Guida Quaresima, tempo di deserto e di silenzio. Solitamente si descrive il deserto come un luogo inospitale, spopolato, abbandonato, sterile, arido. Eppure la luce che illumina le dune incanta il nostro sguardo e illumina il vuoto silenzioso e sconfinato che si presenta ai nostri occhi. Sì, perché il deserto evoca il silenzio, e il silenzio richiama la presenza dell’infinito e la voce di Dio.
Sac. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Ass. Amen.
Guida preghiamo a cori alterni
Vieni, Spirito Santo, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto.
O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa.
Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato.
Dona ai tuoi fedeli, che solo in te confidano, i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Amen.
Canto di esposizione e adorazione silenziosa
Ti condurrò nel deserto e parlerò al tuo cuore (Os 2, 16)
Sol. Facciamo silenzio prima di ascoltare la Parola, perché i pensieri siano già rivolti alla Parola.
Facciamo silenzio dopo l’ascolto della Parola, perché questa ci parla ancora, perché viva e dimori in noi.
Facciamo silenzio la mattina, perché Dio deve avere la prima parola, facciamo silenzio prima di coricarci, perché l’ultima parola appartiene a Dio.
Facciamo silenzio non per amore del silenzio, ma per amore della Parola.
(Dietrich Bonhoeffer)
Guida Gesù è il modello perfetto dell’orante. Colui che anche nella prova più drammatica prega incessantemente il Padre, si affida a Lui, compiendo la sua volontà. Il suo esempio infonda in noi il desiderio di essere vigilanti e perseveranti nella preghiera per poter superare le prove della vita e ci dia la capacità del discernimento per accettare con umiltà le sofferenze quotidiane alla luce della Parola di Dio.
1 Lett. Dal Vangelo di Luca 6, 5-6 ; 12-13
… per pregare nel silenzio
I luoghi del silenzio
Sono luoghi fisici (deserto, montagna, camera, porta chiusa) ma non solo.
Sono luoghi che ci portano lontano da tutto e da tutti, abbandonati soltanto a noi stessi e in compagnia di Dio per aprirgli il cuore, per rilassare le membra, per confidare a lui i nostri pensieri e la nostra mente vagabonda, per confrontare la nostra intelligenza limitata e precaria con la sua intelligenza infinita e onnisciente, per ottenere la ricompensa riservataci da Gesù (Lc 6, 13).
Lasciamoci guidare da S. Giovanni della Croce che nella preghiera, qui riportata, ci presenta il rapporto che esiste tra il silenzio e le virtù e ci indica come farne tesoro nella nostra vita.
Preghiamo alternandoci con il solista:
Sol. Il Silenzio è mitezza:
Quando non rispondi alle offese
quando non reclami i tuoi diritti
quando lasci a Dio la difesa del tuo onore.
Ass. Il Silenzio è magnanimità:
quando non riveli le colpe ai fratelli
quando perdoni senza indagare nel passato
quando invece di condannare intercedi
Il Silenzio è pazienza:
quando soffri senza lamentarti
quando non cerchi consolazioni fuori di Dio
quando non intervieni,
ma attendi che il seme germogli
Il Silenzio è umiltà:
quando taci per lasciare emergere i fratelli
quando non chiedi plauso e riconoscimenti
quando lasci che il tuo agire possa essere male interpretato
quando dai ad altri il merito e la gloria dell’impresa
Il Silenzio è fede:
quando taci perché è Lui che agisce
quando rinunci alle voci del mondo
per stare alla sua presenza
quando non cerchi comprensione
perché ti basta essere capito e usato da Lui
Il Silenzio è saggezza:
quando ricorderai che dovremo rendere conto
di ogni parola inutile
quando ricorderai che il diavolo è sempre in attesa
di una tua parola imprudente per nuocere e uccidere
Infine il Silenzio è adorazione:
quando abbracci la croce,
senza chiedere il perché
nell’intima certezza
che questa è l’unica via giusta.
Adorazione silenziosa
Canto
1 Lett. Dal Vangelo secondo Luca 22, 39-46
2 Lett. Che cosa fa Gesù in quel mistero delle notti del dolore? Prega. Che cosa dobbiamo fare noi nei momenti in cui partecipiamo al mistero della notte di Gesù? Pregare. La preghiera di Gesù è una preghiera lunga e solo in quella preghiera lunga Egli trova la forza di accettare il calice. La prima agonia è caratterizzata dall’accettazione della volontà del Padre: non sia fatta la mia ma la tua volontà. La seconda agonia termina con un’adesione anch’essa incondizionata alla volontà del Padre: consummatum est. È necessario pregare a lungo; se c’è un momento in cui più dobbiamo pregare è quello della difficoltà, quello nel quale siamo tentati di non pregare. (G. Giaquinta, La preghiera)
Guida Signore Gesù, siamo qui raccolti davanti a te, Tu sei il Figlio di Dio fatto uomo, da noi crocifisso e dal Padre risuscitato. Preghiamo insieme e diciamo Gesù, grazie per la tua presenza
Tu sei la via, la verità e la vita, tu solo hai parole di vita eterna;
Tu sei l’unico fondamento della nostra salvezza e l’unico nome da invocare per avere speranza;
Tu sei L’immagine del Padre e il datore dello Spirito, Tu sei l’amore venuto a salvarci;
Ti adoriamo, Signore, ti amiamo con tutto il cuore e proclamiamo che il tuo nome è al di sopra di ogni altro nome;
Invocazioni spontanee …;
Guida Da soli, senza il tuo aiuto, Signore, non siamo capaci di pregare, siamo limitati, incompleti. Dice Filippo a Gesù: “Signore, mostraci il Padre e ci basta” (Gv 14, 8). Allora volgiamo lo sguardo verso l’alto e invochiamo il Padre.
Padre nostro…
Benedizione e canto di reposizione
O Cuore Immacolato di Maria, vivo modello di ogni santità, dona tu la fiducia di diventare santi.