ci narri ancora la straordinaria umile potenza dell’amore di Dio per il mondo.
In questa Celebrazione può essere più curato il segno dello scambio della pace, preceduto dal richiamo all’annuncio di pace ascoltato nel Vangelo o accompagnato da una frase di augurio ripresa dalla Parola o da papa Francesco (es: In questo giorno di gioia siamo tutti chiamati a contemplare il Bambino Gesù, che ridona la speranza a ogni uomo sulla faccia della terra. Con la sua grazia, diamo voce e diamo corpo a questa speranza, testimoniando la solidarietà e la pace. Buon Natale a tutti!).
Traccia di riflessione
“Il nostro Salvatore, carissimi, oggi è nato: rallegriamoci! Non c’è spazio per la tristezza nel giorno in cui nasce la vita, una vita che distrugge la paura della morte e dona la gioia delle promesse eterne. Nessuno è escluso da questa felicità: la causa della gioia è comune a tutti perché il nostro Signore, vincitore del peccato e della morte, non avendo trovato nessuno libero dalla colpa, è venuto per la liberazione di tutti. Esulti il santo, perché si avvicina al premio; gioisca il peccatore, perché gli è offerto il perdono; riprenda coraggio il pagano, perché è chiamato alla vita”. Così si esprimeva San Leone Magno, papa, in uno dei suoi “discorsi sul Natale”, riportato nella Liturgia delle Ore di oggi. Un discorso che apre il cuore alla gioia ma che si conclude anche con un monito: “Ricorda che il prezzo pagato per il tuo riscatto è il sangue di Cristo”. Non possiamo, dunque, celebrare il Natale senza avere sullo sfondo l’immagine della Croce. Gesù bambino viene posto nella mangiatoia perché “non c’era posto per loro nell’albergo”. Forse non c’era posto proprio perché l’albergo non è il loro posto! Viviamo, dunque, la gioia autentica del Natale senza ammiccare troppo al clima fatto di luci, poesie e feste esteriori, sempre più preoccupate di essere “politicamente corrette”, e che rischiano di far diventare il nostro cuore un albergo dove gli addobbi tolgono il posto all’ospite atteso. Facciamoci poveri per lasciarci arricchire dal bambino nato per noi.
“Il nostro Salvatore, carissimi, oggi è nato: rallegriamoci! Non c’è spazio per la tristezza nel giorno in cui nasce la vita, una vita che distrugge la paura della morte e dona la gioia delle promesse eterne. Nessuno è escluso da questa felicità: la causa della gioia è comune a tutti perché il nostro Signore, vincitore del peccato e della morte, non avendo trovato nessuno libero dalla colpa, è venuto per la liberazione di tutti. Esulti il santo, perché si avvicina al premio; gioisca il peccatore, perché gli è offerto il perdono; riprenda coraggio il pagano, perché è chiamato alla vita”. Così si esprimeva San Leone Magno, papa, in uno dei suoi “discorsi sul Natale”, riportato nella Liturgia delle Ore di oggi. Un discorso che apre il cuore alla gioia ma che si conclude anche con un monito: “Ricorda che il prezzo pagato per il tuo riscatto è il sangue di Cristo”. Non possiamo, dunque, celebrare il Natale senza avere sullo sfondo l’immagine della Croce. Gesù bambino viene posto nella mangiatoia perché “non c’era posto per loro nell’albergo”. Forse non c’era posto proprio perché l’albergo non è il loro posto! Viviamo, dunque, la gioia autentica del Natale senza ammiccare troppo al clima fatto di luci, poesie e feste esteriori, sempre più preoccupate di essere “politicamente corrette”, e che rischiano di far diventare il nostro cuore un albergo dove gli addobbi tolgono il posto all’ospite atteso. Facciamoci poveri per lasciarci arricchire dal bambino nato per noi.
Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa, in ogni parte del mondo, perché sia capace di trasmettere la gioia che la Nascita di Gesù porta agli uomini, e si faccia per tutti via attraente e percorribile di incontro con l’amore di Dio, attraverso la sua conformità alla semplicità e povertà di Cristo, preghiamo.
• Perché l’annuncio della pace e della gioia del Natale raggiunga tutti gli uomini di buona volontà, che ogni giorno lavorano, con discrezione e pazienza, in famiglia e nella società, per costruire un mondo più umano e più giusto, sostenuti dalla convinzione che solo con la pace c’è la possibilità di un futuro più prospero per tutti, preghiamo.
• Per tutti noi che partecipiamo a questa Eucaristia, e per ogni cristiano che celebra il Natale, perché sappiamo riconoscere e accogliere Dio che ci viene incontro in ogni situazione di povertà dei fratelli, facendoci carico di chi è più indifeso e scartato, di chi è vittima di indifferenza e discriminazione, con il dono di una sincera ospitalità, preghiamo.
• Perché l’annuncio della pace e della gioia del Natale raggiunga tutti gli uomini di buona volontà, che ogni giorno lavorano, con discrezione e pazienza, in famiglia e nella società, per costruire un mondo più umano e più giusto, sostenuti dalla convinzione che solo con la pace c’è la possibilità di un futuro più prospero per tutti, preghiamo.
• Per tutti noi che partecipiamo a questa Eucaristia, e per ogni cristiano che celebra il Natale, perché sappiamo riconoscere e accogliere Dio che ci viene incontro in ogni situazione di povertà dei fratelli, facendoci carico di chi è più indifeso e scartato, di chi è vittima di indifferenza e discriminazione, con il dono di una sincera ospitalità, preghiamo.
Dialogo eucaristico
Gesù, Figlio del Padre, Bambino Divino, Dio con noi, lode a Te che hai squarciato i cieli per abitare la nostra piccola terra. Tu vieni nell’umiltà della carne umana e del Pane, spezzato e donato; con Te tra noi è possibile rinascere, con Te in noi è possibile intonare il canto della gioia e della speranza, oltre ogni limite, peso, morte e peccato. Tu sei qui nel mistero insondabile e imprevedibile della Tua incarnazione, Tu sei qui per aprirci la strada del Cielo e insegnarci la via dei piccoli passi possibili della santità. A Te che scegli la debolezza, il nascondimento e la povertà per santificare il mondo, a Te il nostro grazie senza fine. Amen.
Gesù, Figlio del Padre, Bambino Divino, Dio con noi, lode a Te che hai squarciato i cieli per abitare la nostra piccola terra. Tu vieni nell’umiltà della carne umana e del Pane, spezzato e donato; con Te tra noi è possibile rinascere, con Te in noi è possibile intonare il canto della gioia e della speranza, oltre ogni limite, peso, morte e peccato. Tu sei qui nel mistero insondabile e imprevedibile della Tua incarnazione, Tu sei qui per aprirci la strada del Cielo e insegnarci la via dei piccoli passi possibili della santità. A Te che scegli la debolezza, il nascondimento e la povertà per santificare il mondo, a Te il nostro grazie senza fine. Amen.
Idea guida
Viviamo la gioia autentica del Natale, la gioia dei piccoli, e doniamola a tutti.
Viviamo la gioia autentica del Natale, la gioia dei piccoli, e doniamola a tutti.
Sussidio preparato da Don Roberto Manenti e da Valeria Angeloro,
Teresa Carboni, Stefania Castelli, Maria Francesca Ragusa e Mirella Scalia
Teresa Carboni, Stefania Castelli, Maria Francesca Ragusa e Mirella Scalia
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