Guida: Ogni vita è vocazione, è storia di una chiamata, di Dio che cerca e dell’uomo che sceglie di seguirlo. I santi, prima di noi, hanno ascoltato questa chiamata e hanno scelto di seguirla, tanti si sono incamminati sulla via della felicità, dell’Amore che dona la vita. Tutto nasce da un incontro che ci cambia, che ci dona la gioia di vivere e di scoprire il progetto che il Signore ha in serbo per ciascuno. Accogliamo Gesù Eucaristia e mettiamoci in ascolto della sua chiamata.
Canto di esposizione
Silenzio di adorazione
Amati dall’eternità
I lett Prima di formarti nel grembo materno ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni. (Ger 1, 5)
II lett Dio è presente in noi e noi siamo presenti in lui, per cui l’atto di
amore di Dio verso di noi diventa un dialogo di amore, il nostro dialogo, il mio dialogo di amore. Possiamo quindi definire la vocazione, la chiamata, come la modulazione, cioè una specificazione del dialogo ininterrotto di Dio con le sue creature, dialogo quanto mai differenziato, variegato, specificato: ciascuno di noi ha il suo dialogo. Dal che segue che noi non dobbiamo cercare il nostro cammino, la nostra strada come un qualche cosa che è al di fuori di noi, bensì scoprire la nostra chiamata, la nostra vocazione che sta dentro di noi, perché noi nasciamo con una personale specifica chiamata che è una vocazione voluta da Dio dall’eternità. (Guglielmo Giaquinta)
Preghiamo a cori alterni il Salmo 139
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri,
mi scruti quando cammino e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie;
la mia parola non è ancora sulla lingua
e tu, Signore, già la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza,
troppo alta, e io non la comprendo.
Dove andare lontano dal tuo spirito,
dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei,
se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell’aurora
per abitare all’estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.
Se dico: “Almeno l’oscurità mi copra
e intorno a me sia la notte”;
nemmeno le tenebre per te sono oscure,
e la notte è chiara come il giorno;
per te le tenebre sono come luce.
Segue un momento prolungato di silenzio
Canto
Perché la vostra gioia sia piena
I lett Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. (Gv 15, 9-10)
II lett I beati e i santi sono stati persone che non hanno cercato ostinatamente la propria felicità, ma semplicemente hanno voluto donarsi, perché sono state raggiunte dalla luce di Cristo. Essi ci indicano così la strada per diventare felici, ci mostrano come si riesce ad essere persone veramente umane. (Benedetto XVI)
Rit. Cantato: Laudate Dominum, laudate Dominum, omnes gentes, alleluia (2 v.)
Un giovane: Essere tristi è segno di te, o Signore, un segno che ci manchi; Dio, fonte della gioia, guida i nostri passi sulla tua via, perché possiamo giungere dove tu ci attendi, e là finalmente cantare solo canti di gioia. (David Maria Turoldo)
Rit.
Una consacrata: Signore Gesù, gioia di chi ti incontra e si mette alla tua sequela, donaci un cuore capace di ascoltare e vedere, capace di scoprire che la gioia, la tua divina, purissima gioia, splende ogni giorno davanti a noi nell’oscuro grigiore del nostro quotidiano. Fa’ che sappiamo riconoscerla e lasciarcene riempire, per effonderla intorno a noi, come in un continuo giorno di festa. (Annamaria Canopi)
Rit.
Una coppia: Dio, nostro Padre, tu hai tanto amato gli uomini da mandare a noi il tuo unico Figlio Gesù, nato dalla Vergine Maria, per salvarci e ricondurci a te… Apri il nostro cuore, affinché sappiamo ricevere Gesù nella gioia, fare sempre ciò che egli ci chiede e vederlo in tutti quelli che hanno bisogno del nostro amore. (S. Giovanni Paolo II)
Rit.
Silenzio e Canto
Gioia di vivere il presente
I lett Confida nel Signore e fa’ il bene; abita la terra e vivi con fede. Cerca la gioia del Signore, esaudirà i desideri del tuo cuore. Manifesta al Signore la tua via, confida in lui: compirà la sua opera; farà brillare come luce la tua giustizia, come il meriggio il tuo diritto. (Sal 37, 3-6)
II lett È vivendo il presente che si possono adempiere bene i doveri di
ogni giorno. È vivendo il presente che le croci diventano sopportabili; è vivendo il presente che si possono cogliere le ispirazioni di Dio, gli impulsi della sua grazia. È vivendo il presente che possiamo costruire fruttuosamente la nostra santità… Si possono fare grandi cose, ma è difficile fare bene tutto; solo nella santità si può farlo. L’uomo realizza se stesso nella comunione con Dio dicendo di sì a lui in ogni momento della sua vita, rispondendo al sì che Dio ha detto creandolo per amore. Se non posso fare nulla in una data circostanza, o per una persona cara in pericolo o malata, posso però fare quello che si vuole da me in quel momento: studiare bene, pulire bene, pregare bene. (Card. F.X.N. Van Thuan)
III lett Signore, Padre buono, aiutaci a non dimenticare che ogni giorno è un tuo dono: fa’ che non ci stanchiamo mai di vivere con questa gioiosa consapevolezzaper trasformare ogni attimo della nostra esistenza in un incontro della nostra povertà con la tua infinita grandezza.
IV lett Signore Gesù, Unigenito del Padre, abita nei nostri cuori, perché siamo capaci di sentire in tutto il nostro essere la commozione di essere figli, fratelli e sorelle in te, l’Amato del Padre, e l’emozione di poterti chiamare “Gesù”, nostro Salvatore.
III lett Signore, Spirito del Padre e del Figlio, fa’ che non ci dimentichiamo mai che, per noi, la gioia non è una trascurabile
suppellettile, ma il dono ineliminabile del tuo essere con noi e
l’indice vivo della tua presenza.
IV lett Trinità adorabile, donaci l’umiltà per aprirci allo stupore delle piccole cosedentro cui ti sveli come forza dell’umile amore, e per ripeterti ogni giornola nostra lode riconoscente. Amen. (Carlo Rocchetta)
L’amore ci spinge
I lett Poiché l’amore del Cristo ci spinge, al pensiero che uno è morto per tutti e quindi tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. (2Cor 5, 14-15)
II lett La prima motivazione per evangelizzare è l’amore di Gesù che abbiamo ricevuto, l’esperienza di essere salvati da lui che ci spinge ad amarlo sempre di più. Però, che amore è quello che non sente la necessità di parlare della persona amata, di presentarla, di farla conoscere? (Evangelii Gaudium, 264)
Benedizione eucaristica e canto di reposizione
Ciascuno riceve una piccola luce, segno della preghiera e della missione, ed è chiamato a farla splendere ogni giorno nella propria casa.
O Cuore Immacolato di Maria, vivo modello di ogni santità,
dona Tu la fiducia di diventare santi