Idea Luce
Il Vangelo è la casa di tutti.
Il Vangelo è la casa di tutti.
Introduzione
La liturgia di questa XXVIII domenica del Tempo Ordinario ci ricorda come il rifiuto dei Giudei ad accogliere Gesù ha portato il cristianesimo ad uscire dall’angusto ambiente della Palestina per aprirsi al mondo pagano e ad allargare gli orizzonti. In un mondo caratterizzato dalla globalizzazione dobbiamo fare in modo che il Vangelo diventi la casa di tutti. La missione della Chiesa di portare Cristo al mondo intero è di una drammatica attualità: la popolazione mondiale cresce, ma i cristiani diminuiscono! Sarà necessario rifletterci! Interroghiamoci se stiamo facendo anche noi l’errore dei Giudei e chiediamo luce e energia allo Spirito Santo.
La liturgia di questa XXVIII domenica del Tempo Ordinario ci ricorda come il rifiuto dei Giudei ad accogliere Gesù ha portato il cristianesimo ad uscire dall’angusto ambiente della Palestina per aprirsi al mondo pagano e ad allargare gli orizzonti. In un mondo caratterizzato dalla globalizzazione dobbiamo fare in modo che il Vangelo diventi la casa di tutti. La missione della Chiesa di portare Cristo al mondo intero è di una drammatica attualità: la popolazione mondiale cresce, ma i cristiani diminuiscono! Sarà necessario rifletterci! Interroghiamoci se stiamo facendo anche noi l’errore dei Giudei e chiediamo luce e energia allo Spirito Santo.
Liturgia della Parola
LETTURE: Is 25, 6-10a;
Sal 22;
Fil 4, 12-14. 19-20;
Mt 22, 1-14
La liturgia della Parola ci propone un’altra immagine per descrivere il regno che Gesù è venuto a realizzare: il banchetto. Non dobbiamo pensare al nostro mondo occidentale alle prese con i problemi di sovralimentazione, ma al mondo antico in cui l’abbondanza di cibo era veramente un sogno, che per molti restava tale per tutta la vita. Ecco perché nel brano di Isaia e in quello di Matteo l’invito ad un pranzo abbondante, a base di carni grasse, rappresentava un’occasione che nessuno poteva lasciarsi sfuggire. Nutriamoci del dono della Parola e accogliamola con cuore docile.
LETTURE: Is 25, 6-10a;
Sal 22;
Fil 4, 12-14. 19-20;
Mt 22, 1-14
La liturgia della Parola ci propone un’altra immagine per descrivere il regno che Gesù è venuto a realizzare: il banchetto. Non dobbiamo pensare al nostro mondo occidentale alle prese con i problemi di sovralimentazione, ma al mondo antico in cui l’abbondanza di cibo era veramente un sogno, che per molti restava tale per tutta la vita. Ecco perché nel brano di Isaia e in quello di Matteo l’invito ad un pranzo abbondante, a base di carni grasse, rappresentava un’occasione che nessuno poteva lasciarsi sfuggire. Nutriamoci del dono della Parola e accogliamola con cuore docile.
Traccia di riflessione
Il brano di Isaia è tratto da un’apocalisse (cc. 24-25) in cui si descrive la realtà della terra desolata a causa del comportamento degli uomini, i quali trasgredendo i comandi di Dio hanno rovinato la natura. È un tema ricorrente nell’Antico Testamento ad iniziare dal racconto della creazione. La terra langue a causa del comportamento umano. Dio promette che questa fase punitiva sarà superata ed Egli interverrà per cambiare la vita del suo popolo: non ci sarà più fame e persino la morte verrà eliminata. Quest’immagine viene ripresa nella parabola del banchetto offerto da un re (Mt 22,1-14). L’invito, che rappresentava per molti un’autentica fortuna, viene snobbato dagli invitati. Ed ecco il re che apre le porte del suo banchetto a tutti: non solo ai nobili, prescelti in base al ruolo sociale, ma anche agli emarginati. È la realtà che affrontò la chiesa primitiva. Inizialmente, la predicazione è rivolta prevalentemente ai Giudei, ma con Pietro (At 10) che predica a Cornelio e in seguito con Paolo e Barnaba, essa è aperta anche ai pagani a seguito del rifiuto opposto dai Giudei alla predicazione del Vangelo (At 13,44- 51); in tal modo la Chiesa realizza la sua missione di “fare discepoli tutte le nazioni” (Mt 28, 19). La seconda lettura ci presenta un brano di Paolo, che ha vissuto in prima persona il compito di portare la Parola a tutti, anche a costo di sperimentare la penuria di cibo e la povertà materiale. Chi è sazio della Parola vive con serenità anche le ristrettezze economiche.
