Buon anno a tutti i lettori di Aggancio! Benvenuto anno 2018!
Ogni anno è un dono da accogliere, custodire e fruttificare. È un nuovo capitolo della nostra vita e la liturgia ci aiuta ad iniziare questo nuovo anno con la festività di Maria SS. Madre di Dio e giornata mondiale per la pace del 1 gennaio. Anche noi, come i pastori, siamo chiamati a “tornare” glorificando e lodando Dio per tutto quello che abbiamo udito e visto!
Il primo novembre dello scorso anno tutto il Movimento ha iniziato il cammino all’insegna del nuovo anno sociale che ha come tema “la mistica della fraternità” disperdendosi in varie piazze d’Italia per incontrare uomini, donne, giovani e bambini di questo tempo e ricordare a tutti il senso della festività di Tutti i Santi e condividere il sogno di un mondo rinnovato dall’amore. Questo sogno continua in questo nuovo anno, con più vigore e con più forza, affinché la universale chiamata alla santità e alla fraternità siano annunciate e condivise con audacia e coraggio.
Se si sogna da soli rimane solo un sogno ma se si sogna insieme è la realtà che comincia! In questo ci aiutano i testi pubblicati in questo numero della rivista di gennaio e febbraio 2018.
Papa Francesco sottolinea che “noi siamo stati creati per amare ed essere amati” e che Dio, Amore, ci ha creati per renderci partecipi della sua vita, per essere amati da lui e per amarlo e per amare con lui tutte le altre persone. Questo il sogno di Dio per l’uomo.
Il Servo di Dio Guglielmo Giaquinta ci parla di Gesù Fratello Universale e ci dice che “non possiamo amare Dio se prima non ci saremo scoperti fratelli. Solo Cristo può insegnarci questo. Si tratta di credere che il mio fratello è realmente tale in Cristo e che io devo amarlo con la stessa passione con cui amo Gesù.
Rileggendo i testi della Evangelii Gaudium (n. 92) è importante evidenziare quanto Papa Francesco sottolinea e cioè che l’unione con Dio avviene mediante l’incontro “concreto”, “corporeo” con l’altro, scardinando così le logiche egoistiche che spesso caratterizzano i nostri stili di vita: “lì sta la vera guarigione, dal momento che il modo di relazionarci con gli altri che realmente ci risana invece di farci ammalare, una fraternità mistica, contemplativa, che sa guardare alla grandezza sacra del prossimo, che sa scoprire Dio in ogni essere umano”. È questo il primo tassello per porre le basi di un sogno da realizzare: un mondo rinnovato dall’amore!
Del secondo tassello parla l’articolo su “la mistica della fraternità secondo gli Atti degli Apostoli”. L’approfondimento ci suggerisce una visione nuova da vivere nelle nostre comunità e nelle nostre parrocchie per questo nuovo anno. L’esperienza delle prime comunità narrata negli Atti può diventare la nostra esperienza: “lo spirito Santo provoca la nascita di una comunità che non mira a soddisfare i bisogni religiosi individuali ma organizza un vivere insieme che testimonia una salvezza condivisa. Il Vangelo crea una qualità di vita in cui la grazia ricevuta si esprime in attenzione ai bisogni degli altri e in condivisione delle risorse”. Una comunità che si nutre tuttavia, secondo gli insegnamenti di Luca Evangelista, dell’insegnamento degli Apostoli, della comunione, della frazione del pane e della preghiera.
Un terzo tassello lo possiamo individuare nel concetto di solidarietà che ci suggerisce Papa Francesco (discorso del 30 ottobre 2017 alla conferenza sul Diritto Internazionale umanitario). Di fronte alle tante notizie di guerre, di omicidi, di furti e altro ancora “la diffusione di queste notizie può comportare una certa saturazione che anestetizza, e, in qualche misura, relativizza la gravità dei problemi, così che risulta più difficile muoversi a compassione e aprire la propria coscienza in senso solidale. Perché ciò avvenga è necessaria una conversione dei cuori, un’apertura a Dio e al prossimo, che spinga le persone a superare l’indifferenza e a vivere la solidarietà, come virtù morale e atteggiamento sociale, dalla quale può scaturire un impegno in favore dell’umanità sofferente”.
“Fare la scelta di Cristo e della santità, oggi, è impegno ad essere persone intere, calate nel mondo per portarvi il soffio del Vangelo, per prendere sulle spalle la responsabilità di situazioni difficili, per costruire la fraternità universale, un mondo nuovo” (Papa Francesco, 1 novembre 2017).
Non lasciamoci rubare questo sogno!
Loretta Angelini