Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Lc 24, 15
Accanto a chi è tuo fratello perché nato da una stessa carne, c’è un numero infinito di uomini che sono, essi pure, tuoi fratelli. Molti hanno fame: non li ignorare; ammalati: non li abbandonare; bisognosi di una casa che non sia capanna o tugurio o anche il freddo di un cielo stellato o piovoso: fai qualcosa per essi.Tanti piccoli potrebbero, istruiti e curati, guardare sereni al domani se tutti gli uomini li sentissero figli e fratelli.Guglielmo Giaquinta, Fraternità |
Quanto bene ci fa vedere Gesù vicino a tutti! Se parlava con qualcuno, guardava i suoi occhi con una profonda attenzione piena d’amore: «Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò» (Mc 10, 21). Lo vediamo aperto all’incontro quando si avvicina al cieco lungo la strada (cfr Mc 10, 46-52) e quando mangia e beve con i peccatori (cfr Mc ), senza curarsi che lo trattino da mangione e beone (cfr Mt 11, 19)… Affascinati da tale modello, vogliamo inserirci a fondo nella società, condividiamo la vita con tutti, ascoltiamo le loro preoccupazioni, collaboriamo materialmente e spiritualmente nelle loro necessità, ci rallegriamo con coloro che sono nella gioia, piangiamo con quelli che piangono e ci impegniamo nella costruzione di un mondo nuovo, gomito a gomito con gli altri. Ma non come un obbligo, non come un peso che ci esaurisce, ma come una scelta personale che ci riempie di gioia e ci conferisce identità. Papa Francesco, E.G. 269
Ogni giorno
¥ Ripetiamo a noi stessi l’impegno di vivere ‘accanto’ senza escludere nessuno ¥ Ricerchiamo e accogliamo con attenzione e amore le persone che ci vivono vicino ¥ Guardiamo coloro che vivono accanto a noi e li riconosciamo doni di Dio per noi ¥ Coltiviamo libertà e gioia nell’essere ‘accanto’ come veri fratelli. |