Idea Luce
Camminare alla luce del suo volto.
Camminare alla luce del suo volto.
Introduzione
Il messaggio di questa domenica si può così riassumere: il valore del nostro agire non dipende dal destinatario delle nostre azioni ma dallo spirito con cui noi le compiamo. Le opere compiute sono
giudicate non in base al reale merito dei destinatari ma dallo spirito con cui esse vengono fatte. Quello che conta è vivere la vita “bene faciendo”, camminare alla luce del suo volto.
Il messaggio di questa domenica si può così riassumere: il valore del nostro agire non dipende dal destinatario delle nostre azioni ma dallo spirito con cui noi le compiamo. Le opere compiute sono
giudicate non in base al reale merito dei destinatari ma dallo spirito con cui esse vengono fatte. Quello che conta è vivere la vita “bene faciendo”, camminare alla luce del suo volto.
Liturgia della Parola
LETTURE: 2Re 4, 8-11. 14-16;
Sal 88;
Rm 6, 3-4. 8-11;
Mt 10, 37-42
L’accoglienza dovrebbe caratterizzare il rapporto del cristiano nei confronti degli altri; non è necessario fare lunghe e minuziose indagini per appurare se colui che accogliamo sia veramente bisognoso. Certamente la prudenza non deve mancare, ma l’eccesso di cautela non può impedirci di fare il bene. È appena il caso di osservare l’importanza di queste considerazioni nella realtà dei nostri Paesi, non duemila anni fa ma oggi.
LETTURE: 2Re 4, 8-11. 14-16;
Sal 88;
Rm 6, 3-4. 8-11;
Mt 10, 37-42
L’accoglienza dovrebbe caratterizzare il rapporto del cristiano nei confronti degli altri; non è necessario fare lunghe e minuziose indagini per appurare se colui che accogliamo sia veramente bisognoso. Certamente la prudenza non deve mancare, ma l’eccesso di cautela non può impedirci di fare il bene. È appena il caso di osservare l’importanza di queste considerazioni nella realtà dei nostri Paesi, non duemila anni fa ma oggi.
Traccia di riflessione
Un aneddoto della vita di Eliseo. Una donna di Sunem, un piccolo centro ai margini della pianura di Izreel, una delle pianure più fertili della Palestina, offre al profeta assistenza. In cambio essa, senza averlo richiesto, riceve in dono un figlio, invano atteso per lunghi anni: un figlio che per un antico ebreo dell’epoca è come il segno della sua vittoria sulla morte. Dio considera il bene fatto ad una persona ritenuta “un uomo di Dio” qualcosa di tanto prezioso da essere ricompensato con un miracolo.
Il brano del Vangelo è strettamente connesso con lo stesso argomento: accogliere deve essere l’atteggiamento che caratterizza il cristiano. Questo verbo nell’antichità aveva un valore ancora più intenso in quanto, non essendoci strutture alberghiere diffuse, l’accoglienza era fondamentale per la diffusione del vangelo. L’esempio più conosciuto nella Chiesa primitiva è quella di Paolo che nel corso dei suoi tre viaggi ha percorso lunghe distanze contando sull’accoglienza dei fedeli, i quali, oltre che ad accoglierlo, lo aiutavano in tutti i suoi bisogni. Anche se Paolo ha sempre vissuto del proprio lavoro ha spesso accettato l’aiuto, quale segno della loro generosità.
La seconda lettura offre una delle sintesi più lucide della teologia del Battesimo: al momento del Battesimo il cristiano è innestato in Cristo, perciò riceve in sé la stessa vita di Gesù che viene alimentata con l’eucaristia. Da qui la necessità di adottare una vita in sintonia con questa trasformazione interiore che abbiamo ricevuto. Il peccato non può essere uno stato abituale del battezzato.
Un aneddoto della vita di Eliseo. Una donna di Sunem, un piccolo centro ai margini della pianura di Izreel, una delle pianure più fertili della Palestina, offre al profeta assistenza. In cambio essa, senza averlo richiesto, riceve in dono un figlio, invano atteso per lunghi anni: un figlio che per un antico ebreo dell’epoca è come il segno della sua vittoria sulla morte. Dio considera il bene fatto ad una persona ritenuta “un uomo di Dio” qualcosa di tanto prezioso da essere ricompensato con un miracolo.
Il brano del Vangelo è strettamente connesso con lo stesso argomento: accogliere deve essere l’atteggiamento che caratterizza il cristiano. Questo verbo nell’antichità aveva un valore ancora più intenso in quanto, non essendoci strutture alberghiere diffuse, l’accoglienza era fondamentale per la diffusione del vangelo. L’esempio più conosciuto nella Chiesa primitiva è quella di Paolo che nel corso dei suoi tre viaggi ha percorso lunghe distanze contando sull’accoglienza dei fedeli, i quali, oltre che ad accoglierlo, lo aiutavano in tutti i suoi bisogni. Anche se Paolo ha sempre vissuto del proprio lavoro ha spesso accettato l’aiuto, quale segno della loro generosità.
La seconda lettura offre una delle sintesi più lucide della teologia del Battesimo: al momento del Battesimo il cristiano è innestato in Cristo, perciò riceve in sé la stessa vita di Gesù che viene alimentata con l’eucaristia. Da qui la necessità di adottare una vita in sintonia con questa trasformazione interiore che abbiamo ricevuto. Il peccato non può essere uno stato abituale del battezzato.
Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa: alla luce del volto del Signore prosegua la sua esistenza richiamando sempre i popoli e gli individui a scambiare un bicchiere d’acqua fresca come indicato dal Signore, preghiamo
• Per il Papa, i Vescovi, i presbiteri, i diaconi: vivano sempre il loro ministero senza timore di perdere la loro vita, per far conoscere con la loro bocca la fedeltà e l’amore del Padre, preghiamo
• Per noi qui convocati: perché ci ricordiamo della nostra vocazione battesimale, che è morte del peccato e vita nuova in Cristo Gesù, preghiamo.
• Per il Papa, i Vescovi, i presbiteri, i diaconi: vivano sempre il loro ministero senza timore di perdere la loro vita, per far conoscere con la loro bocca la fedeltà e l’amore del Padre, preghiamo
• Per noi qui convocati: perché ci ricordiamo della nostra vocazione battesimale, che è morte del peccato e vita nuova in Cristo Gesù, preghiamo.
Dialogo eucaristico
Pane della vita, sei in noi per nutrire l’uomo nuovo capace di camminare in una vita nuova. Come la morte non ha più potere su di te, così rendici capaci di prendere su di noi la tua croce, di accogliere i fratelli come tu li hai accolti. Noi ti rendiamo grazie e ti preghiamo, aiutaci a rispondere al tuo amore. Signore, rendici tu santi!
Idea guida
Manifestiamo a tutti che la vita nuova è già cominciata e cammina con noi.
Manifestiamo a tutti che la vita nuova è già cominciata e cammina con noi.
Animazione liturgica preparata da
don Giovanni Deiana, biblista, Roberta Fioravanti e Alberto Hermanin
don Giovanni Deiana, biblista, Roberta Fioravanti e Alberto Hermanin
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