6 aprile 2014

V domenica di Quaresima - A - I settimana del Salterio

Idea luce

Dio ci dona una vita nuova.

Introduzione

La liturgia di questa V domenica di Quaresima ci annuncia la speranza della Risurrezione: il Signore vuole farci risorgere dalla nostra situazione di peccato per donarci un cuore nuovo e uno spirito nuovo, per farci vivere già qui ed ora la vita dei risorti in Cristo Gesù. È un annuncio che ci chiede di essere accolto nella fede e nella consapevolezza che nessuno è mai perduto agli occhi di Dio. Ecco il motivo della nostra gioia all’inizio di questa celebrazione: Dio sempre ci attende per donarci una vita nuova, rinnovata dal suo Amore.

Liturgia della Parola

LETTURE:

Ez 37, 12-14;

Sal 129;

Rm 8, 8-11;

Gv 11, 1-45

 

La Parola di Dio che stiamo per ascoltare ci apre il cuore ad una grande gioia: il Signore ascolta il grido della nostra preghiera e ci salva, magari non nei tempi e nei modi che noi potremmo pensare, ma Egli ha per ciascuno di noi un meraviglioso progetto di amore e ci dona la grazia per realizzarlo. A noi viene chiesto l’atto di fede, la certezza che Dio non dimentica la nostra vita e i progetti di bene che ha fatto per noi. Ascoltiamo con fede la Parola.

 

Traccia di riflessione

“Vero uomo come noi, egli pianse l’amico Lazzaro; Dio e Signore della vita lo richiamò dal sepolcro”; con questa espressione, tratta dal prefazio di questa quinta domenica del tempo quaresimale, siamo in grado di cogliere che Cristo è “veramente e perfettamente Dio, veramente e perfettamente uomo” (Concilio di Calcedonia – 451 d.C.). Questa consapevolezza ci aiuta a cogliere il mistero dell’Incarnazione e della Risurrezione come un unico grande atto di amore di Cristo; è Lui che, utilizzando le parole di Ezechiele nella prima lettura, “apre i nostri sepolcri e ci fa uscire dalle nostre tombe per ri-condurci nel Regno”; a Lui, con le parole del salmo, “gridiamo dal profondo” affinché, parafrasando la pagina della lettera ai Romani, anche noi non siamo “dominati dalla carne per piacere a Dio”. Il racconto della risurrezione di Lazzaro, che costituisce il culmine della Parola proclamata, ci invita inoltre a considerare la fede di Cristo nei confronti del Padre (Egli non ha bisogno di vedere uscire Lazzaro per ringraziare il Padre che lo ha ascoltato, lo fa attingendo alla “relazione” che li lega) e quella dell’uomo che, al pari del fratello di Marta e Maria, per “venire fuori dalla propria condizione di morte” deve “ascoltare” e “riconoscere” l’efficacia della “Parola”.

Preghiera dei fedeli

• Per il Papa, i Vescovi, i sacerdoti, perché portino ad ogni uomo l’annuncio dell’infinita misericordia del Padre, che non si stanca mai di cercarci e di perdonarci, preghiamo.

• Per i governanti della terra, perché comprendano il bisogno di pace e di riconciliazione, che è nel cuore di tutti gli uomini, e si impegnino a creare le condizioni per una pace stabile e duratura, preghiamo.

• Per ogni uomo, che grida a Dio il suo dolore, perché comprenda di essere sempre ascoltato da Dio e non smetta mai di avere fiducia nel suo amore e nel suo aiuto, preghiamo.

• Per ciascuno di noi, perché sappiamo farci rinnovare dalla grazia dei sacramenti, specialmente da quello della Riconciliazione, per divenire portatori di pace e di misericordia nella nostre famiglie, nelle nostre comunità e nei nostri ambienti di lavoro, preghiamo.

Dialogo eucaristico

Ti ringraziamo, Gesù Eucaristia, perché in questo momento di grazia stai rinnovando le nostre vite. Grazie, perché metti dentro di noi uno spirito nuovo e ci chiedi di andare nel mondo come testimoni della tua grazia. Vogliamo accogliere il tuo invito oggi ed ogni giorno della nostra vita per poter essere strumenti della tua pace, portatori di quella misericordia che abbiamo ricevuto da te. Vogliamo accompagnare, con la nostra preghiera, tutte le persone che sono lontane da te, che sono nella disperazione, che soffrono a causa dell’ingiustizia dell’uomo. Manda su di loro il tuo Spirito Santo, affinché ti possano incontrare e iniziare a vivere una vita nuova.

Idea guida

Portiamo ad ogni persona l’annuncio della vita nuova in Cristo

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