Idea luce
La salvezza passa attraverso la Croce.
La salvezza passa attraverso la Croce.
Introduzione
Oggi, la Domenica delle Palme, ci mette di fronte a scene contrastanti che evidenziano l’incoerenza della nostra condizione umana. Siamo capaci, oggi come allora, di esprimere grandi entusiasmi, nei confronti di chi promuove idee rivoluzionarie e coraggiose, con gesti plateali di approvazione, salvo poi ritirarsi in buon ordine. La folla acclamante si dissolve, e lascia solo Gesù. Come questo somiglia alla storia di tanti eroi del nostro tempo, vittime della solitudine in cui vengono lasciati! Ma la salvezza passa attraverso la Croce. Viviamo questa celebrazione accogliendo con rinnovato ardore l’invito di Gesù a sciogliere i lacci della nostra mediocrità.
Oggi, la Domenica delle Palme, ci mette di fronte a scene contrastanti che evidenziano l’incoerenza della nostra condizione umana. Siamo capaci, oggi come allora, di esprimere grandi entusiasmi, nei confronti di chi promuove idee rivoluzionarie e coraggiose, con gesti plateali di approvazione, salvo poi ritirarsi in buon ordine. La folla acclamante si dissolve, e lascia solo Gesù. Come questo somiglia alla storia di tanti eroi del nostro tempo, vittime della solitudine in cui vengono lasciati! Ma la salvezza passa attraverso la Croce. Viviamo questa celebrazione accogliendo con rinnovato ardore l’invito di Gesù a sciogliere i lacci della nostra mediocrità.
Liturgia della Parola
LETTURE:
Is 50, 4-7;
Sal 21 – Rit. Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?;
Fil 2, 6-11;
Mc 14, 1- 15. 47
La Parola di Dio di oggi ci mette a stretto contatto con la relazione di Gesù con il Padre, fatta di obbedienza, di affidamento, di umiltà. Incredibile storia trinitaria di amore per l’umanità che non disdegna il martirio e la morte, come via per raggiungerci, salvarci, redimerci, santificarci. Restiamo in ascolto grato e attento della Passione di Gesù che verrà proclamata
LETTURE:
Is 50, 4-7;
Sal 21 – Rit. Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?;
Fil 2, 6-11;
Mc 14, 1- 15. 47
La Parola di Dio di oggi ci mette a stretto contatto con la relazione di Gesù con il Padre, fatta di obbedienza, di affidamento, di umiltà. Incredibile storia trinitaria di amore per l’umanità che non disdegna il martirio e la morte, come via per raggiungerci, salvarci, redimerci, santificarci. Restiamo in ascolto grato e attento della Passione di Gesù che verrà proclamata
Traccia di riflessione
Con la domenica delle Palme inizia la settimana santa che rappresenta una immersione del credente nel mistero della morte e risurrezione di Gesù. Non dobbiamo mai dimenticarci che si tratta di un mistero: la nostra salvezza deve passare attraverso la croce! Il brano di Mc 11, 1-10 ci offre il modello di salvezza che il giudaismo aspettava: il re che viene in umiltà è trasformato dall’entusiasmo popolare in un trionfo. La lettura della passione, specie nella conclusione, ci rivela quanto il modello di salvezza realizzato da Gesù fosse distante dalla mentalità comune: “Quelli che passavano di là lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: “Ehi, tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso scendendo dalla croce!”. Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi, fra loro si facevano beffe di lui e dicevano: “Ha salvato altri e non può salvare sé stesso! Il Cristo, il re d’Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo!” (Mc 15, 29-32).
La salvezza si realizza accettando la sofferenza non come punizione divina ma come progetto del padre da vivere seguendo il modello Gesù; Egli non è andato alla ricerca delle sofferenze, anzi è stato accusato di essere un mangione ed un beone (Mt 11, 19); quando però il Padre gli ha inviato la croce non l’ha scansata, ma l’ha portata fino al Calvario!
