Carità: il dono più grande

Adorazione eucaristica – ottobre 2012

Guida

La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. (1Cor 13, 4-8).

La carità è la più grande tra le tre virtù teologali, e non avrà mai fine. È Gesù stesso venuto in mezzo a noi per riaccendere il fuoco dell’amore di Dio nel cuore degli uomini. Sintonizzando la nostra vita con Dio, impariamo il segreto della carità che è prossimità, comprensione, comunione e che vuole irradiarsi nel mondo intero anche attraverso noi.

Canto

Cel Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Ass Amen.

Cel Padre il tuo infinito Amore ci avvolge.

Ass Rendici testimoni veri e gioiosi della Tua presenza.

Cel Gesù, Redentore del mondo, Tu sei carità perfetta.

Ass Purifica, trasforma e infiamma i nostri cuori perché siano pieni di Te.

Cel Spirito Santo che sei la linfa vitale della Chiesa.

Ass Fa’ di noi una comunità d’amore, che vive di Te e già contempla la bellezza della Tua santità.

Cel Preghiamo Padre, che ci sostieni con il Tuo Amore, donaci di poter vivere in comunione profonda con Gesù Eucaristia e di poter servire e amare Te e i fratelli con quella carità che fu del tuo Figlio, Gesù Cristo nostro Signore.

Ass Amen.

Canto di esposizione e silenzio di adorazione

Vivere la carità – Elevarsi in alto

Guida

La carità nella sua sostanziale unità, ha due direzioni, una verticale, l’altra orizzontale, come le braccia della Croce: l’amore verso Dio e l’amore verso i fratelli. Due aspetti che non si possono mai separare, perché, se considerati da soli, risultano incompleti o addirittura falsificati.

1 lett

Se uno dice: “Io amo Dio” e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. E questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello. (1Gv 4, 20-21)

Per la riflessione personale

È facile in fondo essere nella pace nella gioia nella serenità quando si viva appartati dal mondo; ma quando c’è il contatto con il mondo la cosa indubbiamente diventa difficile. Guardiamo agli aspetti che hanno caratterizzato l’anima di Gesù.

La carità è paziente anche quando i nostri nervi hanno delle vibrazioni; animata dalla carità la persona sa dominarsi, vincersi, superarsi, è padrona di se stessa. La carità è benefica, cioè fa bene, spande il bene attorno a sé, per Amore di Gesù, non per il proprio interesse. La carità è benigna, è dolce, è buona, si esprime in modi gentili. La carità non gode dell’ingiustizia, ma si rallegra quando la verità trionfa, quando la bontà è innalzata, si rallegra del bene altrui. La carità tutto accomoda, tutto sa accettare tranquillamente. La carità tutto spera, tutto sopporta: non si deprime, sa aspettare, sa sperare, non si ferma a guardare gli ostacoli; sa avere fiducia, supera le difficoltà. La carità non viene mai meno. Per vivere nella pace e nella gioia in mezzo agli uomini sono la comprensione, la sopportazione, il sorriso, la delicatezza, e altre piccole virtù che creano l’atmosfera di serena comprensione e convivenza. Alla base di queste virtù è indispensabile porre la pazienza e lo spirito di sacrificio. Altra virtù fondamentale è la gioia che nasce dalla completa adesione alla volontà del Padre, il Signore è venuto a portarci la gioia: noi dobbiamo averla dentro e trasmetterla a chi ci avvicina. (Guglielmo Giaquinta, La carità ci spinge)

Se qualcuno ha l’abitudine di pensare agli altri con bontà e lo fa per motivi soprannaturali non è lontano dall’essere santo. Un uomo di tale carattere non è soltanto buono per eccesso o per caso; i suoi primi pensieri sono caritatevoli, anche se gli causano sofferenze e dispiaceri.

Uomini del genere sono rari: è più facile infatti essere buoni con le parole e con le azioni, che nei pensieri. La bontà suppone che si pensi sempre agli altri, ed è raro; ancor più suppone che si pensi agli altri senza criticarli.

La bontà nei pensieri suppone un contatto con Dio, un ideale divino nella nostra anima; essa non può venire da una sorgente meno alta di Dio. Non può essere dettata dall’interesse né stimolata dalla passione; non ha niente di insidioso, ma apre sempre la via a qualche sacrificio. La visione più vera, la sola realmente più autentica e più vicina a Dio è la carità.

Essa racchiude il più profondo, il più bello, il più puro insieme di verità, che ci porta a respirare l’aria più fresca dei cieli, ed a farci penetrare dal profumo del Creatore che vive in noi. (Frederich-William Faber)

Preghiamo il salmo a cori alterni

Ti amo, Signore, mia forza, Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore, mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio; mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.

Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici. Mi circondavano flutti di morte, mi travolgevano torrenti infernali;

Nell’angoscia invocai il Signore, nell’angoscia gridai al mio Dio: dal suo tempio ascoltò la mia voce, a lui, ai suoi orecchi, giunse il mio grido.

Con l’uomo buono tu sei buono, con l’uomo integro tu sei integro, con l’uomo puro tu sei puro e dal perverso non ti fai ingannare.

