Crociata della Preghiera e della Sofferenza

Aprile 2020



TUO RIFUGIO E’ IL SIGNORE (Sal 90)

«Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto.».
Gv 17, 9-13

Ci chiami, Signore, a cogliere questo tempo di prova come un tempo di scelta. Non è il tempo del tuo giudizio, ma del nostro giudizio: il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è. È il tempo di reimpostare la rotta della vita verso di Te, Signore, e verso gli altri. E possiamo guardare a tanti compagni di viaggio esemplari, che, nella paura, hanno reagito donando la propria vita. (…)
Quanta gente esercita ogni giorno pazienza e infonde speranza, avendo cura di non seminare panico ma corresponsabilità. Quanti padri, madri, nonni e nonne, insegnanti mostrano ai nostri bambini, con gesti piccoli e quotidiani, come affrontare e attraversare una crisi riadattando abitudini, alzando gli sguardi e stimolando la preghiera. Quante persone pregano, offrono e intercedono per il bene di tutti. La preghiera e il servizio silenzioso: sono le nostre armi vincenti.
(Papa Francesco, Messaggio del 27.03.2020)


Dagli Scritti del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta, vescovo e fondatore
Nella fraternità spirituale si tratta di portare alle sue ultime conseguenze il concetto di carità. Non di avere un qualche rapporto di amore verso il fratello, ma di amarlo con la misura massima voluta da Cristo; non di stabilire con lui il solo rapporto della carità virtù, ma quello della carità animata dal dono dello Spirito Santo; non di vedere in lui, in genere, un cristiano, ma di sentirlo come autentico fratello e compagno nel cammino verso la perfezione.
Come la vita della grazia può avere vari gradi fino ad arrivare alla coscienza e allo sforzo verso la santità, così è possibile, per la dialettica del massimo, passare dalla carità alla fraternità spirituale. La fraternità spirituale è dunque qualcosa di immensamente più grande e impegnativo della giustizia e della stessa carità qualora questa sia intesa come semplice beneficenza e come rapporto di distaccata generosità. Tale fraternità nasce appunto dal fatto che siamo figli di uno stesso Padre, fratelli di uno stesso Cristo e che la nostra vocazione è quella di amare al massimo Dio e i fratelli.
(da L’Amore è Rivoluzione)

Preghiamo con il cuore
Più umile, Signore, la mia offerta: quella del dolore mio
e di tanti altri che nel mondo soffrono.
Io ti prego, Signore, a nome di quanti sanno amarti nella sofferenza
ma anche per quanti si ribellano al dolore,
di voler riguardare con uguale amore al volto del tuo Figlio crocifisso
che noi portiamo nelle nostre fattezze.
Accettalo, il nostro dolore, assieme all’Ostia bianca,
presentato a te dalla Vergine sofferente
e concedi a tutti noi e al mondo intero
di poter penetrare sempre più
nei misteri del tuo santo amore.
Così sia.
(Guglielmo Giaquinta)

Io resto a casa, Signore! Ed oggi mi accorgo che, anche questo, me lo hai insegnato Tu rimanendo, in obbedienza al Padre, per trentanni nella casa di Nazareth in attesa della grande missione. (…)
Io resto a casa, Signore! E responsabilmente lo faccio per il mio bene, per la salute della mia città, dei miei cari, e per il bene di mio fratello che Tu mi hai messo accanto chiedendomi di custodirlo nel giardino della vita. (…)
Io resto a casa, Signore! E non mi sento solo e abbandonato, perché Tu mi hai detto: Io sono con voi tutti i giorni. Sì, e soprattutto in questi giorni di smarrimento, o Signore, nei quali, se non sarà necessaria la mia presenza, raggiungerò ognuno con le sole ali della preghiera. Amen.

Offriamo con gioia ogni giorno
• Ci uniamo alla fiduciosa preghiera della Chiesa e di ogni uomo perché si fermi il contagio del coronavirus e perché sappiamo vivere con pazienza questo momento.


Sussidio a cura di Tiziana Davico


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