12 maggio 2013

Ascensione del Signore (C) (S) -XLVII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali Tema: “Reti sociali: porte di verità e di fede, nuovi spazi per l’evangelizzazione

Idea luce

Testimoni di Gesù risorto e annunciatori del suo Vangelo.

Introduzione

In questa solennità celebriamo l’Ascensione di Gesù al cielo e riceviamo un invito forte e deciso ad essere non solo testimoni di Gesù risorto, ma annunciatori del suo Vangelo a tutti i popoli, a condividere la “sorgente profonda della nostra speranza e della nostra gioia: la fede nel Dio ricco di misericordia e di amore, rivelato in Cristo Gesù” (Benedetto XVI, Messaggio per la XLVII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali). Con questo desiderio e con questo impegno accostiamoci all’altare del Signore.

Liturgia della Parola

LETTURE:

At 1,1-11;

Sal 46;

Eb 9, 24-28; 10, 19-23;

Lc 24, 46-53

 

Cristo entra nel santuario del cielo per stare al cospetto di Dio e intercedere in nostro favore; gli Apostoli sono testimoni di questo evento e sono chiamati ad esserne testimoni fino ai confini della terra. Nell’attesa del Suo ritorno, la seconda lettura ci invita a mantenere senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è degno di fede Colui che ha promesso e assicura ai suoi discepoli che saranno rivestiti di potenza dall’alto.

Traccia di riflessione

Gesù comanda agli Apostoli di rimanere in città per aspettare la promessa. Sono chiamati ad annunciare a tutte le genti, fino agli estremi confini della terra, l’evento dell’ascensione. I discepoli ritornano a Gerusalemme. Di cosa bisogna essere testimoni? Di ciò che si è realizzato in Gesù e quello che lui ha detto, perché le genti si convertano e ricevano il perdono dei peccati. Gesù che sale al cielo richiama l’entrare del sommo sacerdote che penetra nel Santo dei santi. Il Cielo è l’amore di Dio che si compie in Gesù: questo è il nostro destino. L’assemblea si prostra e continua la sua lode nel tempio. Il Cielo è sempre con noi, perché Gesù intercede presso il Padre per noi. L’umanità è davanti a Dio con Gesù. Questa è una speranza enorme, che dona fiducia ai nostri giorni e ci sprona a costruire un mondo nuovo: fraterno e santo. La preghiera e la liturgia ci consolano e sostengono nel cammino verso la patria del Cielo.

Preghiera dei fedeli

Per la Chiesa, perché custodisca sempre con fedeltà il Vangelo di Gesù Cristo, parola di salvezza destinata a raggiungere tutti i popoli, preghiamo.

Per il Papa, i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, perché come gli Apostoli sappiano tenere fisso lo sguardo su Gesù e attingere dalla contemplazione la forza per essere suoi testimoni e annunciatori, preghiamo.

Per i governanti, perché svolgano il loro ruolo con autentico spirito di servizio, nell’attenzione ai più poveri e nella ricerca del vero bene comune, preghiamo.

Per la nostra società, in particolare per le giovani generazioni, perché nell’uso dei mezzi di comunicazione sociale trovino stimoli a creare relazioni autentiche e occasioni di dialogo e di confronto reali, preghiamo.

Per tutti noi, perché la certezza del ritorno del Signore tenga desto il desiderio di attenderlo, incontrarlo, annunciarlo, preghiamo.

Dialogo eucaristico

Signore Gesù, la Tua presenza in noi ci dà la certezza che le Tue parole sono vere, che la Tua promessa non delude: Tu sei con noi, tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Ci sentiamo come gli Apostoli, che, presi dallo stupore, non riuscivano a staccare lo sguardo dal Cielo: Tu sei dentro di noi e noi vorremmo restare qui a contemplarti, ma Tu ci spingi ad andare, ad uscire in cerca dei fratelli che attendono la Tua Parola, la Tua salvezza, il Tuo amore. In questa missione che ci affidi ci sentiamo piccoli, ma siamo pronti ad andare, certi che sarà il Tuo Spirito a guidarci e ad operare in noi e attraverso noi.

Idea guida

Viviamo nella speranza di raggiungere Cristo.

 

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