Idea luce
La bellezza di essere amati.
Introduzione
La IV domenica di Pasqua è chiamata anche del «Buon Pastore» e ci invita a celebrare in un clima di festa, perché Cristo è risorto, è la pietra angolare che sorregge, è il Pastore buono che protegge e conduce. Così sperimentiamo la bellezza di essere amati, di essere custoditi, di essere scelti e prediletti da questo amore. Il tema della odierna giornata mondiale di preghiera per le vocazioni ci ricorda, poi, che “credere in Cristo e seguirlo non è solamente una cosa vera e giusta, ma anche bella, capace di colmare la vita di un nuovo splendore e di una gioia profonda” (Evangelii Gaudium, 167).
Liturgia della Parola
LETTURE:
At 4, 8-12;
Sal 117;
1Gv 3, 1-2;
Gv 10, 11-18
Io sono il Buon Pastore, che dà la vita per le sue pecorelle. Le parole di Gesù nella pagina del Vangelo di Giovanni sono certezza dell’amore di un Dio che chiama ciascuno per nome, che dà la vita soffrendo e morendo per il suo popolo, che non si stanca di essere pietra angolare per coloro che lo considerano Signore e Maestro.
Traccia di riflessione
La liturgia ci fa gustare di domenica in domenica un crescendo di gioia pasquale. “È risorto il buon pastore che ha dato la vita per le sue pecorelle e per il suo gregge è andato incontro alla morte. Alleluia!” (antifona alla Comunione). La vita è un pellegrinaggio, il mondo il deserto, l’incontro ultimo e salvifico con Dio la Terra Promessa. Il credente ha bisogno del suo Pastore, capace di difenderlo, di fare ascoltare la sua voce e di guidarlo. Pietro, dopo aver guarito un uomo infermo, dichiara a tutto il popolo che non lui, ma Gesù ha dato la vita a quell’uomo. Quel Gesù che gli uomini avevano rifiutato e respinto in modo violento, Dio lo ha risuscitato dai morti, ha autenticato la sua testimonianza, lo ha accreditato davanti agli uomini e riconosciuto come Figlio. Per questo Gesù di sé dice “Io sono il buon pastore”. Egli è colui che ama talmente tanto le persone che gli sono state affidate da diventare per loro la “pietra scartata dai costruttori”, da dare la sua vita per noi. Dopo di Lui, tutti coloro che si presentano come inviati da Dio sono verificati proprio sulla loro capacità di dare la vita per amore. Chiediamo al Signore di saper tradurre in scelte concrete e coerenti la professione di fede che ogni domenica esprimiamo con le parole.
Preghiera dei fedeli
Per la Chiesa, perché imitando il Buon Pastore Gesù possa camminare sulle strade dell’umanità consegnando la certezza che il bene ha una fonte inesauribile, che si riversa nell’umiltà di piccoli gesti ricchi di fraternità, preghiamo.
Per il Papa, i vescovi, i presbiteri e i diaconi, perché ancorati alla pietra angolare possano essere per tutti pietre vive, in un servizio umile e gioioso, espressione di un cristianesimo radicale e credibile, preghiamo.
Per i governanti, perché sappiano creare le condizioni per una vita dignitosa per tutti, dove la povertà è sconfitta dalla generosità e dal mettere in comune ogni risorsa, preghiamo.
Per i giovani in cerca della loro vocazione, perché arrivi al loro cuore il richiamo forte e rivoluzionario di Cristo a donare la vita per amore, a scoprire la bellezza della chiamata alla santità, preghiamo.
Per noi, perché riconoscendoci gregge di Dio possiamo vivere la comunione nella consapevolezza che la diversità di carattere, di doni e di servizi è ricchezza per tutta la comunità ecclesiale, preghiamo.
Dialogo eucaristico
O Gesù, ti rendiamo grazie perché nell’Eucaristia ti fai dono umile per noi, per entrare nel nostro cuore e prenderne dimora, perché sia casa dell’amore del Padre, della bellezza di sapersi figli amati, della gioia di essere salvati. Sei la pietra angolare, sei il Buon Pastore, colui che dà la vita. Rimani con noi, Signore, chiamaci per nome, ricordaci che ci vuoi santi e indicaci cosa possiamo dare e fare per i nostri fratelli nel tuo nome.
Idea guida
Preghiamo per vocazioni belle e sante.