Canto
1 lett Quando Israele era fanciullo, io l’ho amato e dall’Egitto ho chiamato mio figlio…. Io gli insegnavo a camminare tenendolo per mano. Io li traevo con legami di bontà, con vincoli d’amore, ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia, mi chinavo su di lui per dargli da mangiare. (Osea 11, 1-2a. 3-4) Guida Come figli AMATI dal Padre lasciamoci prendere per mano, abbandoniamoci al suo amore misericordioso, alziamo lo sguardo a Colui che ci ha creati e ci ha donato il tesoro più grande: Gesù. È da Lui, il Figlio prediletto, che impariamo a pregare il Padre, certi che il suo amore non ci deluderà mai. Cel Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass Amen. Cel Dio Amore che hai voluto l’uomo a tua immagine e somiglianza Ass aiutaci a divenire degni figli tuoi. Cel Gesù, Verbo eterno del Padre, che nato dalla Vergine Maria per nostro amore hai scelto la povertà della natura umana Ass rendici miti e umili di cuore. Cel Spirito divino, tu che sei l’espressione dell’amore missionario del Padre alla ricerca dei suoi figli Ass concedici fuoco d’amore, forza nelle difficoltà e generosa donazione ai fratelli.(G. Giaquinta) Cel Preghiamo. Padre Santo, che teneramente ci chiami ad essere tuoi figli, guarda con misericordia la nostra povertà di cuore, donaci di saperti amare veramente, nella vita di ogni giorno, così che la nostra esistenza si trasformi in un palpito di amore verso di Te e il Figlio tuo Cristo Gesù. Egli è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Ass Amen. Canto di esposizione e silenzio di adorazione Dalla preghiera di Gesù… la nostra preghiera Guida Conoscere l’amore del Padre, viverlo, sperimentarlo, sentirne il palpito, costituisce il cuore della vita cristiana. Ciò è reso possibile dalla preghiera che sgorga dall’animo di colui che vive la dimensione filiale in sintonia con lo Spirito del Cristo, colui che per natura benedice e glorifica il Padre in tutta la sua esistenza. Impariamo da Gesù, mite e umile di cuore, poniamoci in un atteggiamento di fiducioso abbandono, nella certezza di essere amati dal Padre, in modo singolare e tenerissimo, di essere da lui perdonati, risanati, liberati, accolti tra le sue braccia, guidati dalla sua sapienza e irrorati dalla sua grazia. 1 lett dal Vangelo di Luca (10, 21-22) 2 lett Comprendere quale posto il Padre ha nella vita di Gesù, comporta una conseguenza: lo stesso posto Egli deve avere nella nostra vita. Come Gesù ha amato il Padre, così noi dobbiamo amarlo. D’altra parte come il Padre ha amato Gesù, così noi dobbiamo sentirci amati dal Padre. Se riuscissimo a sviluppare tutto questo in noi, la nostra vita spirituale realmente cambierebbe, il Padre entrerebbe totalmente nella nostra vita la quale, come sappiamo, è inserita, scolpita, radicata nel suo cuore. Dobbiamo far diventare la realtà del Padre una dimensione profonda nel nostro cuore, sempre! Quella del Padre che ci ama, che ci segue momento per momento è la realtà più grande che Gesù poteva rivelarci. Il Padre ha però rapporto non solo con me, ma con quanti sono accanto a me; di qui il senso di rispetto, di amore, quasi di venerazione che dobbiamo avere per gli altri. Quando manchiamo di carità, manchiamo di rispetto e di delicatezza nei confronti dei figli di Dio. Allora si comprende meglio perché tante volte nella Scrittura questo rapporto di amore viene sottolineato: siamo figli di Dio e il Padre ci ama tutti! (G. Giaquinta, Il volto del Padre) Guida Certi della presenza di Dio nella nostra vita e confortati dall’amore di Gesù presente in mezzo a noi, preghiamo a cori alterni il Salmo 139, per dare lode alla onnipotenza di Dio, alla sua presenza nel mondo, alla sua provvidenza verso il creato e al suo agire per la vita dell’uomo. 1° Coro Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo, intendi da lontano i miei pensieri, osservi il mio cammino e il mio riposo, ti sono note tutte le mie vie. 2° Coro La mia parola non è ancora sulla lingua ed ecco, Signore, già la conosci tutta. Alle spalle e di fronte mi circondi e poni su di me la tua mano. Meravigliosa per me la tua conoscenza, troppo alta, per me inaccessibile. 