Idea Luce
Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi.
Introduzione
Oggi, domenica di Pasqua, la gioia della Resurrezione è annunciata a tutti noi, che abbiamo creduto nel Signore Gesù. Dal nostro cuore si eleva il ringraziamento a Dio Padre in Cristo Gesù e nella forza dello Spirito Santo, perché questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi! (Sal 117). La fede nel Dio vivente, però, si deve trasformare in impegno quotidiano a renderlo vivo nella nostra vita, nelle nostre scelte, nel nostro mondo così bisognoso di speranza e carità
Oggi, domenica di Pasqua, la gioia della Resurrezione è annunciata a tutti noi, che abbiamo creduto nel Signore Gesù. Dal nostro cuore si eleva il ringraziamento a Dio Padre in Cristo Gesù e nella forza dello Spirito Santo, perché questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi! (Sal 117). La fede nel Dio vivente, però, si deve trasformare in impegno quotidiano a renderlo vivo nella nostra vita, nelle nostre scelte, nel nostro mondo così bisognoso di speranza e carità
Liturgia della Parola
LETTURE: At 10, 34a. 37-43;
Sal 117;
Col 3, 1-4;
Gv 20, 1-9
La Liturgia della Parola odierna risuona dello stupore per un avvenimento mai prima conosciuto: Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa (Sequenza). I discepoli che vedono e credono sono di esempio per noi, perché sappiamo cogliere intorno a noi i segni del Dio vivo e vivente per diventare annunciatori di speranza e misericordia.
LETTURE: At 10, 34a. 37-43;
Sal 117;
Col 3, 1-4;
Gv 20, 1-9
La Liturgia della Parola odierna risuona dello stupore per un avvenimento mai prima conosciuto: Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa (Sequenza). I discepoli che vedono e credono sono di esempio per noi, perché sappiamo cogliere intorno a noi i segni del Dio vivo e vivente per diventare annunciatori di speranza e misericordia.
Traccia di riflessione
Mentre tutti i dettagli della Pasqua Ebraica li conosciamo dagli scrittori contemporanei di Gesù, il Nuovo Testamento si preoccupa specialmente di comunicarci il significato che Gesù ha dato a tale festa: non è più un’allegra e rumorosa cena all’insegna dell’abbondanza, ma, come raccomandava Esodo 12, 14, un “memoriale”: i partecipanti, quindi, dovevano riprodurre il clima spirituale che aleggiava nelle case degli ebrei la prima notte pasquale, quando il Signore era passato in mezzo al suo popolo per punire gli egiziani e liberare gli ebrei. Gesù avrebbe liberato di nuovo il suo popolo, ma non per mezzo del sacrificio di un agnello, bensì mediante il suo sangue. Gesù stesso in tal modo sarebbe diventato il nuovo agnello pasquale, come dice s. Paolo: “Cristo nostra Pasqua è stato immolato” (1Cor 5, 7). “Cristo non solo è il Risorto, al passato, ma è il Risorgente, qui e ora, e continua a rotolare via i massi dall’imboccatura del cuore. Cristo non è semplicemente risorto una volta per tutte, non è solo risorgente per l’eternità dal fondo del mio essere, egli è la Risurrezione stessa, energia che ascende, germe di vita, vita germinante, risveglio e ascesa. Pasqua è la festa dei macigni che rotolano via. E noi usciamo pronti alla primavera di rapporti nuovi. Trascinati in alto dal Cristo risorgente in eterno da tutti gli inferi della storia, della materia, della persona. La sua Risurrezione non riposerà finché non sia spezzata la pietra che chiude l’ultimo cuore e le sue forze non arrivino all’ultimo ramo della creazione” (Ermes Ronchi).
