Idea luce
Gesù Cristo è il Signore!
Introduzione
La Domenica delle Palme e della Passione del Signore è il giorno solenne in cui siamo chiamati a proclamare che Gesù Cristo è il Signore! Non come la folla prima osannante e subito dopo pronta a condannarlo a morte, ma con la fede semplice e forte del centurione, che si arrende all’amore del divino crocifisso del Calvario. Proclamiamo che Gesù Cristo è il Signore della storia, ma prima di tutto della nostra vita, e per Lui con Lui e in Lui vogliamo vivere e morire a gloria di Dio Padre.
Liturgia della Parola
LETTURE:
Is 50, 4-7;
Sal 21;
Fil 2, 6-11;
Mc 14,1 – 15,47
Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Tutto si è compiuto per noi, per la nostra salvezza: ciascuno oggi può dire “Ha amato me e ha dato la sua vita per me” (Gal 2, 20).
Traccia di riflessione
La domenica delle Palme inaugura la “grande settimana”. Questo giorno è stato definito il giorno del più grande malinteso della storia umana: Gesù, infatti, entra nella città santa in modo umile ma solenne; i discepoli pensano che ormai sia giunto il momento in cui egli instaurerà il Regno di Dio; i capi dei Giudei, invece, lo ritengono un impostore che vuole usurpare il titolo di “Figlio di Dio”; pochi comprendono realmente Gesù, forse nessuno. Possiamo immaginare il suo sguardo lucido e determinato, mentre entra nella città di Davide per compiere la volontà del Padre. Certo entra trionfante, ma per essere condannato a morire in croce. Egli entra a Gerusalemme nella condizione di chi ha saputo leggere la propria vicenda alla luce della rivelazione scritturistica, sa di essere colui che “ha presentato il dorso ai flagellatori, le guance a coloro che gli strappavano la barba; non ha sottratto la faccia agli insulti e agli sputi”. La liturgia, dopo l’iniziale atmosfera gioiosa, ci fa ascoltare il racconto della sua umiliazione fino alla morte di croce, perché iniziamo la Settimana Santa ricordando che “Egli, che era senza peccato, accettò la sua passione per noi peccatori e, consegnandosi ad una ingiusta condanna, portò il peso dei nostri peccati” (prefazio).
Preghiera dei fedeli
Per la Chiesa, popolo di Dio, perché di fronte agli avvenimenti della storia sappia indicare al mondo la presenza paterna di Dio che, attraverso il Figlio, tutto opera per il bene ultimo degli uomini, preghiamo.
Per il Papa, i vescovi, i presbiteri e i diaconi, perché non ritengano un privilegio la loro vocazione, ma sappiano donare la vita per i figli di Dio loro affidati, sull’esempio di Cristo Maestro fattosi servo per amore, preghiamo.
Per i governanti, perché rispondano sempre alle esigenze dei più poveri e bisognosi della società, secondo uno stile di giustizia, coerenza e solidarietà, preghiamo.
Per i giovani, che oggi celebrano la 30a Giornata della Gioventù nelle diocesi di appartenenza, perché accolgano l’amore di Cristo nella loro vita, amore che può rendere puri, felici, santi, preghiamo.
Per tutti noi, perché dalla celebrazione odierna rafforziamo la nostra fede nel Dio umile, che ci salva attraverso il dono totale di sé, preghiamo.
Dialogo Eucaristico
O Gesù Eucaristia, ti sei donato a noi nell’umiltà del Pane: ti ringraziamo! Il dono totale di Te ci colma di gioia e ci fa conoscere l’amore vero. Aiutaci, ti preghiamo, ad essere dono d’amore per i nostri fratelli, perché attraverso noi abbiano il desiderio di conoscere e amare Te, Dio Amore.
Idea guida
Prepariamo i nostri ambienti a celebrare la Pasqua del Signore.