Preghiamo insieme Signore, donaci di conoscere e lasciarci coinvolgere dalla tua storia. La via della Croce ci faccia sperimentare il tuo amore, ci doni di camminare seguendo le tue orme e ci conceda la certezza dell’eternità che fin da ora si può assaporare.
Donaci un cuore pronto a scegliere la VITA, a seguire la VIA, a custodire la VERITA’. E cosi sia
PRIMA STAZIONE: GESU’ E’ CONDANNATO A MORTE
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Allora il sommo sacerdote gli disse: “Ti scongiuro, per il Dio vivente, di dirci se sei tu il Cristo, il Figlio di Dio”. “Tu l’hai detto – gli rispose Gesù -; anzi io vi dico: d’ora innanzi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire sulle nubi del cielo “. Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: “Ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare?”. E quelli risposero: “È reo di morte!”. Allora gli sputarono in faccia e lo percossero; altri lo schiaffeggiarono. Mt 26,63-68
Padre, nel Getsemani ho pregato con tristezza e angoscia. I miei discepoli dormivano mentre io parlavo al tuo cuore: “Padre, se è possibile allontana da me questo calice”. Poi è arrivato Giuda, l’amico che mi ha tradito e adesso i sommi sacerdoti che mi accusano. Troppa violenza in nome di Dio, troppe guerre hanno bisogno della mia carica di amore, della mia offerta. La salvezza è la luce che attraverserà il mondo abitato dalle tenebre, dall’ingiustizia, dall’indifferenza, dalla poca umanità. Dove sono i cristiani? Dove sono i figli di Dio? Dove sono gli operatori di pace? “Padre, ecco io vengo, per fare la tua volontà”.
Ripetiamo: Gesù, rendi il mio cuore simile al tuo
- Quando siamo abitati da presunzione e indifferenza
- Quando non viviamo quello che professiamo
- Quando le nostre giornate trascorrono senza preghiera e servizio ai fratelli
SECONDA STAZIONE: GESU’ PRENDE LA CROCE
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la truppa. Lo spogliarono, gli fecero indossare un mantello scarlatto, intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra. Poi, inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano: “Salve, re dei Giudei!”. Sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo deriso, lo spogliarono del mantello e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero via per crocifiggerlo. Mt 27,27-31
Gli uomini che mi conducono fuori per crocifiggermi hanno perso la loro somiglianza con Dio. Il Dio dell’amore è stato tagliato fuori dalle loro parole, dai loro gesti, dal loro cuore. L’Amore non è amato, riconosciuto, accolto. Crocifiggono il Sommo Bene, Colui che non si è stancato di guarire, di perdonare, di pronunciare parole che sanno di novità di vita, di Cielo, di infinita tenerezza. Crocifiggono Colui che ha benedetto e accarezzato e ha presentato al mondo il volto del Padre provvidente e misericordioso.
Ripetiamo: Gesù, tu che hai rivelato il Padre, perdonaci
- Quando non ci comportiamo da figli
- Quando i nostri gesti non riflettono l’amore
- Quando presentiamo un Dio diverso da come egli è
TERZA STAZIONE: GESU’ CADE LA PRIMA VOLTA
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Salvami, o Dio. Affondo nel fango e non ho sostegno. Più numerosi dei capelli del mio capo sono coloro che mi odiano senza ragione. Salmo 68,2.5
Nella mia prima caduta incontro una terra arida, priva della bellezza dei fiori, sembra che tutto parli di morte, è sotterrato l’amore, i talenti sono affossati, i colori della vita annientati, l’umanità ha abbruttito la terra: dove sei uomo? Dove ti nascondi? Perché operi il male? Terra ritorna a germogliare e sii abitazione per tutti, nella diversità delle religioni, della razza e della cultura. Abbattiamo i confini, i muri. Terra sii di tutti e da tutti sii amata e rispettata.