Perché tu salvi il popolo dei poveri, ma abbassi gli occhi dei superbi. Signore, tu dai luce alla mia lampada; il mio Dio rischiara le mie tenebre.

La via di Dio è perfetta, la parola del Signore è purificata nel fuoco; egli è scudo per chi in lui si rifugia.

Il Dio che mi ha cinto di vigore e ha reso integro il mio cammino, mi ha dato agilità come di cerve e sulle alture mi ha fatto stare saldo.

Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza, la tua destra mi ha sostenuto, mi hai esaudito e mi hai fatto crescere.

Viva il Signore e benedetta la mia roccia, sia esaltato il Dio della mia salvezza. Dio, tu mi accordi la rivincita e sottometti i popoli al mio giogo,

Hai spianato la via ai miei passi, i miei piedi non hanno vacillato. Per questo, Signore, ti loderò tra le genti e canterò inni al tuo nome.

Canto

La carità è servizio

Guida

L’immagine della vite e della vigna rappresenta la profonda unione del Figlio con il Padre e di ogni battezzato con Cristo. Siamo chiamati a vivere nella pienezza dell’amore accogliendo a piene mani il dono del Padre e del Figlio e diventando “noi per primi” dono per gli altri, così come ha fatto Gesù, che non è venuto per essere servito ma per servire.

1 lett

Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. (Gv 15, 1-8)

2 lett

Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi. In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato. (Gv 13, 13-16)

Canto e silenzio di adorazione

Per la riflessione personale

Qual è la ragione per cui gli uomini che non ardono di amore per Dio, hanno il cuore così pesante? Perché amano cose vane e la menzogna, si lasciano sovrastare dai desideri dell’anima.

Ma quando il fuoco divino venendo dall’alto comincia ad infiammare il cuore dell’uomo le passioni subito diminuiscono, perdono peso, nella misura in cui l’ardore cresce, il cuore umano si sente più leggero da prendere ali di colomba. La nostra città si trova nei cieli, viviamo per essere dilatati dall’amore del fuoco divino: corro la via dei tuoi comandamenti, poiché tu allarghi il mio cuore. (S. Roberto Bellarmino)

Preghiamo alternandoci tra solista e assemblea

Sol O fuoco beato che non consumi ma illumini; e se consumi, distruggi le cattive disposizioni perché la vita non si spenga!

Ass Un fuoco che mi purifichi, togliendo dal mio spirito, con la luce della vera sapienza, il buio dell’ignoranza, l’oscurità di una coscienza erronea; che trasformi in amore ardente il freddo della pigrizia, dell’egoismo e della negligenza.

Sol Un fuoco che non permetta al mio cuore di indurirsi, ma con il suo calore lo renda sempre malleabile e  obbediente; che mi liberi dal giogo pesante delle preoccupazioni e desideri terreni e, sulle ali della santa contemplazione che nutre e aumenta la carità, porti il mio cuore tanto in alto da farmi ripetere:

Ass Rallegra l’anima del tuo servo, Signore, innalzo a te l’anima mia. Ti amo, o mio Signore! (S. Roberto Bellarmino)

Canto e silenzio di adorazione

Guida

Dall’amore scaturisce la gioia e il desiderio di diffondere il calore e la luce di Dio tra le ombre e il chiasso che troppo spesso caratterizzano il nostro tempo. Chiediamo allora l’amore vero e la gioia piena per noi e per il mondo intero pregando ad una sola voce e ripetendo insieme il ritornello cantato.

Rit. Dov’è carità e amore qui c’è Dio.

1 lett

Un cuore gioioso è il normale risultato di un cuore che arde d’amore. La gioia non è semplicemente una questione di temperamento, è sempre difficile mantenersi gioiosi: una ragione di più per dover cercare di attingere alla gioia e farla crescere nei nostri cuori.

Ass La gioia è preghiera; la gioia è forza; la gioia è amore. E più dona chi dona con gioia. Rit.

1 lett

Ai bimbi e ai poveri, a tutti coloro che soffrono e sono soli, donate loro sempre un gaio sorriso; donate loro non solo le vostre premure, ma anche il vostro cuore.

Ass Può darsi che non si sia in grado di donare molto, però possiamo sempre donare la gioia che scaturisce da un cuore colmo d’amore. Rit.

1 lett

Se nel vostro lavoro incontrate difficoltà e le accettate con gioia, con un largo sorriso, in ciò, al pari di molte altre cose, vedrete le vostre opere buone.

Ass E il modo migliore per dimostrare la vostra gratitudine consiste nell’accettare ogni cosa con gioia. Rit.

1 lett

Se sarete colmi di gioia, la gioia risplenderà nei vostri occhi e nel vostro aspetto, nella vostra conversazione e nel vostro appagamento. Non sarete in grado di nasconderla poiché la gioia trabocca.

Ass La gioia è assai contagiosa. Cercate, perciò, di essere sempre traboccanti di gioia dovunque andiate. Rit. (Beata Madre Teresa di Calcutta)

Benedizione eucaristica e canto

O Cuore immacolato di Maria, vivo modello di ogni santità, dona tu la fiducia di diventare santi.

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