Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani

21 gennaio 2019


Quarto giorno
Contentatevi di quel che avete

[1] Continuate a volervi bene, come fratelli.
[2] Non dimenticate di ospitare volentieri chi viene da voi. Ci furono alcuni che, facendo così, senza saperlo ospitarono degli angeli.
[3] Ricordatevi di quelli che sono in prigione, come se foste anche voi prigionieri con loro. Ricordate quelli che sono maltrattati, perché anche voi siete esseri umani.
[4] Il matrimonio sia rispettato da tutti, e gli sposi siano fedeli. Perché Dio condannerà chi commette adulterio o altre immoralità.
[5] La vostra vita non sia dominata dal desiderio dei soldi. Contentatevi di quel che avete, perché Dio stesso ha detto nella Bibbia:
Non ti lascerò,
non ti abbandonerò mai.
(Ebrei 13, 1-5)


[25] Perciò io vi dico: non preoccupatevi troppo del mangiare e del bere che vi servono per vivere, o dei vestiti che vi servono per coprirvi. Non è forse vero che la vita è più importante del cibo e il corpo è più importante del vestito?
[26] Guardate gli uccelli del cielo: essi non seminano, non raccolgono e non mettono il raccolto nei granai. Eppure il Padre vostro che è in cielo li nutre! Ebbene, voi non valete forse più di loro?
[27] E chi di voi con tutte le sue preoccupazioni può vivere un giorno più di quel che è stabilito?
[28] Anche per i vestiti, perché vi preoccupate tanto? Guardate come crescono i fiori dei campi: non lavorano, non si fanno vestiti.
[29] Eppure vi assicuro che nemmeno Salomone, con tutta la sua ricchezza, ha mai avuto un vestito così bello!
[30] Se dunque Dio rende così belli i fiori dei campi che oggi ci sono e il giorno dopo vengono bruciati, a maggior ragione procurerà un vestito a voi, gente di poca fede!
[31] Dunque, non state a preoccuparvi troppo, dicendo: ‘Che cosa mangeremo?, che cosa berremo?, come ci vestiremo?’.
[32] Sono gli altri, quelli che non conoscono Dio, a cercare sempre tutte queste cose. Il Padre vostro che è in cielo sa che avete bisogno di tutte queste cose.
[33] ‘Voi invece cercate prima il regno di Dio e fate la sua volontà: tutto il resto Dio ve lo darà in più.
[34] Perciò, non preoccupatevi troppo per il domani: ci pensa lui, il domani, a portare altre pene. Per ogni giorno basta la sua pena.
(Matteo 6, 25-34)


Commento
L’autore della Lettera agli Ebrei mette in guardia dall’eccessivo amore per il denaro e per i beni materiali. A fronte della nostra tendenza a pensare che non abbiamo mai abbastanza, il brano ci rammenta la provvidenza di Dio e ci assicura che Dio non abbandona mai il creato. Con la fecondità della terra, dei fiumi e dei mari, la bontà di Dio ha provveduto cibo in abbondanza e acqua salubre per far vivere tutti gli esseri viventi; eppure, molte persone sono ancora prive dei beni primari. La debolezza umana e l’avidità portano spesso alla corruzione, all’ingiustizia, alla povertà e alla fame. Può nascere la tentazione di accumulare denaro, cibo e risorse naturali per noi stessi, la nostra nazione o il nostro gruppo etnico, invece che prenderci cura degli altri e condividere con loro i nostri beni.
Eppure, Gesù ci insegna che i beni materiali non devono costituire il nostro maggiore polo di interesse. Dovremmo, invece, anzitutto cercare il regno di Dio e i suoi valori, avendo fiducia che il nostro Padre celeste si prenderà cura di noi. Recentemente in Indonesia alcune chiese hanno provveduto a sostenere in vario modo –finanziario, umano, educativo– alcune piccole chiese in zone rurali. In questo semplice e piccolo esempio di amore vicendevole, esse dimostrano l’unità tra i cristiani, che è il dono di Dio alla sua Chiesa. Vivere in semplicità, non preoccupandoci di mettere da parte il denaro oltre la nostra necessità, o di accumulare risorse per il futuro, può renderci capaci di fare della terra, nostra casa comune, un luogo più giusto.


Preghiera
O Dio compassionevole,
Ti ringraziamo per l’abbondanza dei tuoi doni.
Concedici la grazia di accogliere tutte le benedizioni
in semplicità e con umile gratitudine.
Rendici capaci di accontentarci e rendici pronti
a condividere con coloro che sono nel bisogno,
così che ciascuno possa sperimentare
l’unità dell’amore che sgorga da te,
nostro Dio Uno e Trino
che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

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