Idea luce
Il Signore è veramente risorto!
Introduzione
Il Signore è veramente risorto. Alleluia! Oggi risuona in tutto il mondo l’annuncio gioioso della Pasqua del Signore, invito a ridare vigore e speranza al nostro cammino. Il Signore è risorto, ci fa scoprire che la vita è più forte della morte, il nostro desiderio di eternità non è vano, ma un seme che è nel cuore dell’uomo fin dal momento in cui il soffio dello Spirito è entrato in lui ed è stato creato a immagine e somiglianza di Dio. Apriamo il cuore con gioiosa gratitudine al Signore risorto, che oggi porta in noi la sua luce.
Liturgia della Parola
LETTURE:
At 10, 34a.-37 – 43;
Sal 117;
Col 3, 1-4;
Gv 20, 1-9
Gli Apostoli annunciano che Gesù, il Cristo, è risorto, dopo essere stato ucciso: una testimonianza sincera e audace, semplice e diretta, perché parte da una esperienza vissuta. Dal momento in cui si incontra il Risorto non si può stare nel mondo come prima, è quasi un’esigenza dell’essere risorti con Lui il cercare ‘le cose di lassù’, non fermarsi a ciò che appaga i sensi. Il Vangelo ci spiega come l’esperienza della Risurrezione di Gesù è esperienza ecclesiale, comunitaria.
Traccia di riflessione
“Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo”; sono queste le parole che, nel salmo responsoriale, esprimono l’esultanza della Chiesa per essere stata ammessa a contemplare la “luce che ha vinto le tenebre”; è questo il “giorno primo ed ultimo, giorno radioso e splendido del trionfo di Cristo!”; (Inno delle Lodi Mattutine delle domeniche del Tempo Ordinario); è questo il giorno nel quale: “Sfolgora il sole di Pasqua, risuona il cielo di canti, esulta di gioia la terra.” (Inno delle Lodi Mattutine del Tempo di Pasqua). Nelle parole del prefazio di questa solennità possiamo cogliere il senso più bello e vero della nostra lode a Cristo, “Agnello che ha tolto il peccato del mondo” e che, con la sua morte, “ha distrutto la morte e ha ridato a noi la vita”; è questo il senso del “prodigioso duello in cui si sono affrontate la morte e la vita” e dal quale Cristo esce vincitore e noi con Lui. La figura dell’Agnello, inoltre, ci aiuta a considerare il mistero pasquale di Cristo come un unico grande evento di passione, morte e risurrezione: l’agnello condotto al macello (prima lettura del Venerdì Santo) è lo stesso che nell’Apocalisse, ritto sul trono, simboleggia il nostro essere resi partecipi della Mensa nel Regno celeste.
Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa, perché attinga dalla Risurrezione di Cristo l’amore e il coraggio per portare il suo Vangelo agli uomini e alle donne di ogni luogo e di ogni tempo, preghiamo.
• Per il Papa, i Vescovi, i sacerdoti e i diaconi, perché sappiano condurci a scoprire la tomba vuota di Cristo e la sua costante presenza tra noi come Signore della vita, preghiamo.
• Per i governanti, perché nel loro servizio siano operatori di bene e di pace e con la loro opera e le loro decisioni promuovano una vita nuova per tutti, preghiamo.
• Per i cristiani, che non possono festeggiare pubblicamente la Pasqua, perché possano vivere in pienezza la gioia della Risurrezione di Cristo ed esserne testimonianza vivente anche nel silenzio, preghiamo.
• Perché la celebrazione della Pasqua del Signore accenda in noi il desiderio di camminare in questo mondo cercando le cose di lassù, preghiamo.
Dialogo eucaristico
Signore Gesù, oggi anche noi come gli Apostoli possiamo dire di averti incontrato, di aver visto i segni e i prodigi che hai compiuto, di aver mangiato e bevuto con te, invitati dalla tua mensa celeste. È un dono grande, Signore, è il segno visibile che Tu sei risorto veramente e sei sempre con noi. Ora Tu sei in noi, la nostra vita è nascosta in te: insegnaci ad alzare spesso il nostro sguardo, a cercare te, a non farci travolgere dalla frenesia della vita quotidiana, ma a portare in ogni cosa che facciamo, in ogni persona che incontriamo, il germe della vita nuova che Tu doni a noi sempre.
Idea guida
Camminiamo ogni giorno da risorti con Cristo.