Nella Domenica di Pasqua 1994, l’ultima della sua vita terrena, il Servo di Dio Guglielmo Giaquinta lasciava quello che possiamo considerare il suo testamento spirituale: “Se c’è un desiderio, nella mia vita, che vorrei trasmettere a voi, è quello di ascoltare la Chiesa, di amarla, di vivere, di morire in essa. È la gioia più grande che il Signore possa concederci, è la gioia che auguro a me e a tutti voi, figli in Cristo. E chiedo alla Madonna che impetri per noi questa grazia”.
Alcune sue brevi riflessioni sulla Chiesa accompagneranno i misteri della Luce di questo santo Rosario.
1 Gesù è battezzato nel Giordano
In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto”. (Mc 1, 9-11)
Tutti siamo raccolti dall’amore trinitario e chiamati a diventare creature nuove attraverso il sacramento del Battesimo. Da qui la nostra grandezza. È da tale visione vocazionale e battesimale, che nascono le grandi vocazioni di tutti i membri del popolo di Dio, il dovere della corresponsabilità, l’esigenza di una concezione unitaria all’interno della Chiesa.*
Per intercessione di Maria, Madre della Chiesa, preghiamo per tutti i battezzati, perché scoprano e amino fino in fondo la propria vocazione alla santità, che è la misura alta della vita cristiana.
2 Gesù si rivela alle nozze di Cana
Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. (Gv 2, 11)
Pochi sono oggi i testimoni del Vangelo e troppi invece quelli che si mimetizzano e si nascondono. Indubbiamente i tempi sono difficili e forse eroici: ma se il Signore ci ha inviati a questa generazioni di fratelli, possiamo noi dubitare che Egli ci darà la forza per compiere la nostra missione?*
Per intercessione di Maria, Madre attenta e premurosa alle nozze di Cana, preghiamo perché siamo anche noi solleciti alle necessità dei fratelli e capaci di donare al mondo il volto di una Chiesa coraggiosa nella testimonianza del Vangelo.
3 Gesù annuncia il Regno di Dio
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo”. (Mc 1, 14-15)
La Chiesa, rendendosi conto della drammatica ora che attraversiamo, non ha edulcorato il messaggio del Signore, ma ha espressamente, largamente e ripetutamente parlato di vocazione universale alla santità. Bisogna portare il cristianesimo integrale nella vita personale, familiare, parrocchiale, associativa, di lavoro, di realtà sociale, con tutte le conseguenze rivoluzionarie che ne derivano.*
Per intercessione di Maria, prima discepola di Cristo, preghiamo perché le nostre famiglie e le nostre comunità cristiane siano sempre più espressione di una Chiesa «in uscita» che si impegna ovunque e con ogni mezzo nella diffusione e nella costruzione del Regno di Dio.
4 Gesù si trasfigura sul monte Tabor
Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. (Mt 17, 1-2)
La Chiesa ha preso viva coscienza di essere santa e insieme peccatrice. È santa, in quanto chiamata alla santità e portatrice dello Spirito, che indica la meta e aiuta a raggiungerla; è peccatrice, in quanto vede l’immensa distanza che la separa dalla perfezione e avverte la continua spinta a superare la sua povertà per avvicinarsi verso la perfezione di Cristo.*
Per intercessione di Maria, Madre Santissima, preghiamo perché ci lasciamo anche noi trasfigurare dall’incontro con Cristo, che ci dona ogni giorno la grazia e la forza di ricominciare e di camminare verso la santità.
5 Gesù istituisce l’Eucaristia
Il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: “Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me”. Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: “Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me”. (1Cor 11, 23-25)
Cristo in molti modi è presente nella Chiesa, ma il modo più importante, il modo supremo, irripetibile ed unico della presenza fisica, è quello eucaristico: presenza misteriosa, miracolo altissimo. L’Eucaristia è il vertice dell’amore di Cristo. L’Eucaristia e la Messa sono il perno e il centro della vita della Chiesa e devono essere il centro e il perno della nostra spiritualità.*
Per intercessione di Maria, donna eucaristica, preghiamo per la nostra Chiesa locale e per le nostre Parrocchie, perché celebrino l’Eucaristia con fede e con gioia, sempre grati al Signore che invita tutti a sedere alla sua mensa per fare festa con gli uomini e sfamarli nel deserto del mondo.
* da testi di Guglielmo Giaquinta
Sussidio preparato da Roberta Fioravanti