27 aprile 2014

II DOMENICA DI PASQUA - A -Domenica della Divina Misericordia - II Settimana del salterio

Idea luce

Riconoscere i segni della divina Misericordia.

Introduzione

Oggi è una giornata ricca di significati: oltre all’antica tradizione della domenica ‘in albis’, che concludeva l’istruzione dei neofiti, è stata da qualche anno introdotta la festa della Divina Misericordia da Papa Giovanni Paolo II, che proprio in questa domenica viene proclamato santo insieme a Papa Giovanni XXIII. Due giganti della fede, che con la loro testimonianza ci invitano a riconoscere i segni della Divina Misericordia, non solo nella vita dei Santi canonizzati, ma anche nella storia quotidiana di ciascuno di noi, perché tutti siamo chiamati alla santità.

Liturgia della Parola

LETTURE:

At 2, 42-47;

Sal 117;

1Pt 1, 3-9;

Gv 20, 19-31

Perseveranza e misericordia: sono le due parole che la Liturgia di oggi ci consegna. Il Signore non si lascia turbare dai dubbi di Tommaso, ma lo sprona a lasciarsi condurre dalla fede e dall’amore oltre ciò che si può vedere e toccare; Pietro esorta i credenti a non lasciarsi turbare dalle prove, ma a confidare nella rigenerazione che Cristo ha donato a tutti con la sua Risurrezione. Una fede da vivere insieme, nella Chiesa, condividendo il cibo materiale e spirituale in una vera comunione fraterna.

 

Traccia di riflessione

La liturgia di questa domenica è caratterizzata nei tre cicli festivi dalla figura dell’apostolo Tommaso. La sua figura, abitualmente abbinata alla “mancanza di fede”, vuol essere per noi uno sprone a professare la nostra; è lui, infatti, a confessare per primo la fede nel Cristo Risorto e lo fa aggiungendo ai titoli “Signore” e “Dio” l’aggettivo “mio” (a voler sottolineare come sia imprescindibile l’adesione personale a quella fede, che è propria della Chiesa Universale). La Parola di Dio che oggi risuona nella Chiesa ci invita, inoltre, a considerare la nostra identità di battezzati; nella prima lettura ci viene offerto uno spunto di riflessione per riflettere su come, col battesimo, noi siamo parte di una comunità e ci sprona ad essere “perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione tra noi” in quanto, come ascoltiamo nella lettera di san Pietro apostolo: “Dio Padre ci ha rigenerati mediante la resurrezione di Gesù Cristo per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce”.

Preghiera dei fedeli

• Per la Chiesa, perché sappia essere madre che genera sempre nuovi figli per Dio e li accompagna a scoprire e vivere il sogno di santità che il Padre ha per ciascuno, preghiamo.

• Per il Papa, i Vescovi, i sacerdoti e i diaconi, perché siano testimoni e annunciatori di misericordia soprattutto per quanti sono nella tristezza, nella prova, nella malattia, preghiamo.

• Per le famiglie, che chiedono il battesimo per i loro bambini, perché sia una scelta sempre più matura e consapevole e trovino comunità, che sostengano questa loro responsabilità, preghiamo.

• Per quanti si sono allontanati dalla fede, perché la tenerezza della misericordia di Dio possa aprire il loro cuore ad accogliere la sua presenza, preghiamo.

• Per noi, perché non ci lasciamo turbare dalle fatiche e dai dubbi, ma sappiamo sempre rinnovare la nostra professione di fede nell’incontro con il Signore Risorto, preghiamo.

Dialogo eucaristico

Signore Gesù, siamo ricolmi di gioia perché in questo momento possiamo vivere l’esperienza di un incontro intimo e personale con te. Noi ti amiamo e crediamo in te, pur senza averti visto, e Tu vieni in aiuto alla nostra debole fede, con i segni della tua presenza, con la tua Parola di vita, con il tuo Corpo e il tuo Sangue, cibo per il nostro cammino. Con questa certezza nel cuore, vogliamo andare ogni giorno tra i fratelli, che Tu ci metti accanto e che ci farai incontrare, ed essere testimonianza viva che Tu sei sempre pronto a mostrare i segni del tuo amore a quanti ti cercano con cuore sincero.

Idea guida

Diventiamo segni e strumenti della misericordia di Dio.

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