CONTEMPLARE LE TUE MERAVIGLIE
«Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?»
(Mt 6, 26-30)
Mentre possiamo fare un uso responsabile delle cose, siamo chiamati a riconoscere che gli altri esseri viventi hanno un valore proprio di fronte a Dio e «con la loro semplice esistenza lo benedicono e gli rendono gloria», perché il Signore gioisce nelle sue opere (cfr Sal 104,31). Proprio per la sua dignità unica e per essere dotato di intelligenza, l’essere umano è chiamato a rispettare il creato con le sue leggi interne, poiché «il Signore ha fondato la terra con sapienza» (Pr 3,19). Oggi la Chiesa non dice in maniera semplicistica che le altre creature sono completamente subordinate al bene dell’essere umano, come se non avessero un valore in sé stesse e noi potessimo disporne a piacimento.
Non possiamo sostenere una spiritualità che dimentichi Dio onnipotente e creatore. In questo modo, finiremmo per adorare altre potenze del mondo, o ci collocheremmo al posto del Signore, fino a pretendere di calpestare la realtà creata da Lui senza conoscere limite. Il modo migliore per collocare l’essere umano al suo posto e mettere fine alla sua pretesa di essere un dominatore assoluto della terra, è ritornare a proporre la figura di un Padre creatore e unico padrone del mondo, perché altrimenti l’essere umano tenderà sempre a voler imporre alla realtà le proprie leggi e i propri interessi.
Non possiamo sostenere una spiritualità che dimentichi Dio onnipotente e creatore. In questo modo, finiremmo per adorare altre potenze del mondo, o ci collocheremmo al posto del Signore, fino a pretendere di calpestare la realtà creata da Lui senza conoscere limite. Il modo migliore per collocare l’essere umano al suo posto e mettere fine alla sua pretesa di essere un dominatore assoluto della terra, è ritornare a proporre la figura di un Padre creatore e unico padrone del mondo, perché altrimenti l’essere umano tenderà sempre a voler imporre alla realtà le proprie leggi e i propri interessi.
(Papa Francesco, Laudato sii, 69.75)
Dagli Scritti del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta, vescovo e fondatore
La creazione non è altro che una pallida ripetizione di quell’amore misterioso che unisce indissolubilmente il Padre, il Figlio e lo Spirito divino. Dio crea per amore, comunica cioè in qualche modo se stesso; e alle sue creature vuole dare, in quanto esse ne sono capaci, la sua presenza beatificante.
Nell’opera generale della creazione la figura di Adamo, e cioè dell’uomo, acquista una posizione dominante giacché è un essere capace non solo di accettare, ma anche di essere cosciente del dono ricevuto e di ricambiare il Creatore con il suo amore.
Adamo sa di essere amato, di essere stato creato per amore, e, in conseguenza, riama Colui che è la fonte dell’amore.
In questa risposta di amore dell’uomo verso Dio ci pare di poter scorgere una eco meravigliosa e misteriosa dell’amore trinitario.
Nell’opera generale della creazione la figura di Adamo, e cioè dell’uomo, acquista una posizione dominante giacché è un essere capace non solo di accettare, ma anche di essere cosciente del dono ricevuto e di ricambiare il Creatore con il suo amore.
Adamo sa di essere amato, di essere stato creato per amore, e, in conseguenza, riama Colui che è la fonte dell’amore.
In questa risposta di amore dell’uomo verso Dio ci pare di poter scorgere una eco meravigliosa e misteriosa dell’amore trinitario.
(da L’AMORE E’ RIVOLUZIONE)
Preghiamo con il cuore
Troppo mi ami, Signore,
tutto hai donato per me
ora mi chiedi che il cuore
altro non sappia che te.
Nel pensiero m’hai sognato
nel tuo cuore mi hai cullato
prima ancora che le stelle
cominciassero a brillar.
Come fiore dalla terra
Tu nascesti da una madre
per attendermi, fratello,
ricco di mia povertà .
Fin dal primo mio vagire
mi colmasti dei tuoi doni,
lungo gli anni della vita
sempre luce, pace, amor (…)
tutto hai donato per me
ora mi chiedi che il cuore
altro non sappia che te.
Nel pensiero m’hai sognato
nel tuo cuore mi hai cullato
prima ancora che le stelle
cominciassero a brillar.
Come fiore dalla terra
Tu nascesti da una madre
per attendermi, fratello,
ricco di mia povertà .
Fin dal primo mio vagire
mi colmasti dei tuoi doni,
lungo gli anni della vita
sempre luce, pace, amor (…)
(Guglielmo Giaquinta)
Offriamo con gioia ogni giorno
• Continuiamo a pregare perché si trovino soluzioni alla crisi che sta attraversando il mondo intero.
• Il primo settembre, ricorre la Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato. Da questa data, fino al 4 ottobre, celebreremo con i nostri fratelli cristiani di varie Chiese e tradizioni, il Giubileo della Terra per ricordare l’istituzione, 50 anni fa, della Giornata della Terra. Preghiamo perché maturi in ciascuno la responsabilità verso la natura.
• Preghiamo affinché le risorse del pianeta non vengano saccheggiate, ma condivise in modo equo e rispettoso (cf AdP).
• Il primo settembre, ricorre la Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato. Da questa data, fino al 4 ottobre, celebreremo con i nostri fratelli cristiani di varie Chiese e tradizioni, il Giubileo della Terra per ricordare l’istituzione, 50 anni fa, della Giornata della Terra. Preghiamo perché maturi in ciascuno la responsabilità verso la natura.
• Preghiamo affinché le risorse del pianeta non vengano saccheggiate, ma condivise in modo equo e rispettoso (cf AdP).
Sussidio a cura di Tiziana Davico
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