Idea Luce
Voi mi invocherete e io vi esaudirò.
Voi mi invocherete e io vi esaudirò.
Introduzione
Oggi si celebra la Giornata Mondiale dei Poveri istituita al termine del Giubileo della Misericordia da Papa Francesco. Il tema scelto per questo anno “I poveri li avete sempre con voi” ci invita a riconoscere i poveri che vivono in mezzo a noi, che fanno parte della nostra quotidianità ed a riconoscere in essi Gesù Cristo, un Gesù magari scomodo ma inequivocabilmente nostro fratello. L’antifona d’ingresso ci predispone a questo ascolto: Voi mi invocherete e io vi esaudirò.
Oggi si celebra la Giornata Mondiale dei Poveri istituita al termine del Giubileo della Misericordia da Papa Francesco. Il tema scelto per questo anno “I poveri li avete sempre con voi” ci invita a riconoscere i poveri che vivono in mezzo a noi, che fanno parte della nostra quotidianità ed a riconoscere in essi Gesù Cristo, un Gesù magari scomodo ma inequivocabilmente nostro fratello. L’antifona d’ingresso ci predispone a questo ascolto: Voi mi invocherete e io vi esaudirò.
Liturgia della Parola
LETTURE:
Dn 12, 1-3;
Sal 15 – Rit. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.;
Eb 10.11-14. 18;
Mc 13, 24-32.
La liturgia della Parola di oggi ci indica la via per desiderare nella nostra vita le cose che non finiscono e che rappresentano la meta di tutta la nostra esistenza. Ci vengono richiamate le virtù della fede, della speranza, della carità; incarnate nel nostro quotidiano devono diventare sempre più uno stile di vita di noi che aspiriamo alla patria celeste.
LETTURE:
Dn 12, 1-3;
Sal 15 – Rit. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.;
Eb 10.11-14. 18;
Mc 13, 24-32.
La liturgia della Parola di oggi ci indica la via per desiderare nella nostra vita le cose che non finiscono e che rappresentano la meta di tutta la nostra esistenza. Ci vengono richiamate le virtù della fede, della speranza, della carità; incarnate nel nostro quotidiano devono diventare sempre più uno stile di vita di noi che aspiriamo alla patria celeste.
Traccia di riflessione
La fine del mondo prima o poi verrà: è una delle cose certe che possiamo affermare. È scientificamente provato che la vita di questa nostra Terra non è infinita e in un modo o nell’altro tutto ciò che conosciamo e vediamo non sarà più. Anche nella Sacra Scrittura troviamo abbondante testimonianza di questa consapevolezza, soprattutto in quelle espressioni e immagini che vengono definite apocalittiche. Solo al pensiero di tali cose si rischia di cadere nel buio della paura e dello sconforto se non si apre il cuore e la mente ad accogliere la luce della fede. Già nell’antico testamento troviamo questo invito: il profeta Daniele ci rassicura che alla fine dei tempi non ci sarà il nulla ma l’avvento di un futuro eterno di gloria e di luce. Il Vangelo completa questa rivelazione: sarà il Signore stesso a ritornare glorioso e a mostrare la pienezza della vita, della verità e a rendere palese il criterio di giudizio per poter accedere alla gioia definitiva. Ma il vangelo ci dice con chiarezza anche questo: non possiamo conoscere tempi e modi di questi eventi. A noi spetta di vivere istante per istante cogliendo l’opportunità del tempo che ci viene donato con un atteggiamento di attesa fiduciosa sempre coltivando il desiderio sincero delle cose di Dio in un cammino di santità sempre più consapevole e intenso.
La fine del mondo prima o poi verrà: è una delle cose certe che possiamo affermare. È scientificamente provato che la vita di questa nostra Terra non è infinita e in un modo o nell’altro tutto ciò che conosciamo e vediamo non sarà più. Anche nella Sacra Scrittura troviamo abbondante testimonianza di questa consapevolezza, soprattutto in quelle espressioni e immagini che vengono definite apocalittiche. Solo al pensiero di tali cose si rischia di cadere nel buio della paura e dello sconforto se non si apre il cuore e la mente ad accogliere la luce della fede. Già nell’antico testamento troviamo questo invito: il profeta Daniele ci rassicura che alla fine dei tempi non ci sarà il nulla ma l’avvento di un futuro eterno di gloria e di luce. Il Vangelo completa questa rivelazione: sarà il Signore stesso a ritornare glorioso e a mostrare la pienezza della vita, della verità e a rendere palese il criterio di giudizio per poter accedere alla gioia definitiva. Ma il vangelo ci dice con chiarezza anche questo: non possiamo conoscere tempi e modi di questi eventi. A noi spetta di vivere istante per istante cogliendo l’opportunità del tempo che ci viene donato con un atteggiamento di attesa fiduciosa sempre coltivando il desiderio sincero delle cose di Dio in un cammino di santità sempre più consapevole e intenso.
Preghiera dei fedeli
• Per la santa Chiesa affinché educhi il suo popolo ad incarnare la Parola di Dio nelle situazioni concrete della vita di ogni giorno e ad ascoltare il grido dei poveri, preghiamo.
• Perché la forza dello Spirito ci indichi il retto uso dei beni terreni per vivere attenti ai beni del cielo, preghiamo.
• Perché tutte le classi sociali lavorino per costruire una convivenza più giusta e pacifica, basata sul rispetto della dignità dell’uomo, preghiamo.
• Per la santa Chiesa affinché educhi il suo popolo ad incarnare la Parola di Dio nelle situazioni concrete della vita di ogni giorno e ad ascoltare il grido dei poveri, preghiamo.
• Perché la forza dello Spirito ci indichi il retto uso dei beni terreni per vivere attenti ai beni del cielo, preghiamo.
• Perché tutte le classi sociali lavorino per costruire una convivenza più giusta e pacifica, basata sul rispetto della dignità dell’uomo, preghiamo.
Dialogo eucaristico
Grazie Signore Gesù perché anche oggi la tua parola ci invita alla fiducia e all’abbandono. Tu hai progetti di pace e non di sventura e ci inviti a non temere la fine dell’esperienza terrena. Tu sarai pronto a radunarci e farci tornare da tutti i luoghi in cui siamo dispersi. In questa attesa ci guidi la tua presenza nella parola, nella Chiesa, nella comunità in cui possiamo sperimentare ogni giorno “quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati Figli di Dio, e lo siamo realmente!”.
Grazie Signore Gesù perché anche oggi la tua parola ci invita alla fiducia e all’abbandono. Tu hai progetti di pace e non di sventura e ci inviti a non temere la fine dell’esperienza terrena. Tu sarai pronto a radunarci e farci tornare da tutti i luoghi in cui siamo dispersi. In questa attesa ci guidi la tua presenza nella parola, nella Chiesa, nella comunità in cui possiamo sperimentare ogni giorno “quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati Figli di Dio, e lo siamo realmente!”.
Idea guida
Camminiamo nelle strade del mondo per ascoltare, amare ed accogliere con gesti concreti.
Camminiamo nelle strade del mondo per ascoltare, amare ed accogliere con gesti concreti.
Sussidio preparato da Don Roberto Manenti,
Loretta Angelini e Alberto Hermanin.
Loretta Angelini e Alberto Hermanin.
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