Con la preghiera dei misteri gloriosi del Rosario vogliamo ripercorrere le tappe della nostra speranza cristiana. Luce al nostro cammino sarà la Parola di Dio, accompagnata dagli scritti del Servo di Dio G. Giaquinta e dai versi poetici di Alda Merini. Nella nostra preghiera, espressione di fede e di amore, vogliamo già ora celebrare la speranza di vivere un giorno la pienezza della beatitudine che è soprattutto comunione trinitaria, con Maria, Madre della Speranza, e i Santi, nostri fratelli.
1° Mistero – La Risurrezione di Gesù (Lc 24, 5b-7)
Lenta la morte come un lago pieno di sogni. Ma Dio vede al di là delle pietre, vede al di là dei sepolcri. E come non conosco le pietre dell’universo? Allungo la mano e sollevo tutto il Calvario, in uno spasimo di luce. (A. Merini)
Ecco i temi fondamentali della speranza quale Gesù ce la presenta: in primo luogo una vita nuova, una vita che ci inserisce in Lui, che ci riscatta dal peccato. Gesù dice: Chi mangia la mia Carne, chi beve il mio Sangue avrà la vita eterna; e ripete: Chi crede in me avrà la vita eterna. Quindi la speranza che Cristo ci insegna è la speranza di una vita eterna, non più di una patria terrena. In questo mondo abbiamo un’altra speranza; la speranza, cioè, di quella luce che viene proiettata dalla vita dell’aldilà, di quella luce che nasce da Colui che ci attende, il Padre. (G. Giaquinta)
2° Mistero – L’ascensione di Gesù (At 1, 10-11)
Lui ha talmente amato che non è riuscito ad abbandonare i suoi discepoli neanche dopo morto: è tornato qui, a farsi vedere che era vivo prima e dopo il sogno. (A. Merini)
Vado a prepararvi il posto (Gv 14, 2). Ecco l’ultima direzione di speranza. Vedete come è molteplice questo insegnamento di speranza da parte di Gesù: queste sono le direttive nuove della speranza che Lui ci presenta. Voi direte: fondandoci su che cosa noi possiamo avere questa speranza? In tutte le circostanze della vita, ecco una direttiva di speranza dolcissima: Non vi lascerò soli. Io vado e torno e sarò sempre con voi; dove due o tre sono riuniti nel mio nome là io sono presente (Gv 16, 27; Mt 18, 20). La speranza che Cristo è presente tra di noi, è presente nella Eucaristia, nella preghiera, nella carità. (G. Giaquinta)
3° Mistero – Gesù manda lo Spirito Santo a Maria e agli Apostoli (At 2, 1-4)
Maria la grande ascoltatrice, la grande amatrice, la grande persona che seppe unire in sé le tre voci della Trinità. (A. Merini)
Il miracolo della Pentecoste è trasformante. Lo Spirito Santo dà in primo luogo il coraggio a quelle persone che, seppur in attesa del mondo nuovo e fiduciose nella parola del Cristo risorto, stavano ancora ben chiuse nel Cenacolo. Ricevuto lo Spirito, che viene con la violenza dell’amore, essi spalancano le porte, cominciano a parlare pubblicamente, e in virtù della fortezza ricevuta possono non solo affrontare i Giudei ma avere anche il coraggio di parlare a tutti, di evangelizzare, di annunciare il comandamento nuovo e il messaggio di Cristo e di dire a quanti Lo hanno rinnegato, di convertirsi. È solo dopo la Pentecoste, che la Chiesa, invasa dallo Spirito, diventa realtà evangelizzante. (G. Giaquinta)
4° Mistero – L’assunzione di Maria al Cielo (Ap 12, 1-2)
Maria vuol dire transito, ascolto, piede lieve e veloce, ala che purifica il tempo. Maria vuol dire una cosa che vola e si perde nel cielo. (A. Merini)
Abbiamo bisogno di chi ci indichi e ci assicuri quale sia il termine di tale nostro cammino. Quale sarà il domani definitivo? Maria con il suo esempio non solo ci indica la strada, ma anche la meta: è veramente la causa della nostra speranza. Perché tutta la vita di Maria, impregnata di fede e speranza, è una graduale preparazione a quella che un giorno diventa la vita dell’eternità. (G. Giaquinta)
5° Mistero – Maria è incoronata Regina del Cielo e della Terra (Ap 12, 12)
Sei la povertà e la ricchezza, il sogno e la contraddizione, la volontà di Dio e la volontà dell’uomo, che tu educhi alla contemplazione. Il dolore è la tua casa, è la casa del mondo, eppure tu sei la regina degli angeli, la regina nostra, la regina di tutti i tempi. (A. Merini)
Noi ti invochiamo Santa Maria, madre di Dio, madre nostra e a te ci rivolgiamo bisognosi, mendicanti: prega per noi, tu che sei la grandezza, tu che, come dicevano i nostri antichi, sei la onnipotenza supplice, tu che puoi tutto sul cuore di Dio, ricordati che siamo figli tuoi! Sii tu dunque per noi fonte di speranza, fonte di certezza, oggi, in questo nostro esilio terreno e domani, nell’eternità. (G. Giaquinta)
Sussidio preparato da Alessandra Privitera
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