Continuiamo a proporre testi di riflessione per sostenere la crescita personale e l’animazione di incontri comunitari.
“Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi“. (At 2, 1-4)
Quali dovrebbero essere le caratteristiche del santo di oggi? Ciascuno di noi è chiamato ad essere tra questi; accostiamoci dunque a questo studio liberi dalla tentazione di proiettare tali caratteristiche al di fuori di noi e, senza pensare quindi di cercare le caratteristiche stesse in altri, decisi a viverle sulla nostra pelle, sulla nostra carne, nel nostro tempo, nel nostro spazio, per cui ciascuno deve dire: io devo essere il santo di oggi. Quale dunque il santo di oggi? In primo luogo un uomo aperto, che abbia la capacità di cogliere il pullulare di bene, di ansie, di attese, di speranze, che sappia cogliere nei movimenti che attorno nascono, fioriscono e forse muoiono, la voce implorante dello Spirito, una creatura, cioè, aperta a tutte le suggestioni dello Spirito. Non è possibile rinchiudersi nei vari schematismi, ma è necessario avere l’ampiezza del cuore di Cristo e di Paolo nella piena fedeltà alla Chiesa, ma con l’ampiezza della chiesa stessa. Il santo moderno, quindi, deve avere un senso di ampiezza e di percezione dei valori positivi anche tra le realtà negative con il senso di ottimismo che nasce appunto dalla certezza che è lo Spirito che agisce, non dimenticando che anche la maturazione del mondo verso alcuni ideali, cui si è già accennato prima, è opera dello Spirito: è lo Spirito che agisce nel mondo, senza che questo ne abbia la percezione, spingendolo verso Cristo. Di qui la necessità di saper valorizzare gli aspetti positivi di un mondo che resiste allo Spirito.
(La santità, Guglielmo Giaquinta)
Una riflessione a parte merita l’apertura al domani e alla invasione dello Spirito, atteggiamento, questo, che ha caratterizzato i profeti, persone aperte allo Spirito e protese verso il domani. Così dobbiamo essere noi: tesi al domani ed alla invasione dello Spirito, attenti alle sue spinte, non ripiegati su noi stessi, disponibili, man mano che la Chiesa dilata i suoi orizzonti, a seguire tali aperture.
(L’alleanza, Guglielmo Giaquinta)
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