1°Coro Dove andare lontano dal tuo spirito? Dove fuggire dalla tua presenza? Se salgo in cielo, là tu sei; se scendo negli inferi, eccoti. Se prendo le ali dell’aurora per abitare all’estremità del mare, anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra. 2°Coro Se dico: “Almeno le tenebre mi avvolgano e la luce intorno a me sia notte”, nemmeno le tenebre per te sono tenebre e la notte è luminosa come il giorno; per te le tenebre sono come luce. Canto e silenzio di adorazione Per la riflessione personale La preghiera, per essere fruttuosa, deve venire dal cuore e deve essere capace di toccare il cuore di Dio. Guardate come Gesù insegnò ai discepoli a pregare. Chiamate Dio vostro Padre, lodate e glorificate il suo nome, fate la sua volontà come fanno i santi in paradiso. Chiedete il pane quotidiano, spirituale e terreno. Domandate perdono dei
vostri peccati e d’essere capaci di perdonare glia altri. E chiedete la grazia
di essere liberati dal male che è in noi e attorno a noi. La preghiera passa nel cuore, non nella testa. Pregate con semplicità, come fanno i bambini, con il desiderio di amare molto soprattutto chi non è amato. In certi momenti può nascere la voglia di sfogarsi, di discutere, di protestare, di chiedere di ringraziare o semplicemente di fare silenzio. Se è fatto davanti a Dio può diventare preghiera. Pregate insieme. Perché no? È normale mangiare, lavorare, divertirsi insieme. Ci si vergogna a pregare insieme ai genitori o fratelli, alla sposa o allo sposo. Eppure sarebbe bello ringraziare prima e dopo pranzo, a chiusura della giornata, sacrificando cinque minuti della tv, sarebbe più famiglia. (Madre Teresa di Calcutta) Vi invito insieme con tutta la Chiesa a rivolgervi verso Dio Padre e ad ascoltare con gratitudine e meraviglia la sorprendente rivelazione di Gesù: “Il Padre vi ama” (Gv 16, 27). Accogliete l’amore che Dio per primo vi dona (1 Gv 4, 9). Rimanete ancorati a questa certezza, la sola capace di dare senso, forza e gioia alla vita: non si allontanerà mai da voi il suo amore, non verrà mai meno la sua alleanza di pace con voi (Is 54,10). “Il Padre vi ama” da sempre e per sempre: questa è la novità inaudita, il semplicissimo e sconvolgente annuncio del quale la Chiesa è debitrice all’uomo. Se anche il Figlio ci avesse detto questa sola parola, sarebbe sufficiente. “Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente” (1Gv 3,1). Non siamo orfani, l’amore è possibile. Perché, lo sapete, non si è capaci di amare se non si è amati. Quando ha scoperto e gustato il Dio della Misericordia e del perdono, l’essere umano non può vivere altrimenti che convertendosi continuamente a Lui. (Messaggio del Papa per la XIV Giornata Mondiale dei Giovani)Guida Con lo sguardo fisso su Gesù e certi dell’amore che il Padre ha verso i suoi figli preghiamo alternandoci tra solista e assemblea.
Sol Abbà, Padre, donaci di saperti amare con la tenerezza con cui ti amava e ti invocava tuo Figlio
Ass noi ti preghiamo
Sol Padre, facci comprendere almeno una scintilla di quell’amore che tua figlia Maria aveva per Te.
Ass noi ti ringraziamo
Sol Padre, che hai contato i capelli del nostro capo, insegnaci a contare sul tuo aiuto.
Ass noi confidiamo in Te
Sol Padre, che a chi ti chiede dai sempre in abbondanza, concedi una fiducia piena nel tuo amore.
Ass noi ti benediciamo
Sol Padre, che sei provvidenza anche per gli uccelli del cielo e i fiori dei campi, non distaccarti mai dal nostro fianco.
Ass noi speriamo in Te
Sol Padre, invocato da Gesù nell’Orto e sulla Croce, sii la nostra forza nell’ora del dolore.
Ass noi cerchiamo il tuo volto
Sol Padre, lascia che ti invochiamo con la preghiera insegnataci dal Tuo Figlio Gesù:
Insieme Padre nostro…
(G. Giaquinta, Abbà Padre, Preghiere)
Benedizione eucaristica e canto
O Cuore Immacolato di Maria, vivo modello di ogni santità, dona tu la fiducia di diventare santi.