Il brano di Isaia è tratto da un’apocalisse (cc. 24-25) in cui si descrive la realtà della terra desolata a causa del comportamento degli uomini, i quali trasgredendo i comandi di Dio hanno rovinato la natura. È un tema ricorrente nell’Antico Testamento ad iniziare dal racconto della creazione. La terra langue a causa del comportamento umano. Dio promette che questa fase punitiva sarà superata ed Egli interverrà per cambiare la vita del suo popolo: non ci sarà più fame e persino la morte verrà eliminata. Quest’immagine viene ripresa nella parabola del banchetto offerto da un re (Mt 22,1-14). L’invito, che rappresentava per molti un’autentica fortuna, viene snobbato dagli invitati. Ed ecco il re che apre le porte del suo banchetto a tutti: non solo ai nobili, prescelti in base al ruolo sociale, ma anche agli emarginati. È la realtà che affrontò la chiesa primitiva. Inizialmente, la predicazione è rivolta prevalentemente ai Giudei, ma con Pietro (At 10) che predica a Cornelio e in seguito con Paolo e Barnaba, essa è aperta anche ai pagani a seguito del rifiuto opposto dai Giudei alla predicazione del Vangelo (At 13,44- 51); in tal modo la Chiesa realizza la sua missione di “fare discepoli tutte le nazioni” (Mt 28, 19). La seconda lettura ci presenta un brano di Paolo, che ha vissuto in prima persona il compito di portare la Parola a tutti, anche a costo di sperimentare la penuria di cibo e la povertà materiale. Chi è sazio della Parola vive con serenità anche le ristrettezze economiche.
Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa, perché sia aperta al dialogo con tutti gli uomini di buona volontà, che attendono l’annuncio della buona notizia del Vangelo, che è motivo di gioia per quanti l’accolgono e lo vivono, preghiamo
• Per i missionari, che testimoniano l’universalità del messaggio cristiano in ogni parte del mondo e in ogni popolo e cultura, perché siano sostenuti dalla forza dello Spirito e dalla preghiera della comunità dei credenti, preghiamo
• Per noi qui presenti, abbiamo il coraggio e la fede per aprirci alle periferie, riconoscendo che anche chi sta ai margini, chi è rigettato e disprezzato dalla società è oggetto della generosità di Dio, preghiamo.
• Per i missionari, che testimoniano l’universalità del messaggio cristiano in ogni parte del mondo e in ogni popolo e cultura, perché siano sostenuti dalla forza dello Spirito e dalla preghiera della comunità dei credenti, preghiamo
• Per noi qui presenti, abbiamo il coraggio e la fede per aprirci alle periferie, riconoscendo che anche chi sta ai margini, chi è rigettato e disprezzato dalla società è oggetto della generosità di Dio, preghiamo.
Dialogo eucaristico
Gesù Eucaristia, ti rendiamo grazie, perché anche oggi hai imbandito per noi un banchetto di cibi succulenti e di vini raffinati. La tua Paola, il tuo Corpo e il tuo Sangue sono per noi vero cibo e vera bevanda di salvezza. Nutriti a questo banchetto rendici capaci di essere tuoi testimoni nel mondo, perché tutti siano invitati alle nozze con Te e possano partecipare a questa festa senza fine e senza confine.
Idea guida
Riportiamo l’annuncio del Vangelo nelle case e in ogni ambiente di vita.
Riportiamo l’annuncio del Vangelo nelle case e in ogni ambiente di vita.
Animazione liturgica preparata da
don Giovanni Deiana, biblista, e da Roberta Fioravanti
don Giovanni Deiana, biblista, e da Roberta Fioravanti
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