NOVENA DI PENTECOSTE 2015
Vieni , Spirito Santo, vieni, Spirito della vita e della gioia,
vieni e dona ad ogni uomo la piena comunione
con Te, con il Padre e con il Figlio,
nella vita e nella gioia eterna,
per cui è stato creato e a cui è destinato.
(San Giovanni Paolo II)
Primo giorno Spirito Santo guidaci alla Verità
“Il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”. (Gv 14, 26)
Il primo effetto della preghiera di Gesù presso il Padre sarà l’invio dello Spirito Santo, spirito di amore e di santità. Lo Spirito è sempre con noi, tra noi, in noi. Noi lo conosciamo e possiamo, quindi, farne l’esperienza. A differenza del mondo che non conosce lo Spirito, non può farne l’esperienza e non ha perciò la forza di camminare nella via dell’amore e della santità. (Dagli scritti del Servo di Dio G. Giaquinta).
Vieni Spirito Santo, donaci gli stessi sentimenti del cuore di Dio per conformarci a Lui e avanzare con gioia nel cammino spirituale.
Secondo giorno Spirito Santo prepara i nostri cuori ad accogliere i tuoi santi doni.
“Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore”. (Is 11, 1-2)
I doni dello Spirito Santo non sono degli abiti, delle potenze, delle realtà da poter mettere in atto quando si voglia. Essi, per usare una figura cara ai nostri antichi, sono come le corde di una lira che lo Spirito Santo ha posto dentro di noi. Lo Spirito, però, desidera che noi lasciamo a Lui l’iniziativa di pizzicare tali corde per far sprigionare da quello strumento melodie incantevoli. E tanto maggiore è la docilità e la nostra disponibilità alla sua azione più Egli susciterà dalle nostre anime le melodie più arcane. (Dagli scritti del servo di Dio G. Giaquinta).
Vieni Spirito Santo, colma la nostra povertà con la tua presenza e rendici segni e strumenti dell’amo- re che trasforma, salva e unisce gli uomini fraternamente.
Terzo giorno Spirito Santo donaci la Sapienza.
“Il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di lui”. (Ef 1, 17)
Il primo dono dello Spirito Santo, è la sapienza. Ma non si tratta semplicemente della saggezza umana, che è frutto della conoscenza e dell’esperienza. La sapienza è la grazia di poter vedere ogni cosa con gli occhi di Dio. È vedere il mondo, vedere le situazioni, le congiunture, i problemi, tutto, con gli occhi di Dio… Ovviamente questo deriva dall’ intimità con Dio, dal rapporto intimo che noi abbiamo con Dio, dal rapporto di figli con il Padre. Quando siamo in comunione con il Signore, lo Spirito Santo è come se trasfigurasse il nostro cuore e gli facesse percepire tutto il suo calore e la sua predilezione. Lo spirito Santo rende allora il cristiano «sapiente». (Papa Francesco).
Vieni Spirito Santo, illumina la nostra mente e il nostro cuore per poter riconoscere Dio in tutte le cose e percepire la sua presenza negli avvenimenti della vita.
Quarto giorno Spirito Santo donaci l’Intelletto.
“Dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l’intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità”. (Rm 1, 20)
L’intelletto è una grazia che solo lo Spirito Santo può infondere e che suscita nel cristiano la capacità di andare al di là dell’aspetto esterno della realtà e scrutare le profondità del pensiero di Dio e del suo disegno di salvezza… Come suggerisce la parola stessa, l’intelletto permette di “intus legere”, cioè di “leggere dentro”: questo dono ci fa capire le cose come le capisce Dio, con l’intelligenza di Dio. (Papa Francesco).
Vieni Spirito Santo, donaci la capacità di accogliere e comprendere pienamente la parola di Dio e la verità della fede.
Quinto giorno Spirito Santo donaci il Consiglio.
“Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio cuore mi istruisce. Io pongo sempre innanzi a me il Signore, sta alla mia destra, non posso vacillare”. (Sal 15, 7-8)
Il consiglio è il dono con cui lo Spirito Santo rende capace la nostra coscienza di fare una scelta concreta in comunione con Dio, secondo la logica di Gesù e del suo Vangelo. In questo modo, lo Spirito ci fa crescere interiormente, ci fa crescere positivamente, ci fa crescere nella comunità e ci aiuta a non cadere in balia dell’egoismo e del proprio modo di vedere le cose.(Papa Francesco).