Con la domenica delle Palme inizia la settimana santa che rappresenta una immersione del credente nel mistero della morte e risurrezione di Gesù. Non dobbiamo mai dimenticarci che si tratta di un mistero: la nostra salvezza deve passare attraverso la croce! Il brano di Mc 11, 1-10 ci offre il modello di salvezza che il giudaismo aspettava: il re che viene in umiltà è trasformato dall’entusiasmo popolare in un trionfo. La lettura della passione, specie nella conclusione, ci rivela quanto il modello di salvezza realizzato da Gesù fosse distante dalla mentalità comune: “Quelli che passavano di là lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: “Ehi, tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso scendendo dalla croce!”. Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi, fra loro si facevano beffe di lui e dicevano: “Ha salvato altri e non può salvare sé stesso! Il Cristo, il re d’Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo!” (Mc 15, 29-32).
La salvezza si realizza accettando la sofferenza non come punizione divina ma come progetto del padre da vivere seguendo il modello Gesù; Egli non è andato alla ricerca delle sofferenze, anzi è stato accusato di essere un mangione ed un beone (Mt 11, 19); quando però il Padre gli ha inviato la croce non l’ha scansata, ma l’ha portata fino al Calvario!
Preghiera dei fedeli
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Per la Chiesa, perché, guidata dall’azione dello Spirito Santo, sappia adoperarsi, insegnando l’accoglienza e l’amore per i bisognosi, i sofferenti, i perseguitati, preghiamo.
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Per i potenti della terra, che hanno la missione di guidare i popoli sulle strade della giustizia, della solidarietà e della pace, perché ne siano capaci, preghiamo.
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Per i tanti nostri fratelli perseguitati per la fedeltà a Cristo e per tutti coloro che sono disprezzati e rifiutati per motivi etnici e razziali, perché siano riconosciuti e difesi nella loro dignità piena di persone, preghiamo.
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Per tutte le comunità cristiane, chiamate ad essere immagine di una Chiesa in uscita, che si faccia carico delle lotte e delle speranze di questa umanità, preghiamo.
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Per le Chiese locali che oggi celebrano la giornata della gioventù, perché sappiano essere casa accogliente per i giovani ed occasione di crescita nella missione cui ogni vero cristiano è chiamato, preghiamo.
Dialogo Eucaristico
Signore Gesù, a te il nostro grazie infinito; a te, che nonostante la nostra pochezza, ancora ti degni di cercarci e riesci a riempire la nostra vita di valore; a te, che guardi con misericordia la nostra mancanza di coraggio nel condividere il tuo progetto d’amore; a te, che nella pienezza della tua divinità ti chini su di noi e non trattieni come un tesoro geloso l’abbondanza della tua grazia; a te che riesci ad illuminare i cuori dei fratelli che raggiungiamo, nonostante le nostre resistenze. Grazie Gesù per la tua presenza in mezzo a noi. Amen.
Signore Gesù, a te il nostro grazie infinito; a te, che nonostante la nostra pochezza, ancora ti degni di cercarci e riesci a riempire la nostra vita di valore; a te, che guardi con misericordia la nostra mancanza di coraggio nel condividere il tuo progetto d’amore; a te, che nella pienezza della tua divinità ti chini su di noi e non trattieni come un tesoro geloso l’abbondanza della tua grazia; a te che riesci ad illuminare i cuori dei fratelli che raggiungiamo, nonostante le nostre resistenze. Grazie Gesù per la tua presenza in mezzo a noi. Amen.
Idea guida
Viviamo il coraggio di stare con Cristo sempre, accogliendo la croce.
Viviamo il coraggio di stare con Cristo sempre, accogliendo la croce.
Animazione liturgica preparata da Don Giovanni Deiana, biblista,
e da Antonella Baialardo, Alberto Hermanin, e Maria Francesca Ragusa
e da Antonella Baialardo, Alberto Hermanin, e Maria Francesca Ragusa
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