Idea Luce
Il Vangelo è destinato a tutti i popoli.
Il Vangelo è destinato a tutti i popoli.
Introduzione
Il Vangelo è destinato a tutti i popoli; si tratta di un mezzo di salvezza che non elimina le differenze culturali. La Chiesa ha il compito di portare la salvezza a tutte le genti, adattando il Vangelo alle realtà locali, costruendo ponti di amicizia, di dialogo sincero, nella certezza che il Signore è venuto nel mondo per dare all’umanità conoscenza del suo amore massimo, consegna di perdono, possibilità di vita senza fine per tutti, perché è risorto donando Cielo, pace, parola che invita ad un ascolto attento per metterla in pratica in ogni situazione della vita.
Il Vangelo è destinato a tutti i popoli; si tratta di un mezzo di salvezza che non elimina le differenze culturali. La Chiesa ha il compito di portare la salvezza a tutte le genti, adattando il Vangelo alle realtà locali, costruendo ponti di amicizia, di dialogo sincero, nella certezza che il Signore è venuto nel mondo per dare all’umanità conoscenza del suo amore massimo, consegna di perdono, possibilità di vita senza fine per tutti, perché è risorto donando Cielo, pace, parola che invita ad un ascolto attento per metterla in pratica in ogni situazione della vita.
Liturgia della Parola
LETTURE: Is 56, 1. 6-7;
Sal 66;
Rm 11, 13-15. 29-32;
Mt 15, 21-28
Il tema di questa domenica potrebbe essere sintetizzato così: i pagani spesso hanno una religiosità più genuina di noi credenti. La prima Lettura mette in discussione un dato fondamentale della teologia biblica. Infatti è noto che la Bibbia racconta tutto quello che riguarda il popolo ebraico, il resto del mondo sono gli stranieri visti un po’ come un pericolo, gli Israeliti non devono stringere alleanza con questi popoli. Il brano di Isaia testimonia un atteggiamento nuovo: gli stranieri possono essere integrati nel popolo eletto. Il Vangelo ci presenta la figura della cananea, che offre uno splendido esempio di come i pagani possono raggiungere una fede superiore a quella degli Ebrei. Ascoltiamo con cuore aperto la Parola.
LETTURE: Is 56, 1. 6-7;
Sal 66;
Rm 11, 13-15. 29-32;
Mt 15, 21-28
Il tema di questa domenica potrebbe essere sintetizzato così: i pagani spesso hanno una religiosità più genuina di noi credenti. La prima Lettura mette in discussione un dato fondamentale della teologia biblica. Infatti è noto che la Bibbia racconta tutto quello che riguarda il popolo ebraico, il resto del mondo sono gli stranieri visti un po’ come un pericolo, gli Israeliti non devono stringere alleanza con questi popoli. Il brano di Isaia testimonia un atteggiamento nuovo: gli stranieri possono essere integrati nel popolo eletto. Il Vangelo ci presenta la figura della cananea, che offre uno splendido esempio di come i pagani possono raggiungere una fede superiore a quella degli Ebrei. Ascoltiamo con cuore aperto la Parola.
Traccia di riflessione
Il rapporto tra Israele e i pagani ha senza dubbio creato difficoltà al cristianesimo primitivo: la predicazione di Pietro a Cornelio (At 10, 34-43) è stata preceduta dalla famosa visione degli animali impuri (At 10, 11-15), che aveva sconcertato Pietro. L’altro passaggio del Nuovo Testamento, che rappresenta una svolta, è costituito dalla decisione di rivolgersi ai pagani presa da Paolo e Barnaba durante il primo viaggio (At 13, 44-49). Questo cambiamento costrinse la chiesa primitiva a prendere decisioni radicali in quello che viene definito il concilio di Gerusalemme (At 15, 5- 29). Mentre quindi la tradizione codificata in Isaia suppone la possibilità che i pagani entrino nel popolo eletto, a patto che ne accettino la Legge mosaica, il cristianesimo compie una svolta fondamentale: la salvezza viene da Gesù e quindi i convertiti dal paganesimo non sono più obbligati ad osservare la Legge mosaica. Il brano del Vangelo sintetizza questo passaggio di atteggiamento della chiesa primitiva; infatti mentre l’atteggiamento iniziale di Gesù è di limitare la sua azione ai figli di Israele, di fronte alla fede di questa cananea, Gesù apre la sua azione salvifica anche a lei e ascolta la sua invocazione di aiuto!