Mentre tutti i dettagli della Pasqua Ebraica li conosciamo dagli scrittori contemporanei di Gesù, il Nuovo Testamento si preoccupa specialmente di comunicarci il significato che Gesù ha dato a tale festa: non è più un’allegra e rumorosa cena all’insegna dell’abbondanza, ma, come raccomandava Esodo 12, 14, un “memoriale”: i partecipanti, quindi, dovevano riprodurre il clima spirituale che aleggiava nelle case degli ebrei la prima notte pasquale, quando il Signore era passato in mezzo al suo popolo per punire gli egiziani e liberare gli ebrei. Gesù avrebbe liberato di nuovo il suo popolo, ma non per mezzo del sacrificio di un agnello, bensì mediante il suo sangue. Gesù stesso in tal modo sarebbe diventato il nuovo agnello pasquale, come dice s. Paolo: “Cristo nostra Pasqua è stato immolato” (1Cor 5, 7). “Cristo non solo è il Risorto, al passato, ma è il Risorgente, qui e ora, e continua a rotolare via i massi dall’imboccatura del cuore. Cristo non è semplicemente risorto una volta per tutte, non è solo risorgente per l’eternità dal fondo del mio essere, egli è la Risurrezione stessa, energia che ascende, germe di vita, vita germinante, risveglio e ascesa. Pasqua è la festa dei macigni che rotolano via. E noi usciamo pronti alla primavera di rapporti nuovi. Trascinati in alto dal Cristo risorgente in eterno da tutti gli inferi della storia, della materia, della persona. La sua Risurrezione non riposerà finché non sia spezzata la pietra che chiude l’ultimo cuore e le sue forze non arrivino all’ultimo ramo della creazione” (Ermes Ronchi).
Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa, perché sia sollecita nell’annunciare che Cristo è veramente risorto, preghiamo
• Per il Papa, i Vescovi, i sacerdoti, perché come Pietro siano coraggiosi annunciatori del perdono e della misericordia che a tutti sono donati nel nome di Gesù, preghiamo
• Per i governanti, perché sappiano sostenere l’esigenza di elevazione culturale e spirituale che ogni persona porta dentro di sé come dono del Creatore, preghiamo
• Per tutti coloro che soffrono e sono tristi: la presenza di credenti in Gesù doni loro occasioni di reale sollievo e speranza, preghiamo
• Per tutti noi, che oggi celebriamo la Risurrezione di Gesù e lo riceviamo vivo nell’Eucaristia, perché la comunione sperimentata porti frutti di carità per i fratelli che incontreremo, preghiamo.
• Per il Papa, i Vescovi, i sacerdoti, perché come Pietro siano coraggiosi annunciatori del perdono e della misericordia che a tutti sono donati nel nome di Gesù, preghiamo
• Per i governanti, perché sappiano sostenere l’esigenza di elevazione culturale e spirituale che ogni persona porta dentro di sé come dono del Creatore, preghiamo
• Per tutti coloro che soffrono e sono tristi: la presenza di credenti in Gesù doni loro occasioni di reale sollievo e speranza, preghiamo
• Per tutti noi, che oggi celebriamo la Risurrezione di Gesù e lo riceviamo vivo nell’Eucaristia, perché la comunione sperimentata porti frutti di carità per i fratelli che incontreremo, preghiamo.
Dialogo eucaristico
O Gesù Eucaristia, sei vivo e vero in noi: ti ringraziamo! La tua presenza in mezzo a noi, Pane vivo, ci colma di gioia, gioia piena: dacci Tu la forza di saperti scegliere ogni giorno per accoglierti in noi e poi condividere con i fratelli la tua vita.
O Gesù Eucaristia, sei vivo e vero in noi: ti ringraziamo! La tua presenza in mezzo a noi, Pane vivo, ci colma di gioia, gioia piena: dacci Tu la forza di saperti scegliere ogni giorno per accoglierti in noi e poi condividere con i fratelli la tua vita.
Idea guida
Annunciamo ai fratelli che Gesù è vivo in mezzo a noi ed è la nostra forza.
Annunciamo ai fratelli che Gesù è vivo in mezzo a noi ed è la nostra forza.
Animazione liturgica preparata da
don Giovanni Deiana, biblista, Maria Francesca Ragusa e Annalisa Villanova
don Giovanni Deiana, biblista, Maria Francesca Ragusa e Annalisa Villanova
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