Ripetiamo: Gesù, donaci di vivere da fratelli
- Perché abbiamo a cuore le nostre città e i suoi abitanti
- Perché crediamo nell’unità nella diversità
- Perché possiamo mettere a servizio i talenti che tu ci hai donato
QUARTA STAZIONE: GESU’ INCONTRA SUA MADRE
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: “Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori. Lc 2,34-35
Il mio passo è lento, debole, la croce è pesante e il mio animo è colmo di dolore. Madre, tu che custodisci ogni cosa nel tuo cuore, a te consegno questa umanità così disorientata e confusa, così immersa nella realtà stordita dal frastuono e dalla fretta di raggiungere chissà cosa. Umanità dimentica dell’Infinito, del Mistero, del Cielo. Tu che custodisci e ami i tuoi figli, sii maestra delle cose grandi, quelle che danno senso e orientamento alla vita, sii maestra di amore, delle cose importanti e necessarie, sii compagna di viaggio di chi, come i piccoli, hanno tutto da imparare e da scoprire.
- Per i giovani che non credono nel futuro… Ave Maria….
- Per i genitori che non sanno educare i figli… Ave Maria…
- Per gli anziani che hanno smarrito la saggezza … Ave Maria…
QUINTA STAZIONE: GESU’ E’ AIUTATO DA SIMONE DI CIRENE
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
entre uscivano, incontrarono un uomo di Cirène, chiamato Simone, e lo costrinsero a prender su la croce di lui.
Mt 27,32
Chi cammina incontra i volti degli uomini, volti stanchi, arrabbiati, delusi, ma anche volti sorridenti, gioiosi, innamorati. Nel mio andare verso la Croce tanti volti mi hanno trafitto il cuore con il loro odio, con il rifiuto, con il loro gridare la legge di Dio ma non vivere il comandamento dell’amore. Nel mio cammino incontro Simone, un volto amico che aiuta Dio a portare la croce, un volto che parla di fraternità, quella che sogno da sempre per i popoli e per tutte le comunità che prenderanno vita dopo la mia resurrezione.
Ripetiamo: Gesù, amico degli uomini, ascoltaci
- Quando il nostro cuore fa fatica a farci entrare tutti
- Quando c’è solitudine ed emarginazione
- Dove c’è disoccupazione e povertà
SESTA STAZIONE: LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO DI GESU’
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori, le mie guance a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto svergognato, per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare confuso. Is 50,6-7
A questa umanità ferita ho promesso che asciugherò ogni lacrima, che le sofferenze scompariranno, che i martiri abiteranno il Cielo. A me, che cammino sotto il peso della croce che schiaccia e con il peso del dolore perché non mi hanno accolto, è dato di essere consolato da una donna che asciuga il mio volto, le mie lacrime, il mio sangue. Questa umanità è attraversata da persone che scrivono fatti di Vangelo, che testimoniamo l’amore, che non hanno paura o imbarazzo ad essere tenera carezza per i fratelli.
Ripetiamo: Gesù, donaci di essere consolazione per tutti
- Fa che riconosciamo il dolore nascosto
- Fa che apriamo le porte dell’ospitalità
- Fa che siamo vicini ai piccoli e agli indifesi
SETTIMA STAZIONE: GESU’ CADE LA SECONDA VOLTA
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti. Is 53,4-6
Nella seconda caduta trovo una terra che non sa più guardare il Cielo, incapace di chiedere aiuto a chi è provvidenza, una terra abitata da uomini che non la curano e non la custodiscono, eppure è il loro tesoro. Terra inquinata, terra cosparsa, inzuppata del sangue di creature uccise senza un perché. Terra che con il mio passaggio benedico e prego affinché ritorni ad essere feconda, bella, pulita, luogo di vita e non di morte.
