La Novena di Natale è un momento di preghiera familiare e comunitario. Quest’anno ci lasceremo guidare da modelli e figure che sono state protagoniste della straordinaria vicenda della venuta di Gesù nel mondo, e ancora ci aiutano a saper riconoscere il volto di Dio nella storia
“IL POPOLO CHE CAMMINAVA NELLE TENEBRE VIDE UNA GRANDE LUCE; SU COLORO CHE ABITAVANO IN TERRA TENEBROSA, UNA LUCE RIFULSE” (Is 9, 1)
I PASTORI
Avviciniamoci a Dio che si fa vicino, fermiamoci a guardare il presepe, immaginiamo la nascita di Gesù: la luce e la pace, la somma povertà e il rifiuto. Entriamo nel vero Natale con i pastori, portiamo a Gesù quello che siamo, le nostre emarginazioni, le nostre ferite non guarite, i nostri peccati.
(Papa Francesco)
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori.
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori.
(Lc. 2, 8-18)
Il Natale è festa di gioia. Il mondo ha bisogno di gioia … Il nostro radicalismo di amore deve riuscire a gettare dentro questo mondo la gioia che nasce dalla pienezza di Cristo, dalla certezza che Lui ha risolto tutti i problemi e risolverà anche i nostri! (G. Giaquinta)
Dio si prende cura di te, affidati a Lui! La gioia nasce nel cuore quando ci si sente amati. Dona a chi ti è accanto questa gioia.
Momento di silenzio
Vieni Spirito Santo, vieni e preparaci il cuore alla venuta di Gesù.
Allontana le tenebre che oscurano il nostro cammino.
Schiaccia il peccato e ogni forma di mediocrità e indifferenza.
Rallegraci con la buona notizia del Verbo che viene ad abitare in mezzo a noi.
Riempici di grazia e fai nascere il “Sole che sorge” e non tramonta mai.
Vieni Spirito Santo, vieni dentro di noi
e donaci il SI che spalanca le porte al Dio incarnato
che regala un’umanità nuova e redenta
perché amata da sempre e per l’eternità. (M.F.)
Allontana le tenebre che oscurano il nostro cammino.
Schiaccia il peccato e ogni forma di mediocrità e indifferenza.
Rallegraci con la buona notizia del Verbo che viene ad abitare in mezzo a noi.
Riempici di grazia e fai nascere il “Sole che sorge” e non tramonta mai.
Vieni Spirito Santo, vieni dentro di noi
e donaci il SI che spalanca le porte al Dio incarnato
che regala un’umanità nuova e redenta
perché amata da sempre e per l’eternità. (M.F.)
O Cuore Immacolato di Maria, vivo modello di santità,
dona la fiducia di diventare santi.
dona la fiducia di diventare santi.
sussidio preparato da Mirella Scalia
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