Idea luce
Gesù insegna con autorità.
Introduzione
In questa IV domenica del Tempo Ordinario la Chiesa è convocata per ascoltare la voce del Signore e la perenne novità del suo insegnamento. Come un tempo nella sinagoga di Cafarnao, Gesù insegna con autorità e le sue parole sono confermate dalle sue opere. Anche gli spiriti immondi lo riconoscono e gli obbediscono, tanto più noi che diciamo di amarlo e di essere suoi discepoli. Ci è data un’occasione per verificare il nostro modo di ascoltare e di seguire il Maestro.
Liturgia della Parola
LETTURE:
Dt 18, 15-20;
Sal 94;
1Cor 7, 32-35;
Mc 1, 21-28
Nella guarigione dell’indemoniato Cristo si rivela come il profeta inviato dal Padre per compiere il suo progetto di redenzione. Il profeta è colui che si mette in ascolto della voce del Signore e agisce per il bene degli uomini, affinché tutti si preoccupino di vivere la comunione con Dio. Apriamo i nostri cuori, perché rimanendo fedeli a Lui, ritroviamo la verità dei suoi insegnamenti.
Traccia di riflessione
Partire dalla consapevolezza della presenza di Cristo nella “sinagoga” domenicale della Chiesa in cammino rappresenta il punto di partenza per la sconfitta di ogni tipo di “spirito immondo” che può presentarsi nelle nostre comunità. Finché vive nel tempo, il cristiano è soggetto ad ogni tipo di prova, ma l’assemblea eucaristica incarna la vittoria di Gesù e colloca ogni discepolo nella possibilità di sconfiggere il male alla luce della Resurrezione, che è la grande speranza che sprona chi segue Gesù a non temere. La risonanza della nostra vita di tale convinzione è che ormai ci preoccupiamo solo delle “cose del Signore” e di come possiamo “piacere” al Signore, come ci esorta a fare Paolo nella seconda lettura della liturgia odierna. Sull’assemblea liturgica veleggia lo Spirito Santo che semina in noi i pensieri del Padre e le parole del Figlio, per cui ad ogni assemblea in cui si lascia operare lo Spirito si può applicare il versetto alleluiatico “Un grande profeta è sorto tra noi; Dio ha visitato il suo popolo”. L’assemblea liturgica, allora, non può rimanere chiusa in se stessa, questa affascinante esperienza deve trovare voce nella vita quotidiana; per questo, nell’orazione dopo la comunione, chiediamo che “per la forza di questo sacramento… la vera fede si estenda fino ai confini della terra”.
Preghiera dei fedeli
Per la Chiesa, perché radicata nella parola di Cristo, possa essere un segno e una voce profetica nel mondo, per diradare il buio che a volte avvolge tutto, preghiamo.
Per il Papa, i Vescovi, i presbiteri, i diaconi, perché nella realizzazione della loro vocazione siano guidati dallo Spirito, che li invia alla comunità dei credenti, preghiamo.
Per i governanti, perché esercitino la loro autorità evitando e superando le logiche del potere, sempre a servizio e a favore della vita in tutte le sue esigenze, preghiamo.
Per i consacrati, che domani celebrano la loro giornata mondiale nell’anno dedicato in modo particolare alla vita consacrata, perché siano fedeli al Signore, alla Chiesa, al loro carisma e all’uomo di oggi, preghiamo.
Per noi qui presenti, perché ci occupiamo dei nostri doveri quotidiani senza deviare dagli insegnamenti del Signore, preghiamo.
Dialogo Eucaristico
Ti ringraziamo, Signore, per le grandi opere che vieni a compiere in mezzo a noi e nelle nostre vite. La tua profonda comunione con il Padre ci rende sicuri della verità della tua Parola. Essa diviene carne e cibo per tutti, forza nel cammino, sapienza infinita che sgorga inesauribile. Rendi i nostri cuori attenti alla tua voce, perché possiamo riconoscerti anche lì dove la luce del mondo si affievolisce e quando le nostre fatiche tornano a far sentire il loro peso.
Idea guida
Diffondiamo ovunque l’insegnamento di Gesù.