Ripetiamo: Gesù guariscici
- Quando non rispettiamo i tuoi doni
- Quando non custodiamo il creato
- Quando non trattiamo gli altri come fratelli
OTTAVA STAZIONE: GESU’ INCONTRA LE DONNE DI GERUSALEMME
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?».Lc 23,27-28-31
La mia vita terrena è stata caratterizzata da incontri di ogni tipo, da sguardi profondi. Ho amato ogni persona che mi si è posta innanzi, alcuni si nascondevano e alzavo lo sguardo e li chiamavo, altri si confondevano nella notte, ma il mio cuore li scopriva, altri ancora sono andato a cercarli, perché l’Amore non può stare lontano da chi ama. Ho guarito, benedetto, pregato per ciascuno il Padre. Ma quanta strada ancora hanno da fare gli uomini e le donne per poter essere discepoli secondo il mio cuore! Ho parlato di amore e i miei amici discutevano su chi doveva essere il più grande, ho parlato di servizio e tutti vogliono comandare, ho parlato di verità e molti abbracciano la menzogna, ho parlato di donazione totale e si è più propensi a ricevere che a dare. “Padre, perdona loro perché ancora non hanno compreso cosa sia veramente l’Amore”.
Ripetiamo: Insegnaci Gesù
- A seguire la tua strada
- A essere coerenti sempre
- A donarci instancabilmente
NONA STAZIONE: GESU’ CADE LA TERZA VOLTA
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua posterità? Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, per la colpa del mio popolo fu percosso a morte. Is 53,7-8
Nella terza caduta mi imbatto con una terra martoriata, che ha crepe che ricordano le cisterne screpolate, terra frantumata, terra inondata di peccato e non di acqua viva, terra incapace di produrre nutrimento per l’uomo ma soltanto veleno, perché innestata nell’odio tra le nazioni, circondata di fili spinati e muri che ricordano prigioni. L’uomo vuole possedere la terra, la vuole conquistare, ma la terra è di Dio, è di tutti. Uomo, di questa terra, non ti sentire mai padrone ma servo, sii tralcio attaccato alla vite, albero buono che porta frutto e dona benessere a tutti.
Ripetiamo: Benedici la nostra vita Signore
- Quando ci interessiamo dei fratelli
- Quando lavoriamo per il bene comune
- Quando siamo uomini che costruiscono la pace
DECIMA STAZIONE: GESU’ E’ SPOGLIATO DALLE VESTI
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura: Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte. E i soldati fecero proprio così. Gv 19,23-24
Sono venuto nel mondo per ridare dignità all’uomo, per indicargli un orizzonte, una meta, per farlo riflettere sul peccato e proporgli cammini di conversione. Quante volte ho detto: Seguimi! Guarisci! Alzati! Risorgi! Ho dato il mio tempo, le mie energie, la mia parola, la mia instancabile preghiera. Adesso dono tutto di me! Mi spogliano, mi umiliano ancora ma io non torno indietro perché devo salvare l’uomo, più egli è feroce e più cresce in me il desiderio di salvarlo, di rivestirlo di grazia, di dargli la possibilità di chiamare Dio Padre e sperimentare la sua misericordia, e di chiamare me Fratello, Salvatore, e sperimentare la mia amicizia.
Ripetiamo: Donaci di ricominciare sempre Signore
- Quando siamo immersi nel peccato
- Quando siamo delusi e amareggiati
- Quando la sofferenza ci annienta
UNDICESIMA STAZIONE: GESU’ E’ INCHIODATO SULLA CROCE
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Lc 23,33-34.38
Il Figlio di Dio è appeso ad una croce come un malfattore. Fanno male i chiodi che attraversano le mie mani e i miei piedi, fa male la corona di spine che penetra il mio capo. Nessuno può togliermi la vita, sono io che la dono perché l’uomo è fatto per l’Infinito e non può essere schiacciato dal peccato…lo devo liberare, non può essere assorbito da una terra senza Cielo… lo devo far volare, non può essere stordito da parole che non sussurrano Eternità, lo devo istruire: “Vado a prepararvi un posto”. Ti dono la vita perché tu possa godere dell’immortalità.