Il rapporto tra Israele e i pagani ha senza dubbio creato difficoltà al cristianesimo primitivo: la predicazione di Pietro a Cornelio (At 10, 34-43) è stata preceduta dalla famosa visione degli animali impuri (At 10, 11-15), che aveva sconcertato Pietro. L’altro passaggio del Nuovo Testamento, che rappresenta una svolta, è costituito dalla decisione di rivolgersi ai pagani presa da Paolo e Barnaba durante il primo viaggio (At 13, 44-49). Questo cambiamento costrinse la chiesa primitiva a prendere decisioni radicali in quello che viene definito il concilio di Gerusalemme (At 15, 5- 29). Mentre quindi la tradizione codificata in Isaia suppone la possibilità che i pagani entrino nel popolo eletto, a patto che ne accettino la Legge mosaica, il cristianesimo compie una svolta fondamentale: la salvezza viene da Gesù e quindi i convertiti dal paganesimo non sono più obbligati ad osservare la Legge mosaica. Il brano del Vangelo sintetizza questo passaggio di atteggiamento della chiesa primitiva; infatti mentre l’atteggiamento iniziale di Gesù è di limitare la sua azione ai figli di Israele, di fronte alla fede di questa cananea, Gesù apre la sua azione salvifica anche a lei e ascolta la sua invocazione di aiuto!
Preghiera dei fedeli
• Perché la chiamata universale alla santità possa trovare cuori aperti e disponibili a camminare verso questa meta voluta dal Signore senza distinzioni, preghiamo
• Perché la Parola che ci raggiunge ogni domenica crei in ciascuno di noi una riflessione sincera sul nostro modo di essere e di operare, il cristianesimo sia da noi vissuto e non soltanto celebrato, preghiamo.
• Perché la Parola che ci raggiunge ogni domenica crei in ciascuno di noi una riflessione sincera sul nostro modo di essere e di operare, il cristianesimo sia da noi vissuto e non soltanto celebrato, preghiamo.
Dialogo eucaristico
Gesù Eucaristia, sei Amore che non conosce confini, che non ha preferenze di persone, sei Salvezza per tutti, sei Misericordia infinita. Tu sei presenza che rallegra il cuore e lo apre alla fraternità universale.
Rit. cantato di ringraziamento
Gesù Eucaristia, sei Santità che attrae, Bellezza che stupisce e incanta, sei Perdono che si rinnova ogni volta che ne abbiamo bisogno.
Rit. cantato di ringraziamento
Gesù Eucaristia sei l’Unico Necessario, il Pastore non solo delle pecore d’Israele, sei Tutto e per tutti… Grazie Gesù.
Rit. cantato di ringraziamento.
Rit. cantato di ringraziamento
Gesù Eucaristia, sei Santità che attrae, Bellezza che stupisce e incanta, sei Perdono che si rinnova ogni volta che ne abbiamo bisogno.
Rit. cantato di ringraziamento
Gesù Eucaristia sei l’Unico Necessario, il Pastore non solo delle pecore d’Israele, sei Tutto e per tutti… Grazie Gesù.
Rit. cantato di ringraziamento.
Idea guida
Andiamo ad annunciare a tutti la gioia di essere salvati dall’amore di Cristo.
Andiamo ad annunciare a tutti la gioia di essere salvati dall’amore di Cristo.
Animazione liturgica preparata da
don Giovanni Deiana, biblista, Alberto Hermanin, Maria Francesca Ragusa, Annalisa Villanova
don Giovanni Deiana, biblista, Alberto Hermanin, Maria Francesca Ragusa, Annalisa Villanova
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