Vieni Spirito Santo, rendici docili alla tua azione e guidaci alla scoperta del progetto di Dio nella nostra vita.
Sesto giorno Spirito Santo donaci la Fortezza.
“Tutto posso in colui che mi da la forza”. (Fil 4, 13)
Non bisogna pensare che il dono della fortezza sia necessario soltanto in alcune occasioni o situazioni particolari. Questo dono deve costituire la nota di fondo del nostro essere cristiani, nell’ordinarietà della nostra vita quotidiana; in tutti i giorni della vita quotidiana dobbiamo essere forti, abbiamo bisogno di questa fortezza, per portare avanti la nostra vita, la nostra famiglia, la nostra fede. (Papa Francesco).
Vieni Spirito Santo, fortifica la nostra fede nei momenti della prova e orienta le nostre scelte verso il bene anche quando ciò comporta sacrificio e sofferenza.
Settimo giorno Spirito Santo donaci la Scienza.
“Accettate la mia istruzione e non l’argento, la scienza anziché l’oro fino, perché la scienza vale più delle perle e nessuna cosa preziosa l’uguaglia”. (Pr 8, 10-11)
Quando si parla di scienza, il pensiero va immediatamente alla capacità dell’uomo di conoscere sempre meglio la realtà che lo circonda e di scoprire le leggi che regolano la natura e l’universo. La scienza che viene dallo Spirito Santo, però, non si limita alla conoscenza umana: è un dono speciale, che ci porta a cogliere, attraverso il creato, la grandezza e l’amore di Dio e la sua relazione profonda con ogni creatura… Il dono della scienza ci pone in profonda sintonia con il Creatore e ci fa partecipare alla limpidezza del suo sguardo e del suo giudizio. (Papa Francesco).
Vieni Spirito Santo, mantieni viva in noi la consapevolezza di essere piccole creature sempre bisognose dell’amore misericordioso del Creatore.
Ottavo giorno Spirito Santo donaci la Pietà.
“Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: Abbà, Padre!”. (Rm 8,14-15)
Questo dono non si identifica con l’avere compassione di qualcuno, avere pietà del prossimo, ma indica la nostra appartenenza a Dio e il nostro legame profondo con Lui, un legame che dà senso a tutta la nostra vita e che ci mantiene saldi, in comunione con Lui, anche nei momenti più difficili e travagliati. Questo legame col Signore non va inteso come un dovere o un’imposizione. È un legame che viene da dentro. Si tratta di una relazione vissuta col cuore: è la nostra amicizia con Dio, donataci da Gesù, un’amicizia che cambia la nostra vita e ci riempie di entusiasmo, di gioia. Per questo, il dono della pietà suscita in noi innanzitutto la gratitudine e la lode. (Papa Francesco).
Vieni Spirito Santo, insegnaci a vivere serenamente la nostra relazione filiale con il Padre e a rivolgerci a Lui con fiducia e confidenza.
Nono giorno Spirito Santo donaci il timore di Dio.
“Nel timore del Signore è la fiducia del forte; per i suoi figli egli sarà rifugio. Il timore del Signore è fonte di vita, per evitare i lacci della morte”. (Pr 14 ,26-27)
Il timore di Dio è il dono dello Spirito che ci ricorda quanto siamo piccoli di fronte a Dio e al suo amore e che il nostro bene sta nell’abbandonarci con umiltà, con rispetto e fiducia nelle sue mani… Quando siamo pervasi dal timore di Dio, allora siamo portati a seguire il Signore con umiltà, docilità e obbedienza. Questo, però, non con atteggiamento rassegnato, passivo, anche lamentoso, ma con lo stupore e la gioia di un figlio che si riconosce servito e amato dal Padre. Il timore di Dio, quindi, non fa di noi dei cristiani timidi, remissivi, ma genera in noi coraggio e forza! È un dono che fa di noi cristiani convinti, entusiasti, che non restano sottomessi al Signore per paura, ma perché sono commossi e conquistati dal suo amore! (Papa Francesco).
Vieni Spirito Santo, rendici umili e riverenti per riconoscere l’infinita grandezza di Dio, orientare a Lui il nostro sguardo e cooperare al suo disegno di salvezza.
Sussidio preparato da Graziella Manfrè