Ripetiamo: Perdonaci Signore
- Per tutte le volte che siamo stati attaccati alle cose materiali e non abbiamo cercato le cose di lassù
- Per tutte le volte che ci siamo abituati al peccato e non abbiamo chiesto misericordia
- Per tutte le volte che nel bisogno abbiamo perso la fiducia in Te
DODICESIMA STAZIONE: GESU’ MUORE IN CROCE
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito. Gv 19,28-30
Può un Dio che è respiro, onnipotenza, eternità, morire? Ma che Dio è il nostro? E’ un Dio diventato uomo, che è cresciuto come noi, che ha vissuto i nostri stessi sentimenti ma non ha conosciuto l’odio, il rancore, l’egoismo. Ha vissuto amando e noi lo abbiamo ucciso. Troppo buono per noi, troppo giusto, altruista. Molto diverso da come ce lo aspettavamo. E’ un Dio che non ha tolto la sofferenza, non ha risolto i problemi, non ha cambiato la storia, ma ha dato un senso a tutto ciò che accade, chiamando beatitudine quello che noi rifiutiamo. E’ morto un Dio buono che allarga le braccia, dilata il cuore e ci contiene tutti… giusti e peccatori.
Ripetiamo: Dilata il nostro cuore Signore
- Quando non riusciamo ad accogliere tutti
- Quando non riusciamo a dimenticare i torti subiti
- Quando nel dolore ci chiudiamo e non c’è posto per nessuno.
TREDICESIMA STAZIONE: GESU’ E’ DEPOSTO DALLA CROCE
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato -, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Gv 19,31-34
E’ il momento del silenzio, i miei discepoli si sentono smarriti perché non hanno con loro il Maestro, la Guida, il Pastore. Mia Madre ha il dolore nel cuore, la morte di un figlio stordisce e ti toglie il respiro. Gli scribi e i farisei hanno raggiunto il loro scopo, forse sono in festa, ma anche a loro il Padre ha dato una coscienza. E’ il momento del silenzio, della riflessione, è il momento della verità. Ma che male ha fatto? Perché lo abbiamo ucciso? Perché noi uomini siamo così sbagliati? Invece di essere attratti dal bene ci lasciamo sommergere dal male e uccidiamo Dio. Nel silenzio soltanto una parola possiamo pronunciare: perdonami, perdonaci Signore.
Ripetiamo: Aiutaci a riconoscerti Signore
- Nei fratelli che nessuno guarda
- Nelle piccole e grandi prove della vita
- Nel correre quotidiano, nella fretta e nel frastuono
QUATTORDICESIMA STAZIONE: GESU’ E’ POSTO NEL SEPOLCRO
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. Là dunque, poiché era il giorno della Parasceve dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, posero Gesù. Gv 19,41-42
Poggiano il mio corpo nel sepolcro, tutto è fermo. Il dolore paralizza. Giuda non ha creduto alla misericordia ed ha impiccato la vita, Pietro piange il suo tradimento al suo Signore e Maestro. Tutti scappano… ma dove? Hanno smarrito la via che hanno seguito per tre anni. Non ricordano più le mie parole sulla resurrezione: “distruggete questo tempio e io lo ricostruirò in tre giorni”. “Vado a prepararvi un posto”. “Io sono la risurrezione e la vita”. L’uomo dimentica facilmente io invece ricordo la mia promessa e questo sepolcro si spalancherà e la vita ricomincerà a respirare e sarà un’esplosione di gioia… Dio regala il suo perdono, dona eternità, consegna il suo Spirito per far si che ogni uomo diventi tempio, capolavoro. Non ci saranno più orfani, uomini non amati, esclusi… ci saranno uomini a quali io ho dato la vita perché sono preziosi ai miei occhi e agli occhi del Padre mio che è nei cieli.
Sussidio preparato da Maria Francesca Ragusa