Idea luce
Gioiosi nel cammino.
Introduzione
La liturgia di questa IV domenica di Quaresima ci incoraggia ad essere gioiosi nel cammino della vita e della fede. La Chiesa ci offre una sosta per rinfrancare l’anima e il corpo in attesa della Pasqua del Signore e ci ricorda che la gioia cristiana si fonda proprio sull’evento della salvezza. “Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia” (Evangelii Gaudium, 1).
Liturgia della Parola
LETTURE:
2Cor 36, 14-16. 19-23;
Sal 136;
Ef 2, 4-10;
Gv 3, 14-21
Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia. L’ascolto della Parola di Dio è l’alimento della gioia dei cristiani: fare memoria della storia della nostra salvezza, della bontà infinita di Dio per noi, della gratuità del suo dono nutre la nostra fede e sostiene in noi la vera letizia.
Traccia di riflessione
Questa quarta domenica di Quaresima è detta “laetare”, perché il senso che ne emerge è un costante invito alla gioia. Facendo nostra la Parola di Dio possiamo vedere come i motivi per esultare siano diversi: nella prima lettura Dio libera il suo popolo in esilio, nella seconda lettura Paolo ci parla del disegno misericordioso e salvifico compiuto in Cristo, e nel Vangelo ci è svelato l’amore senza misura del Padre che “ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito”. A Nicodemo, e a tutti noi, Gesù sta descrivendo la “misura smisurata” dell’amore divino, che è agàpe, amore che dà semplicemente per la gioia di dare, senza attendere. Per Dio amare significa donare se stesso, in modo irrevocabile, definitivo, per sempre. Sulla croce l’amore del Padre manifestato nel Figlio appare sconfitto; di fatto, però, è vittorioso, ne è segno la Risurrezione. Papa Francesco si è espresso più volte sulla letizia dei cristiani: “la salute di un cristiano è la gioia”, “il cristiano è un uomo di gioia”, “un cristiano senza gioia è un cristiano ammalato” e allora, anche se “immersi nel frastuono” traspaia dai nostri volti che “non siamo tristi come gli altri che non hanno speranza” (1Ts 4, 13) “affrettandoci con fede viva e generoso impegno alla Pasqua ormai vicina” (colletta).
Preghiera dei fedeli
Per la Chiesa, perché mostri sempre il volto di Dio Misericordioso e pieno di amore per i suoi figli, preghiamo.
Per il Papa, i Vescovi, i presbiteri e i diaconi, perché siano la voce del Signore che chiama a rinascere dall’alto e rende uomini nuovi, preghiamo.
Per i governanti, perché siano onestamente impegnati a costruire una società giusta e accogliente verso le esigenze degli uomini, preghiamo.
Per quanti sono tristi e cercano il senso della propria vita, perché si aprano all’amore di Dio che vuole salvare ogni uomo, preghiamo.
Per noi qui riuniti, perché anche tra le difficoltà e le prove quotidiane, sappiamo conservare la fede, la gioia e la fiducia in Dio, che tutto opera per il nostro bene, preghiamo.
Dialogo Eucaristico
O Gesù Eucaristia, ti abbiamo ricevuto ancora una volta nella nostra anima, cibo della vita e della gioia: ti ringraziamo! Tu sei la fonte della nostra perfetta letizia, tu la novità che ci rende santi. Vogliamo accogliere in noi questa pienezza e poi donarla ai nostri fratelli, che ancora non l’hanno sperimentata. Aiutaci, sostienici, resta con noi!
Idea guida
Testimoniamo ai fratelli la gioia del Vangelo