Idea luce
Il Signore è la nostra ricompensa.
Introduzione
“La famiglia educa alla custodia del creato” è il tema scelto dai Vescovi italiani per l’ottava giornata per la custodia del creato: un’occasione per riflettere su quanto Dio ha affidato alle nostre mani e che siamo invitati a custodire nella gratuità, nella reciprocità e con uno spirito di riparazione del male (cfr Messaggio dei Vescovi). La liturgia della XXII domenica del Tempo Ordinario ci invita all’umiltà e alla mitezza, virtù che ci aiutano a vivere in questo mondo portando in noi la certezza che il Signore è la nostra ricompensa.
Liturgia della Parola
LETTURE:
Sir 3,19-21.30-31;
Sal 67;
Eb 12,18-19.22-24;
Lc 14, 1.7-14
“Chi si umilia, sarà innalzato”. La Parola di oggi ci esorta ad avere un cuore sapiente, che sappia coniugare l’umiltà di chi non cerca il primo posto con la generosità di chi sa donare senza aspettare altra ricompensa che la gioia di accostarsi a Gesù, presente in tutti e specialmente nei piccoli e nei poveri, bisognosi della nostra amicizia e della nostra attenzione.
Traccia di riflessione
Gesù in cammino con noi ci svela il volto e le preferenze del Padre. Ancora una volta in questa domenica il Vangelo è chiaro. Ieri come oggi si affaccia la tentazione di occupare i primi posti e non sempre con buona intenzione. Gesù stesso ci dà un esempio di umiltà vera e fattiva e con il Suo insegnamento indica alla Sua sposa, la Chiesa, la sfida più grande: non ci possono essere caste o privilegi, non si può essere chiusi o dividersi in categorie di appartenenza. La comunità cristiana anticipa quella escatologica: tutti sono invitati alla festa, anzi i primi sono quelli che non possono contraccambiare l’invito, chi non ha niente, chi è diverso dai nostri modi di vedere e pensare. I santi ci possono aiutare a concretizzare oggi scelte coraggiose e profetiche in sintonia con i desideri del Padre che Gesù ci ha confidato.
Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa, perché sia la casa dove tutti gli uomini possono entrare e prendere parte al banchetto, che Dio prepara per i suoi figli, preghiamo.
• Per il Papa, i Vescovi, i sacerdoti e i diaconi, perché sappiano rendere gloria a Dio con una vita umile, radicata nel suo amore e nel servizio ai fratelli, preghiamo.
• Per i governanti, perché promuovano una politica giusta ed equa, attenta alle necessità dei più poveri ed emarginati, preghiamo.
• Per le famiglie, perché insegnino alle nuove generazioni a custodire tutto ciò che il Signore ha creato e affidato alle nostre cure, preghiamo.
• Per noi qui riuniti, perché cerchiamo la vera beatitudine nella condivisione con i fratelli di ciò che abbiamo ricevuto in dono, preghiamo.
Dialogo eucaristico
Ci siamo accostati a te, Signore Gesù, alla mensa che tu hai preparato per noi con il tuo Corpo e il tuo Sangue; qui abbiamo sperimentato le parole che abbiamo ascoltato nel Vangelo: sei Tu, mite e umile di cuore, che offri un banchetto a noi, che non abbiamo di che ricambiarti. Ti ringraziamo per la tua generosità che sempre ci precede, per il tuo dono che supera e colma ogni nostra attesa. Fa’ che questo dono ci renda come te, solleciti verso i poveri, i piccoli, i bisognosi e che i nostri occhi siano capaci di vederti in loro.
Idea guida
Viviamo la beatitudine della mitezza in mezzo ai fratelli.
* Le riflessioni di questo numero sono state preparate da don Leonardo Catalano, Sacerdote Amico Pro Sanctitate della diocesi di Lucera-Troia. Le animazioni liturgiche sono state coordinate da Roberta Fioravanti e preparate da Cristina Parasiliti ed Enrica Padovano
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